Economia
Ambulanti sul mercato settimanale: "Il sindaco convochi subito un le associazioni di categoria"
No al trasferimento del mercato in periferia. Presa di posizione da parte di Area Coordinamento Associazioni Ambulanti
Terlizzi - giovedì 24 settembre 2015
12.06
Arrivano altre prese di posizione sulla vicenda che riguarda il mercato settimanale di Terlizzi dopo la nota pubblica del Sindaco Ninni Gemmato che ha confermato che il mercato del martedì dovrà essere spostato, per ragioni di sicurezza, o presso viale dei Lilium oppure in via Giovanni Papa Polo II. Giunge così un'altra nota stampa da parte delle associazioni di categoria dei commercianti, questa volta dell'Area Coordinamento Associazioni Ambulanti, nella quale si legge che "ingenerare confusione non contribuisce a risolvere alcun problema quindi se proprio qualcuno voglia interessarsi delle problematiche del mercato di Terlizzi lo faccia con cognizione, con competenza e senza perdere la bussola normativa ma anche sociale e storica di un mercato le cui tradizioni non possono essere assolutamente distrutte né compromesse".
"Da un lato quindi - continua la nota - il rispetto della norma e della legge, dall'altro la salvaguardia di un valore, il mercato, che rende un servizio insostituibile in una nazione che ha sfruttato e portato alla disfatta le piccole imprese di vicinato abbandonate a se stesse anche dalle cosiddette Forze Sindacali e Sociali che avrebbero dovute difendere a spada tratta quelle prerogative ma che spesso abdicano al loro compito dal quale comunque traggono tanti benefici e tanti privilegi. Il Sindaco di Terlizzi vuole confrontarsi sul tema? Noi siamo pronti, convochi immediatamente tutte le Associazioni di Settore che sono intervenute e che abbiano interesse reale a discutere del futuro del mercato di Terlizzi. Si approfondisca la delicata tematica partendo innanzitutto dalla verifica della sussistenza delle condizioni che determinarono quella scelta quindi dalla rimozione di problematiche estranee al regolare svolgimento del mercato e dovute a fattori esterni e sopravvenuti. Da questa analisi potremmo accorgerci, come accaduto altrove - dicono dall'Area di Coordinamento -, che le responsabilità sono altrove e sempre più spesso parlare di trasferimenti di mercato è stato un modo per distrarre la gente da ben altri più gravi problemi ma con noi questa strategia non ha funzionato e non funziona. Con altri, in altri momenti, in altre circostanze, ha funzionato ma quel pensiero sindacale era compromesso fortemente da commistioni e da condizionamenti che con la tutela dei lavoratori e delle piccole imprese non c'entrano e non devono c'entrare nulla. Noi pensiamo differente e non siamo compromessi, ha detto il Coordinatore d'Area."
"Da un lato quindi - continua la nota - il rispetto della norma e della legge, dall'altro la salvaguardia di un valore, il mercato, che rende un servizio insostituibile in una nazione che ha sfruttato e portato alla disfatta le piccole imprese di vicinato abbandonate a se stesse anche dalle cosiddette Forze Sindacali e Sociali che avrebbero dovute difendere a spada tratta quelle prerogative ma che spesso abdicano al loro compito dal quale comunque traggono tanti benefici e tanti privilegi. Il Sindaco di Terlizzi vuole confrontarsi sul tema? Noi siamo pronti, convochi immediatamente tutte le Associazioni di Settore che sono intervenute e che abbiano interesse reale a discutere del futuro del mercato di Terlizzi. Si approfondisca la delicata tematica partendo innanzitutto dalla verifica della sussistenza delle condizioni che determinarono quella scelta quindi dalla rimozione di problematiche estranee al regolare svolgimento del mercato e dovute a fattori esterni e sopravvenuti. Da questa analisi potremmo accorgerci, come accaduto altrove - dicono dall'Area di Coordinamento -, che le responsabilità sono altrove e sempre più spesso parlare di trasferimenti di mercato è stato un modo per distrarre la gente da ben altri più gravi problemi ma con noi questa strategia non ha funzionato e non funziona. Con altri, in altri momenti, in altre circostanze, ha funzionato ma quel pensiero sindacale era compromesso fortemente da commistioni e da condizionamenti che con la tutela dei lavoratori e delle piccole imprese non c'entrano e non devono c'entrare nulla. Noi pensiamo differente e non siamo compromessi, ha detto il Coordinatore d'Area."