Politica
Amici-nemici per caso, nel centrodestra un mese da separati in casa
Forza Italia, Fratelli d'Italia ed Ncd alleati in città, su fronti diversi per le Regionali 2015
Terlizzi - martedì 5 maggio 2015
8.49
Sarà un mese quantomeno imbarazzante per il centrodestra terlizzese costretto a vivere la vigilia delle elezioni regionali da separati in casa. Terlizzi rappresenta un caso emblematico di un paradosso politico rimasto insoluto: qui Forza Italia governa insieme con Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale e con il Nuovo Centrodestra, sostenendo un sindaco che è espressione proprio del partito della Meloni. A livello regionale, invece, il partito di Berlusconi è al fianco della Poli Bortone mentre il partito del candidato Marcello Gemmato, portavoce FdI, sta con Schittulli.
Insomma, amici-nemici per caso.
Quali ripercussioni potrà avere questa situazione sul quadro politico a livello locale in quella che è la città del governatore uscente Nichi Vendola? Dopo ben 10 anni di divisioni, quale futuro attende il centrodestra pugliese (e quindi anche terlizzese)? Quali le possibili vie di uscita? Interrogativi che abbiamo girato a quelli che sono i diretti rappresentanti delle forze politiche alleate in casa e avversarie sul campo
«Sin dall'inizio abbiamo auspicato l'unità del centrodestra pugliese identificando nel Prof. Schittulli il candidato ideale per la guida della Regione Puglia» dice a TerlizziViva Pasquale Ranieri, segretario di FDI AN. «Con grande coerenza, il nostro partito guidato dal coordinatore regionale, Marcello Gemmato, ha portato avanti questa scelta facendosi persino mediatore tra le varie forze politiche al fine di ricomporre una coalizione forte e vincente dopo dieci anni di governo di sinistra. Purtroppo ogni tentativo è stato vano ed oggi conosciamo tutti quale è la situazione. Abbiamo perso una grande occasione di riscatto. Ma non cerchiamo responsabili né alibi.»
Per Ranieri non è più il momento di pensare alle posizioni «non condivisibili ma rispettabili» di Forza Italia e Noi con Salvini, «l'avversario si chiama Emiliano, espressione peggiore della politica delle poltrone, degli annunci e della presenza televisiva. Non cadremo - continua il segretario locale di Fratelli d'Italia - nelle provocazioni tese a farci combattere inutili quanto deleterie guerre intestine favorendo ancor più l'avversario. A livello locale non ci sarà alcun contraccolpo amministrativo. La coalizione di governo rimarrà salda e, anzi, più forte qualora si riesca a portare nel Consiglio Regionale candidati validi appartenenti alla grande famiglia del centro-destra, rappresentanti reali del nostro territorio e della nostra gente. E, tuttavia, siamo ancora convinti che il popolo del centrodestra pugliese possa ancora credere nella vittoria.»
Cosa faranno invece gli esponenti cittadini di Forza Italia? Gaetano Minutillo, capogruppo in consiglio comunale, qualche giorno fa aveva rivolto un appello pubblico a Berlusconi, Vitali e Fitto affinché trovassero l'unità del centrodestra. Oggi che gli appelli non servono più a nulla preferisce non azzardare giudizi personali: «Forza Italia Terlizzi ha le idee molto chiare. Domani (questa sera per chi legge, ndr) la nostra posizione ufficiale sarà resa nota a seguito di un formale passaggio interno al partito.»
Insomma, amici-nemici per caso.
Quali ripercussioni potrà avere questa situazione sul quadro politico a livello locale in quella che è la città del governatore uscente Nichi Vendola? Dopo ben 10 anni di divisioni, quale futuro attende il centrodestra pugliese (e quindi anche terlizzese)? Quali le possibili vie di uscita? Interrogativi che abbiamo girato a quelli che sono i diretti rappresentanti delle forze politiche alleate in casa e avversarie sul campo
«Sin dall'inizio abbiamo auspicato l'unità del centrodestra pugliese identificando nel Prof. Schittulli il candidato ideale per la guida della Regione Puglia» dice a TerlizziViva Pasquale Ranieri, segretario di FDI AN. «Con grande coerenza, il nostro partito guidato dal coordinatore regionale, Marcello Gemmato, ha portato avanti questa scelta facendosi persino mediatore tra le varie forze politiche al fine di ricomporre una coalizione forte e vincente dopo dieci anni di governo di sinistra. Purtroppo ogni tentativo è stato vano ed oggi conosciamo tutti quale è la situazione. Abbiamo perso una grande occasione di riscatto. Ma non cerchiamo responsabili né alibi.»
Per Ranieri non è più il momento di pensare alle posizioni «non condivisibili ma rispettabili» di Forza Italia e Noi con Salvini, «l'avversario si chiama Emiliano, espressione peggiore della politica delle poltrone, degli annunci e della presenza televisiva. Non cadremo - continua il segretario locale di Fratelli d'Italia - nelle provocazioni tese a farci combattere inutili quanto deleterie guerre intestine favorendo ancor più l'avversario. A livello locale non ci sarà alcun contraccolpo amministrativo. La coalizione di governo rimarrà salda e, anzi, più forte qualora si riesca a portare nel Consiglio Regionale candidati validi appartenenti alla grande famiglia del centro-destra, rappresentanti reali del nostro territorio e della nostra gente. E, tuttavia, siamo ancora convinti che il popolo del centrodestra pugliese possa ancora credere nella vittoria.»
Cosa faranno invece gli esponenti cittadini di Forza Italia? Gaetano Minutillo, capogruppo in consiglio comunale, qualche giorno fa aveva rivolto un appello pubblico a Berlusconi, Vitali e Fitto affinché trovassero l'unità del centrodestra. Oggi che gli appelli non servono più a nulla preferisce non azzardare giudizi personali: «Forza Italia Terlizzi ha le idee molto chiare. Domani (questa sera per chi legge, ndr) la nostra posizione ufficiale sarà resa nota a seguito di un formale passaggio interno al partito.»