Politica
Algerino fermato, Marcello Gemmato: «La sinistra buonista apre i porti a chi ha le mani sporche di sangue»
L'intervento del coordinatore regionale di Fratelli d'Italia dopo il provvedimento della Digos di Bari
Terlizzi - lunedì 8 marzo 2021
13.29
«Agghiacciante quanto apprendo dalla stampa - scrive Marcello Gemmato, deputato terlizzese e coordinatore regionale di Fratelli d'Italia -: a Bari la Polizia di Stato ha disposto il fermo per un algerino che sarebbe indiziato di terrorismo e che avrebbe avuto un ruolo nella strage del Bataclan di Parigi. È assurdo che per le strade delle nostra città si aggirino indisturbati terroristi di alto profilo. Come più volte ho denunciato - conclude Gemmato -, Bari si conferma crocevia della peggiore organizzazione dalle mani sporche di sangue. Cosa risponde la sinistra buonista, che da anni apre i porti a simili soggetti in maniera indiscriminata?».
Il 36enne sarebbe, sempre secondo la ricostruzione delle indagini, coinvolto anche come supporto logistico agli attacchi armati concentrati nel I, X e XI arrondissement, avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015.
Athmane Touami, questo il suo nome, era già stato destinatario di un altro decreto di fermo perché, a bordo di un TGV che percorreva la tratta Parigi-Milano, era stato trovato in possesso di carte di identità false rilasciate dalla rete belga "Catalogue", a sua volta fornitrice di documenti ai terroristi coinvolti negli attacchi parigini. A casa del fratello, erano stati ritrovati, il 20 novembre dello stesso anno, una borsa ritenuta di proprietà del 36enne maghrebino contenenti centinaia di foto legate all'Islam radicale. Secondo la Sezione Antiterrorismo della Questura del capoluogo pugliese il ruolo dei fratelli Touami era proprio quello di «esperti in grado di fornire un supporto logistico, luoghi di appoggio, mettendo a disposizione merce di provenienza delittuosa» e «di falsari al servizio delle organizzazioni terroristiche».
LE INDAGINI
Un algerino di 36 anni è dunque il destinatario di un provvedimento di fermo disposto dalla Digos di Bari. A lui vengono contestati i reati di partecipazione ed organizzazione terroristica. Secondo gli inquirenti, l'uomo avrebbe dato supporto agli autori degli attentati terroristici al Teatro Bataclan ed allo Stadio di Saint Denis.Il 36enne sarebbe, sempre secondo la ricostruzione delle indagini, coinvolto anche come supporto logistico agli attacchi armati concentrati nel I, X e XI arrondissement, avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015.
Athmane Touami, questo il suo nome, era già stato destinatario di un altro decreto di fermo perché, a bordo di un TGV che percorreva la tratta Parigi-Milano, era stato trovato in possesso di carte di identità false rilasciate dalla rete belga "Catalogue", a sua volta fornitrice di documenti ai terroristi coinvolti negli attacchi parigini. A casa del fratello, erano stati ritrovati, il 20 novembre dello stesso anno, una borsa ritenuta di proprietà del 36enne maghrebino contenenti centinaia di foto legate all'Islam radicale. Secondo la Sezione Antiterrorismo della Questura del capoluogo pugliese il ruolo dei fratelli Touami era proprio quello di «esperti in grado di fornire un supporto logistico, luoghi di appoggio, mettendo a disposizione merce di provenienza delittuosa» e «di falsari al servizio delle organizzazioni terroristiche».