Territorio
A Terlizzi ci sono oltre 40 siti con presenza di amianto che vanno bonificati
Il numero verde da chiamare per chiedere una consulenza sul sito da risanare è 800 131 026
Terlizzi - lunedì 30 marzo 2015
10.53
A Terlizzi, secondo una mappatura effettuata dall'associazione "Puliamo Terlizzi", in oltre 40 siti è stata rilevata la presenza di amianto in maniera massiccia e frammentata. Nel percorrere, ad esempio, le zone di Pozzo Lioy, dell'Appia Traiana, della via vecchia di Sovereto e della strada comunale Belvedere, numerose quantità di manufatti in amianto sono disseminate in modo piuttosto visibile sui cigli delle strade, oltre a essere abbandonate nelle aree nascoste delle campagne.
Ma l'amianto dimora anche all'interno delle nostre case, quelle di vecchia costruzione. È stato infatti evidenziato che nel centro storico di Terlizzi, e dunque prevalentemente nelle abitazioni più antiche, esso è presente in maniera preoccupante.
Nell'ambito dell'incontro formativo sul rischio amianto, tenutosi ieri sera presso la Pinacoteca "Michele De Napoli" e organizzato dal circolo Legambiente di Terlizzi di concerto con la società Teorema Spa, è stato ribadito che la Regione Puglia prevede l'avvio del censimento obbligatorio. È il proprietario di un immobile a dover accertare, a sua cura e spese, la possibile presenza di materiali contenenti amianto e, in caso positivo, lo stato di conservazione o di degrado, predisponendo attraverso l'incarico ad un tecnico qualificato un programma di manutenzione e controllo del materiale. Per materiali contenenti amianto in stato di diffuso deterioramento, è necessaria la bonifica, che può consistere nell'incapsulamento, il confinamento o la rimozione, sempre a cura e spese del proprietario dell'immobile o del manufatto. Per legge, la rimozione dell'amianto deve essere effettuata tramite una ditta specializzata iscritta ad un apposito Albo, ed il relativo piano deve essere trasmesso preventivamente al Servizio di Prevenzione e Sicurezza del Lavoro della ASL, che può analizzarlo e prescrivere modifiche o integrazioni.
Il numero verde da chiamare per chiedere una consulenza sul sito da risanare è 800 131 026. E' stato attivato da Legambiente e Teorema SpA nell'ambito della campagna "Puglia Eternit Free". Il sopralluogo è gratuito e non vincolante.
Numerose le proposte avanzate per far fronte ad una tematica così delicata. Grazie ad un dialogo partecipato tra il pubblico e i relatori Tommaso Forte (responsabile delle relazioni esterne della Teorema Spa), Michelangelo Guastamacchia ingegnere esperto in risanamento ambientale (socio del circolo Legambiente di Terlizzi) e Nino Allegretti (consigliere comunale con delega all'ambiente), è stato suggerito, tra le altre cose, di predisporre l'apertura, a costo zero, di uno "Sportello Amianto" che preveda il coinvolgimento di associazioni ed esponenti politici adeguatamente formati sulla questione; l'istituzione di un "Ufficio ambiente" presieduto da un vigile urbano specializzato in amianto, e coadiuvato dall'amministrazione; il lancio di una campagna porta a porta che sensibilizzi e formi i cittadini; una campagna informativa nelle scuole, a partire dalle elementari.
Chi ha partecipato all'incontro potrà inviare i propri dati (nome e cognome e indirizzo email) all'indirizzo email legambiente.terlizzi@libero.it per ricevere tramite mail l'attestato di partecipazione all'incontro.
Ma l'amianto dimora anche all'interno delle nostre case, quelle di vecchia costruzione. È stato infatti evidenziato che nel centro storico di Terlizzi, e dunque prevalentemente nelle abitazioni più antiche, esso è presente in maniera preoccupante.
Nell'ambito dell'incontro formativo sul rischio amianto, tenutosi ieri sera presso la Pinacoteca "Michele De Napoli" e organizzato dal circolo Legambiente di Terlizzi di concerto con la società Teorema Spa, è stato ribadito che la Regione Puglia prevede l'avvio del censimento obbligatorio. È il proprietario di un immobile a dover accertare, a sua cura e spese, la possibile presenza di materiali contenenti amianto e, in caso positivo, lo stato di conservazione o di degrado, predisponendo attraverso l'incarico ad un tecnico qualificato un programma di manutenzione e controllo del materiale. Per materiali contenenti amianto in stato di diffuso deterioramento, è necessaria la bonifica, che può consistere nell'incapsulamento, il confinamento o la rimozione, sempre a cura e spese del proprietario dell'immobile o del manufatto. Per legge, la rimozione dell'amianto deve essere effettuata tramite una ditta specializzata iscritta ad un apposito Albo, ed il relativo piano deve essere trasmesso preventivamente al Servizio di Prevenzione e Sicurezza del Lavoro della ASL, che può analizzarlo e prescrivere modifiche o integrazioni.
Il numero verde da chiamare per chiedere una consulenza sul sito da risanare è 800 131 026. E' stato attivato da Legambiente e Teorema SpA nell'ambito della campagna "Puglia Eternit Free". Il sopralluogo è gratuito e non vincolante.
Numerose le proposte avanzate per far fronte ad una tematica così delicata. Grazie ad un dialogo partecipato tra il pubblico e i relatori Tommaso Forte (responsabile delle relazioni esterne della Teorema Spa), Michelangelo Guastamacchia ingegnere esperto in risanamento ambientale (socio del circolo Legambiente di Terlizzi) e Nino Allegretti (consigliere comunale con delega all'ambiente), è stato suggerito, tra le altre cose, di predisporre l'apertura, a costo zero, di uno "Sportello Amianto" che preveda il coinvolgimento di associazioni ed esponenti politici adeguatamente formati sulla questione; l'istituzione di un "Ufficio ambiente" presieduto da un vigile urbano specializzato in amianto, e coadiuvato dall'amministrazione; il lancio di una campagna porta a porta che sensibilizzi e formi i cittadini; una campagna informativa nelle scuole, a partire dalle elementari.
Chi ha partecipato all'incontro potrà inviare i propri dati (nome e cognome e indirizzo email) all'indirizzo email legambiente.terlizzi@libero.it per ricevere tramite mail l'attestato di partecipazione all'incontro.