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Attualità

Ancora nessuna strada intitolata all'architetto Michele Gargano

Rammarico del Centro Studi per non ricevere l'attenzione dell'amministrazione

Riceviamo e pubblichiamo la rammaricata lettera aperta dell'associazione di promozione sociale "Centro Studi Architetto Michele Gargano" rivolta all'amministrazione comunale per non aver recepito le istanze di intitolare una strada nel centro storico di Terlizzi al celeberrimo architetto che tanto si è speso in vita per la nostra cittadina. Già lo scorso gennaio, durante la cerimonia di consegna alla Cattedrale di una miniatura del Carro Trionfale realizzata dal Maestro alla tenera età di dodici anni, il sindaco Ninni Gemmato aveva riconosciuto di non essere riuscito a mantenere tale promessa nel corso di questi anni. Tra altre proposte avanzate e messe nel cassetto anche quella di una mostra itinerante sull'antica toponomastica del borgo antico nonché la predisposizione di un prototipo di targa viaria e di numero civico in ceramica.

"Terlizzi ha dato i natali a figure illustri che spesso dimentica di onorare


Egregi amministratori,
sono passati circa 20 mesi dal momento in cui la nostra Associazione ha sottoposto, a chi governa la città, un progetto per onorare, nel centenario della nascita, la figura dell'architetto Michele Gargano, illustre concittadino venuto a mancare nel 1995.

Il 30 gennaio 2017 l'architetto Gargano avrebbe compiuto 100 anni, e noi avremmo desiderato gli fosse intitolato un vicolo nel borgo antico – cioè nel tessuto urbano che egli ha minuziosamente studiato e fotografato – per lasciare un segno indelebile della sua presenza nella memoria collettiva.

Pensavamo che proprio la stradina dove ha sede la nostra Associazione, di fronte l'imponente facciata neoclassica della Cattedrale, potesse essere il luogo più giusto da dedicargli.

Avevamo arricchito la proposta con l'impegno a organizzare una mostra itinerante sull'antica toponomastica del borgo antico, senza alcun costo per le casse comunali, e ad allestire un prototipo di targa viaria e di numero civico in ceramica, da applicare eventualmente a tutto il centro storico, con la doppia indicazione (preunitaria e attuale) per dare uniformità e bellezza cognitiva agli itinerari più frequentati dai nostri avi.

Ebbene, in questi mesi abbiamo ricevuto solo "atti di incitamento", incontri poco proficui, spiacevoli rinvii... a data da destinarsi, che ci hanno messo non poco in difficoltà anche con i familiari dell'Architetto, a loro volta in attesa di notizie positive da Terlizzi.

Fare cultura nel nostro paese è diventato sempre più difficile, se si tiene in così scarsa considerazione colui che non solo ha svolto il lavoro principale di ricostruzione del Carro Trionfale, ma l'ha arricchita di manufatti, frutto della sua generosità e colta creatività, ora ritenuti staticamente insicuri in rapporto al mutamento normativo nella progettazione e nelle tecniche di costruzione.

Nonostante il lassismo sperimentato negli amministratori e negli uffici a supporto, continueremo comunque a svolgere la nostra azione, orientati dalla speranza di poter contare, un giorno, su interlocutori più affidabili e pronti, e soprattutto su una gestione più efficace delle politiche culturali, oggettivamente ridotte al ruolo di Cenerentola in una città ricca di intelligenza storica e di risorse umane orientate al futuro."
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