Attualità
A Terlizzi nasce il Comitato cittadino per il referendum contro l’autonomia differenziata
Si potrà firmare ai banchetti delle quattordici realtà aderenti
Terlizzi - sabato 3 agosto 2024
"Sì all'Italia Unita Libera Giusta" è lo slogan della campagna referendaria contro l'autonomia differenziata: sempre più banchetti si stanno diffondendo nelle piazze italiane per raccogliere 500.000 firme in modo da richiedere il referendum abrogativo avverso la legge n. 86/2024.
Anche a Terlizzi è stato avviato l'appello alle sottoscrizioni dapprima dalle realtà associazionistiche e religiose e adesso pure dai partiti e dai movimenti politici. Sono, infatti, ben quattordici i soggetti che si stanno mobilitando nella nostra città per sensibilizzare i cittadini a una tematica così delicata e nevralgica per lo sviluppo del Sud Italia.
La sezione locale del Partito Democratico, la lista civica "Terlizzi con Michelangelo", La Corrente, Città Civile, Liberi e Indipendenti Terlizzi, Terlizzi Democratica – Michelangelo Sindaco, La Garra, Agorà, CGIL Bari, Comunità Braccianti Terlizzi, ANPI Terlizzi, Pax Christi – Punto Pace Terlizzi, il presidio terlizzese di Libera e UILA stanno, infatti, unendo le forze per perseguire l'obiettivo comune di spazzare via il pericolo di ulteriori disuguaglianze tra il Nord e il Meridione dello Stivale.
Per reperire maggiori informazioni è possibile visitare il sito referendumautonomiadifferenziata.com
Di seguito il comunicato congiunto degli enti promotori.
«Nasce a Terlizzi il Comitato cittadino per il referendum contro l'autonomia differenziata: al via la raccolta firme
La campagna di raccolta firme per il referendum integralmente abrogativo della legge sulla autonomia differenziata, promossa dal Comitato referendario costituito da un vasto schieramento di forze sociali, politiche, associative e della società civile entra nel vivo.
La legge sull'autonomia differenziata va abrogata perché spaccherà l'Italia in tante piccole patrie, aumenterà i divari territoriali e peggiorerà le già insopportabili diseguaglianze sociali, a danno di tutta la collettività e, in particolare, di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e donne.
-DIVIDE L'ITALIA E DANNEGGIA SIA IL SUD CHE IL NORD
-IMPOVERISCE IL LAVORO
-COMPROMETTE LE POLITICHE AMBIENTALI
-COLPISCE L'ISTRUZIONE E LA SANITÀ PUBBLICA
-SMANTELLA IL WELFARE UNIVERSALISTICO
-PENALIZZA I COMUNI E LE AREE INTERNE
-AUMENTA LA BUROCRAZIA E COMPLICA LA VITA ALLE IMPRESE
-FRENA LO SVILUPPO
Sarà possibile firmare presso i banchetti organizzati dal comitato nei prossimi giorni e presso le sedi delle realtà aderenti».
Anche a Terlizzi è stato avviato l'appello alle sottoscrizioni dapprima dalle realtà associazionistiche e religiose e adesso pure dai partiti e dai movimenti politici. Sono, infatti, ben quattordici i soggetti che si stanno mobilitando nella nostra città per sensibilizzare i cittadini a una tematica così delicata e nevralgica per lo sviluppo del Sud Italia.
La sezione locale del Partito Democratico, la lista civica "Terlizzi con Michelangelo", La Corrente, Città Civile, Liberi e Indipendenti Terlizzi, Terlizzi Democratica – Michelangelo Sindaco, La Garra, Agorà, CGIL Bari, Comunità Braccianti Terlizzi, ANPI Terlizzi, Pax Christi – Punto Pace Terlizzi, il presidio terlizzese di Libera e UILA stanno, infatti, unendo le forze per perseguire l'obiettivo comune di spazzare via il pericolo di ulteriori disuguaglianze tra il Nord e il Meridione dello Stivale.
Per reperire maggiori informazioni è possibile visitare il sito referendumautonomiadifferenziata.com
Di seguito il comunicato congiunto degli enti promotori.
«Nasce a Terlizzi il Comitato cittadino per il referendum contro l'autonomia differenziata: al via la raccolta firme
La campagna di raccolta firme per il referendum integralmente abrogativo della legge sulla autonomia differenziata, promossa dal Comitato referendario costituito da un vasto schieramento di forze sociali, politiche, associative e della società civile entra nel vivo.
La legge sull'autonomia differenziata va abrogata perché spaccherà l'Italia in tante piccole patrie, aumenterà i divari territoriali e peggiorerà le già insopportabili diseguaglianze sociali, a danno di tutta la collettività e, in particolare, di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e donne.
-DIVIDE L'ITALIA E DANNEGGIA SIA IL SUD CHE IL NORD
-IMPOVERISCE IL LAVORO
-COMPROMETTE LE POLITICHE AMBIENTALI
-COLPISCE L'ISTRUZIONE E LA SANITÀ PUBBLICA
-SMANTELLA IL WELFARE UNIVERSALISTICO
-PENALIZZA I COMUNI E LE AREE INTERNE
-AUMENTA LA BUROCRAZIA E COMPLICA LA VITA ALLE IMPRESE
-FRENA LO SVILUPPO
Sarà possibile firmare presso i banchetti organizzati dal comitato nei prossimi giorni e presso le sedi delle realtà aderenti».