Cronaca
Arresto De Benedictis, 12 gli indagati: c'è Dello Russo. I NOMI
Nell'elenco figura anche il 41enne di Terlizzi indagato in un'inchiesta di cui De Benedictis era il Gip
Terlizzi - sabato 24 aprile 2021
16.59
C'è anche il nome del terlizzese Roberto Dello Russo nell'ambito dell'indagine che ha portato in carcere il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giuseppe De Benedictis, e l'avvocato Giancarlo Chiariello, su disposizione del gip di Lecce che ha accolto le richieste della Direzione Distrettuale Antimafia.
Gli indagati in totale sono 12 nei cui confronti i due sostituti procuratori Roberta Licci e Alessandro Prontera che hanno coordinato le indagini avevano chiesto la custodia cautelare in carcere, ma il giudice per le indagini preliminari Giulia Proto ha ritenuto che l'applicazione della misura cautelare fosse necessaria solo per tre di loro (in carcere è finito anche Danilo Pietro Della Malva) che avrebbero potuto avere la possibilità di continuare a commettere reati dello stesso genere.
Oltre a Giuseppe De Benedictis, che proprio nei giorni scorsi ha presentato richiesta di dimissioni dalla magistratura, e Giancarlo Chiariello, infatti, anche Danilo Pietro Della Malva ritenuto il principale corruttore, che era stato arrestato per aver fatto parte di un gruppo criminale dedito al narcotraffico: l'uomo, considerato dagli inquirenti uno degli affiliati al clan capeggiato da Marco Raduano di maggiore rilievo, fu rintracciato e arrestato mentre era alle Isole Canarie, in Spagna.
Gli altri indagati sono Alberto Chiariello, 40 anni, e Marianna Casadibari, 45 anni, avvocati e collaboratori dello studio Chiariello, l'appuntato dei Carabinieri Nicola Soriano, 59 anni, in servizio alla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Bari, Roberto Dello Russo, 41 anni, di Terlizzi detto "Il malandrino", indagato per il reato di narcotraffico nell'ambito di un'inchiesta penale di cui proprio De Benedictis si era occupato come giudice per le indagini preliminari.
E ancora: il pregiudicato Antonio Ippedico, 49 anni, di Foggia esponente della Società Foggiana, indagato e arrestato in un'altra inchiesta, Pio Michele Gianquitto, 42 anni, di Foggia, indagato per trasferimento fraudolento di valori che era stato arrestato a suo tempo su ordine di De Benedictis, l'avvocato Paolo D'Ambrosio, 51 anni, di Foggia, co-difensore insieme a Chiariello di Ippedico, Matteo Della Malva, zio di Danilo Pietro ed infine Valeria Gala compagna di quest'ultimo.
Gianquitto, D'Ambrosio e Ippedico sono ritenuti affiliati al clan Sinesi-Francavilla, clienti dello studio Chiariello che avrebbero beneficiato delle scarcerazioni del gip De Benedictis. Le ipotesi di reato sono associazione a delinquere, corruzione in atti giudiziari, rivelazione di segreti d'ufficio, atto contrario ai doveri di ufficio.
Gli indagati in totale sono 12 nei cui confronti i due sostituti procuratori Roberta Licci e Alessandro Prontera che hanno coordinato le indagini avevano chiesto la custodia cautelare in carcere, ma il giudice per le indagini preliminari Giulia Proto ha ritenuto che l'applicazione della misura cautelare fosse necessaria solo per tre di loro (in carcere è finito anche Danilo Pietro Della Malva) che avrebbero potuto avere la possibilità di continuare a commettere reati dello stesso genere.
Oltre a Giuseppe De Benedictis, che proprio nei giorni scorsi ha presentato richiesta di dimissioni dalla magistratura, e Giancarlo Chiariello, infatti, anche Danilo Pietro Della Malva ritenuto il principale corruttore, che era stato arrestato per aver fatto parte di un gruppo criminale dedito al narcotraffico: l'uomo, considerato dagli inquirenti uno degli affiliati al clan capeggiato da Marco Raduano di maggiore rilievo, fu rintracciato e arrestato mentre era alle Isole Canarie, in Spagna.
Gli altri indagati sono Alberto Chiariello, 40 anni, e Marianna Casadibari, 45 anni, avvocati e collaboratori dello studio Chiariello, l'appuntato dei Carabinieri Nicola Soriano, 59 anni, in servizio alla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Bari, Roberto Dello Russo, 41 anni, di Terlizzi detto "Il malandrino", indagato per il reato di narcotraffico nell'ambito di un'inchiesta penale di cui proprio De Benedictis si era occupato come giudice per le indagini preliminari.
E ancora: il pregiudicato Antonio Ippedico, 49 anni, di Foggia esponente della Società Foggiana, indagato e arrestato in un'altra inchiesta, Pio Michele Gianquitto, 42 anni, di Foggia, indagato per trasferimento fraudolento di valori che era stato arrestato a suo tempo su ordine di De Benedictis, l'avvocato Paolo D'Ambrosio, 51 anni, di Foggia, co-difensore insieme a Chiariello di Ippedico, Matteo Della Malva, zio di Danilo Pietro ed infine Valeria Gala compagna di quest'ultimo.
Gianquitto, D'Ambrosio e Ippedico sono ritenuti affiliati al clan Sinesi-Francavilla, clienti dello studio Chiariello che avrebbero beneficiato delle scarcerazioni del gip De Benedictis. Le ipotesi di reato sono associazione a delinquere, corruzione in atti giudiziari, rivelazione di segreti d'ufficio, atto contrario ai doveri di ufficio.