Politica
Accuse di squadrismo, botta e risposta tra Città Civile e FdI
Nuove stoccate tra le due parti politiche
Terlizzi - martedì 26 marzo 2024
Nelle scorse giornate lo scontro politico a Terlizzi ha avuto una escalation notevole. Dapprima le accuse di Fratelli d'Italia e di esponenti delle opposizioni, di malgoverno e malaffare in città.
Poi la risposta forte della Giunta comunale in una diretta social di sabato 23 marzo, in cui il sindaco Michelangelo De Chirico e la squadra dell'esecutivo cittadino hanno respinto al mittente le accuse, rilanciando ed accusando gli avversari politici di rimestare nel torbido, di voler creare ad arte tensioni in città e malumori verso l'amministrazione comunale.
Quindi il post di Città Civile e la risposta di Fratelli d'Italia che vi riproponiamo integralmente.
IL POST DI CITTÀ CIVILE
«I Fratelli d'Italia di Terlizzi si definiscono "squadristi" sui social. Allarmi, son fascisti, dunque.
Un'ammissione pubblica. E non in un'occasione commemorativa, che, seppure in modo discutibile, la Cassazione ha ritenuto l'unica deroga al reato di apologia.
È davvero triste che questa orgogliosa ammissione cade proprio alla vigilia di una commemorazione di segno opposto, drammtica ed eroica per l'Italia e per Terlizzi: gli ottanta anni delle Fosse Ardeatine.
Sarebbe troppo semplice speculare su questo scivolone. Il fatto è che non si tratta una caduta di stile. Si sono sentiti finalmente liberi di gridare la loro identità. Ecco, questo, in fondo, è positivo. Non si nascondo più, finalmente si è rivelata l'ipocrisia. Lo ammettono loro: nella storia della Liberazione si schierano dall'altra parte.
Per loro don Pietro Pappagallo e il prof. Gesmundo non sono eroi dell'antifascimo. Con loro i nostri martirti non hanno niente in comune. E se è cosi, come voi stessi, finalmente, avete dichiarato, il 24 marzo abbiate la coerenza, valore che sventolate spesso retoricamente, di andare a fare una gita a Predappio. Lo avete detto voi.
I Martiri di Terlizzi sono Martiri nostri».
FRATELLI D'ITALIA REPLICA ALLE ACCUSE
«Un polverone inutile , previsto e preventivabile , la solita levata di scudi !
La nostra affermazione, volutamente provocatoria, non aveva alcun intento evocativo, ma era semplicemente una risposta ad una accusa gratuita della locale sezione del Partito Democratico.
La vostra risposta però è stata l'unica possibile ed era assolutamente prevedibile e preventivabile.
Utilizzare il termine " governo squadrista", come riportato nel manifesto del Partito Democratico o come sbandierato dal capogruppo del Partito Democratico, dott. Franco Barile su Facebook al consigliere della lista Per Terlizzi Pietro Ruggiero, sicuramente non è stata una bella trovata .
Questo è il contesto in cui è nata la vicenda ed utilizzare questa vicenda per rispolverare la solita retorica e la solita lezioncina di democrazia, è un tentativo davvero patetico di delegittimare l'avversario politico.
Quello che è certo che, nella sezione di Fratelli d'Italia di Terlizzi, così come in tutte le sezioni d'Italia, non c'è nessun militante che inneggia al fascismo, non c'è nessun nostalgico del periodo del ventennio, ma ci sono persone che credono nei valori della destra ed ai quali si ispirano.
Noi i conti con la storia li abbiamo fatti e abbiamo dato il nostro imprescindibile contributo per rendere la nostra nazione una democrazia compiuta eleggendo il primo presidente del consiglio donna .
Abbiamo sicuramente una visione diversa della società, della vita e delle istituzioni, ma non per questo possiamo essere chiamati fascisti né per questo possono essere utilizzati contro di noi sempre gli stessi slogan, tirati fuori quando non si è in grado di affrontare un dibattito sereno e scevro di preconcetti.
Quello che chiediamo è un confronto sui temi che coinvolgono la città e non una contrapposizione ideologica che emerge immediatamente quando lo scontro ideologico prevale su quello politico».
Poi la risposta forte della Giunta comunale in una diretta social di sabato 23 marzo, in cui il sindaco Michelangelo De Chirico e la squadra dell'esecutivo cittadino hanno respinto al mittente le accuse, rilanciando ed accusando gli avversari politici di rimestare nel torbido, di voler creare ad arte tensioni in città e malumori verso l'amministrazione comunale.
Quindi il post di Città Civile e la risposta di Fratelli d'Italia che vi riproponiamo integralmente.
IL POST DI CITTÀ CIVILE
«I Fratelli d'Italia di Terlizzi si definiscono "squadristi" sui social. Allarmi, son fascisti, dunque.
Un'ammissione pubblica. E non in un'occasione commemorativa, che, seppure in modo discutibile, la Cassazione ha ritenuto l'unica deroga al reato di apologia.
È davvero triste che questa orgogliosa ammissione cade proprio alla vigilia di una commemorazione di segno opposto, drammtica ed eroica per l'Italia e per Terlizzi: gli ottanta anni delle Fosse Ardeatine.
Sarebbe troppo semplice speculare su questo scivolone. Il fatto è che non si tratta una caduta di stile. Si sono sentiti finalmente liberi di gridare la loro identità. Ecco, questo, in fondo, è positivo. Non si nascondo più, finalmente si è rivelata l'ipocrisia. Lo ammettono loro: nella storia della Liberazione si schierano dall'altra parte.
Per loro don Pietro Pappagallo e il prof. Gesmundo non sono eroi dell'antifascimo. Con loro i nostri martirti non hanno niente in comune. E se è cosi, come voi stessi, finalmente, avete dichiarato, il 24 marzo abbiate la coerenza, valore che sventolate spesso retoricamente, di andare a fare una gita a Predappio. Lo avete detto voi.
I Martiri di Terlizzi sono Martiri nostri».
FRATELLI D'ITALIA REPLICA ALLE ACCUSE
«Un polverone inutile , previsto e preventivabile , la solita levata di scudi !
La nostra affermazione, volutamente provocatoria, non aveva alcun intento evocativo, ma era semplicemente una risposta ad una accusa gratuita della locale sezione del Partito Democratico.
La vostra risposta però è stata l'unica possibile ed era assolutamente prevedibile e preventivabile.
Utilizzare il termine " governo squadrista", come riportato nel manifesto del Partito Democratico o come sbandierato dal capogruppo del Partito Democratico, dott. Franco Barile su Facebook al consigliere della lista Per Terlizzi Pietro Ruggiero, sicuramente non è stata una bella trovata .
Questo è il contesto in cui è nata la vicenda ed utilizzare questa vicenda per rispolverare la solita retorica e la solita lezioncina di democrazia, è un tentativo davvero patetico di delegittimare l'avversario politico.
Quello che è certo che, nella sezione di Fratelli d'Italia di Terlizzi, così come in tutte le sezioni d'Italia, non c'è nessun militante che inneggia al fascismo, non c'è nessun nostalgico del periodo del ventennio, ma ci sono persone che credono nei valori della destra ed ai quali si ispirano.
Noi i conti con la storia li abbiamo fatti e abbiamo dato il nostro imprescindibile contributo per rendere la nostra nazione una democrazia compiuta eleggendo il primo presidente del consiglio donna .
Abbiamo sicuramente una visione diversa della società, della vita e delle istituzioni, ma non per questo possiamo essere chiamati fascisti né per questo possono essere utilizzati contro di noi sempre gli stessi slogan, tirati fuori quando non si è in grado di affrontare un dibattito sereno e scevro di preconcetti.
Quello che chiediamo è un confronto sui temi che coinvolgono la città e non una contrapposizione ideologica che emerge immediatamente quando lo scontro ideologico prevale su quello politico».