Politica
Opere pubbliche, cultura e marketing territoriale: approvato il programma strategico del sindaco Gemmato
Approvata anche la richiesta di finanziamenti regionali per il "Diritto allo studio"
Terlizzi - mercoledì 29 novembre 2017
7.40
A distanza di cinque mesi dall'insediamento del Gemmato bis, è stato approvato ieri durante il consiglio comunale il documento programmatico di mandato per il prossimo quinquennio. Non sono mancati i malumori tra le fila dell'opposizione che lo hanno definito «vuoto, triste e spoglio» per l'assenza di indicazione di strategie, azioni, metodo e obiettivi.
Il sindaco, dal canto suo, asserisce che tale documento «agisce in stretta coerenza con il programma elettorale», ove erano stati indicati i tratti essenziali delle varie aree tematiche elencate, non argomentate nel dettaglio perché l'esaustività della trattazione sarebbe stata demandata successivamente ad altri strumenti normativi appositi.
I capitoli su cui il primo cittadino si focalizza sono quelli delle opere pubbliche, della cultura e del marketing territoriale, strettamente interconnessi tra loro poiché rappresentano fattori di promozione del nostro paese. A sostegno di ciò, l'introduzione nella relazione del piano di rigenerazione urbana sostenibile volto al miglioramento delle aree più disagiate del paese.
«Si tratta di obiettivi conseguibili in lunghissimi periodi di tempo solamente se noi tutti ci crediamo, al di là dei colori politici», afferma Gemmato. Uno dei suoi obiettivi, tra l'altro, è quello di far ottenere al comune la qualifica di città, «Sarebbe un riconoscimento importante».
Il documento programmatico è datato primo settembre ma, ci tiene a sottolineare il sindaco, è suscettibile di modifiche ed emendamenti per meglio rispondere alle esigenze della città. E, infatti, dietro vivaci solleciti da parte dei consiglieri della Comunità Civica, le politiche culturali sono state integrate dell'attenzione al Millico Festival e al Festival Giovani '900 e dintorni.
Tuttavia si è contestato un mancato approfondimento sul settore del commercio, della ceramica artigianale, nonché sul rilancio del fiore. «Si parla di cultura ma come mai non si fa un minimo cenno alla donazione che il Maestro Antonio Volpe vuole fare dei suoi quadri?», chiede Michelangelo De Chirico, consigliere del PD, il quale biasima anche scadenze non rispettate da parte dell'amministrazione «ottobre doveva essere il mese dell'ultimazione delle rotatorie nel paese e novembre quello del vaglio della piscina comunale, ma nulla di tutto ciò è stato fatto».
Approvato, invece, all'unanimità il programma comunale di intervento sul "diritto allo studio" che prevede la richiesta da parte del comune di finanziamenti regionali per gli istituti scolastici, come un contributo di diecimila euro per le scuole dell'infanzia paritarie nonché ulteriori sussidi specialistici per gli studenti diversamente abili per una somma di trentamila euro.
Il sindaco, dal canto suo, asserisce che tale documento «agisce in stretta coerenza con il programma elettorale», ove erano stati indicati i tratti essenziali delle varie aree tematiche elencate, non argomentate nel dettaglio perché l'esaustività della trattazione sarebbe stata demandata successivamente ad altri strumenti normativi appositi.
I capitoli su cui il primo cittadino si focalizza sono quelli delle opere pubbliche, della cultura e del marketing territoriale, strettamente interconnessi tra loro poiché rappresentano fattori di promozione del nostro paese. A sostegno di ciò, l'introduzione nella relazione del piano di rigenerazione urbana sostenibile volto al miglioramento delle aree più disagiate del paese.
«Si tratta di obiettivi conseguibili in lunghissimi periodi di tempo solamente se noi tutti ci crediamo, al di là dei colori politici», afferma Gemmato. Uno dei suoi obiettivi, tra l'altro, è quello di far ottenere al comune la qualifica di città, «Sarebbe un riconoscimento importante».
Il documento programmatico è datato primo settembre ma, ci tiene a sottolineare il sindaco, è suscettibile di modifiche ed emendamenti per meglio rispondere alle esigenze della città. E, infatti, dietro vivaci solleciti da parte dei consiglieri della Comunità Civica, le politiche culturali sono state integrate dell'attenzione al Millico Festival e al Festival Giovani '900 e dintorni.
Tuttavia si è contestato un mancato approfondimento sul settore del commercio, della ceramica artigianale, nonché sul rilancio del fiore. «Si parla di cultura ma come mai non si fa un minimo cenno alla donazione che il Maestro Antonio Volpe vuole fare dei suoi quadri?», chiede Michelangelo De Chirico, consigliere del PD, il quale biasima anche scadenze non rispettate da parte dell'amministrazione «ottobre doveva essere il mese dell'ultimazione delle rotatorie nel paese e novembre quello del vaglio della piscina comunale, ma nulla di tutto ciò è stato fatto».
Approvato, invece, all'unanimità il programma comunale di intervento sul "diritto allo studio" che prevede la richiesta da parte del comune di finanziamenti regionali per gli istituti scolastici, come un contributo di diecimila euro per le scuole dell'infanzia paritarie nonché ulteriori sussidi specialistici per gli studenti diversamente abili per una somma di trentamila euro.