Attualità
Al mercato di Terlizzi è tempo di fioroni, è arrivato il Menghtaur
Apertura straordinaria del mercato ortofrutticolo all'ingrosso
Terlizzi - domenica 12 giugno 2016
7.39
Fresco fresco di ristrutturazione, il mercato ortofrutticolo all'ingrosso di via Carelli dà il via all'apertura straordinaria domenicale: è arrivato il fiorone. La liturgia legata a questo prelibato frutto della Puglia è cominciata già da giorni a Terlizzi dove, oltre alle tante varietà una più buona dell'altra, protagonista è una specialità tipica, quella del "Menghtaur".
Il 13 giugno, giorno in cui si festeggia Sant'Antonio da Padova, gli agricoltori nostrani come da tradizione iniziano la raccolta del fiorone bianco "Sant'Antonio" per poi proseguire, nelle zone più vicine al mare e quindi con temperature più temperate, con la raccolta del fiorone rosso Menghtaur, tipico fiorone terlizzese creato nel '700 con un innesto a un fico che porta la firma del sindaco di Terlizzi Domenico Tauro.
«La leggenda - racconta l'assessore all'Agricoltura, Raffaele Cataldi - del tutto insostenibile scientificamente per via dell'impossibilità di controllare a tutt'oggi il processo di caprificazione, racconta che Domenico Tauro ebbe l'intuizione di far "sposare" il fiorone spagnolo della varietà Suar con una pregiata e delicata specie locale. Da questo "incrocio" ne derivò una varietà nuova appunto il fiorone "menghtàur", traduzione dialettale di "Domenico Tauro".
Nel mercato di Terlizzi in questi giorni arrivano i primi fioroni Sant'Antonio, produttori da Terlizzi, Molfetta, Giovinazzo, Bisceglie, non mancano anche i primi "Menghtaur" di colore rosso. E ad aspettarli ci sono gli acquirenti di tutto il circondario pronti per la tradizionale asta mattutina per aggiudicarsi le prime cassette del prelibato frutto, Il sant'antonio battuto a 1,20 centesimi, il fiorone "menghtaur " da definire.
Al mercato iniziano ad organizzarsi per l'arrivo del prelibato frutto e la sua commercializzazione verso i mercati svizzeri, francesi e tedeschi.
Il fiorone è il frutto di una pianta bifera (le specie che nel corso di un anno producono due voltre) che permette prima la raccolta del fiorone e dopo quella dei fichi. E' un prodotto gustoso che si sta facendo strada anche nella cucina internazionale.
Il 13 giugno, giorno in cui si festeggia Sant'Antonio da Padova, gli agricoltori nostrani come da tradizione iniziano la raccolta del fiorone bianco "Sant'Antonio" per poi proseguire, nelle zone più vicine al mare e quindi con temperature più temperate, con la raccolta del fiorone rosso Menghtaur, tipico fiorone terlizzese creato nel '700 con un innesto a un fico che porta la firma del sindaco di Terlizzi Domenico Tauro.
«La leggenda - racconta l'assessore all'Agricoltura, Raffaele Cataldi - del tutto insostenibile scientificamente per via dell'impossibilità di controllare a tutt'oggi il processo di caprificazione, racconta che Domenico Tauro ebbe l'intuizione di far "sposare" il fiorone spagnolo della varietà Suar con una pregiata e delicata specie locale. Da questo "incrocio" ne derivò una varietà nuova appunto il fiorone "menghtàur", traduzione dialettale di "Domenico Tauro".
Nel mercato di Terlizzi in questi giorni arrivano i primi fioroni Sant'Antonio, produttori da Terlizzi, Molfetta, Giovinazzo, Bisceglie, non mancano anche i primi "Menghtaur" di colore rosso. E ad aspettarli ci sono gli acquirenti di tutto il circondario pronti per la tradizionale asta mattutina per aggiudicarsi le prime cassette del prelibato frutto, Il sant'antonio battuto a 1,20 centesimi, il fiorone "menghtaur " da definire.
Al mercato iniziano ad organizzarsi per l'arrivo del prelibato frutto e la sua commercializzazione verso i mercati svizzeri, francesi e tedeschi.
Il fiorone è il frutto di una pianta bifera (le specie che nel corso di un anno producono due voltre) che permette prima la raccolta del fiorone e dopo quella dei fichi. E' un prodotto gustoso che si sta facendo strada anche nella cucina internazionale.