Attualità
Manca l'acqua negli invasi: Aqp, da oggi taglio alla pressione idrica
Potrebbero esserci problemi per i piani più alti sprovvisti di autoclave
Terlizzi - venerdì 10 novembre 2017
17.37
Venerdì 10 novembre sarà attiva la procedura di riduzione della pressione idrica su tutta la rete di competenza dell'Acquedotto Pugliese, secondo quanto stabilito d'intesa con regione Puglia, Autorità idrica pugliese e Anci Puglia. La causa della drastica decisione assunta da Aqp è la progressiva, ulteriore, riduzione della risorsa idrica alle fonti di approvvigionamento, a causa della perdurante siccità che investe anche il territorio e impone nuove misure di contenimento dei consumi.
Le particolari condizioni climatiche hanno fatto registrare una sempre più ridotta disponibilità di acqua dalle sorgenti storiche di Caposele e Cassano Irpino (33% in meno rispetto alla media del periodo) e dalle dighe (50% di milioni di mc in meno invasati rispetto allo scorso anno).
Acquedotto Pugliese è, comunque, impegnato a garantire il livello minimo di erogazione previsto dalla Carta dei Servizi, assicurando una pressione di 0,5 atmosfere al contatore. Le restrizioni potrebbero causare, tuttavia, disagi ai piani superiori al primo, negli stabili privi di idonei impianti di autoclave.
Per impianto idoneo si intende un sistema di autoclave (costituito quindi da pompa e serbatoio o da booster) posizionato al piano terra. L'installazione ai piani alti o, peggio, sui solai degli stabili, non è sufficiente ad assicurare l'erogazione idrica.
Le restrizioni proseguiranno fino al ripristino di livelli adeguati di risorsa disponibile nelle fonti di approvvigionamento. L'eventuale, ulteriore assenza di precipitazioni nelle prossime settimane, in prossimità delle fonti, imporrà necessariamente restrizioni aggiuntive. Acquedotto Pugliese ha attivato da tempo un piano di attività, grazie al quale fino sono già stati recuperati 58 milioni di mc di risorsa (pari alla capacità di una diga di medie dimensioni), e ha in corso azioni per l'incremento della disponibilità da fonti integrative straordinarie.
Le particolari condizioni climatiche hanno fatto registrare una sempre più ridotta disponibilità di acqua dalle sorgenti storiche di Caposele e Cassano Irpino (33% in meno rispetto alla media del periodo) e dalle dighe (50% di milioni di mc in meno invasati rispetto allo scorso anno).
Acquedotto Pugliese è, comunque, impegnato a garantire il livello minimo di erogazione previsto dalla Carta dei Servizi, assicurando una pressione di 0,5 atmosfere al contatore. Le restrizioni potrebbero causare, tuttavia, disagi ai piani superiori al primo, negli stabili privi di idonei impianti di autoclave.
Per impianto idoneo si intende un sistema di autoclave (costituito quindi da pompa e serbatoio o da booster) posizionato al piano terra. L'installazione ai piani alti o, peggio, sui solai degli stabili, non è sufficiente ad assicurare l'erogazione idrica.
Le restrizioni proseguiranno fino al ripristino di livelli adeguati di risorsa disponibile nelle fonti di approvvigionamento. L'eventuale, ulteriore assenza di precipitazioni nelle prossime settimane, in prossimità delle fonti, imporrà necessariamente restrizioni aggiuntive. Acquedotto Pugliese ha attivato da tempo un piano di attività, grazie al quale fino sono già stati recuperati 58 milioni di mc di risorsa (pari alla capacità di una diga di medie dimensioni), e ha in corso azioni per l'incremento della disponibilità da fonti integrative straordinarie.