Cronaca
Assembramenti in pieno centro: così Terlizzi si fa del male da sola
Capodanno in cui gruppi di giovani hanno sostato con mascherina abbassata e non hanno rispettato il distanziamento
Terlizzi - sabato 2 gennaio 2021
12.48
Primo dell'anno con diverse trasgressioni e pochi controlli a Terlizzi.
Nella mattinata di ieri, infatti, abbiamo immortalato gruppi di giovani in pieno centro, in piazza Cavour (situazione diffusa anche in altre zone), che non rispettavano il distanziamento di almeno un metro, ma soprattutto non indossavano correttamente le mascherine, calate sotto il mento.
La premessa d'obbligo in questi casi è che trattandosi del 1° gennaio e di una bella giornata, qualcuno abbia voluto fare due passi, ma la collocazione dell'intera nazione in zona rossa non consente questo se non per necessità, motivi sanitari o lavorativi. E ieri chi si intratteneva in quella zona, nella tarda mattinata, era lì contro ogni regola imposta dal Decreto Legge.
Un comportamento che non è solo "trasgressivo" verso quanto stabilito dallo Stato, ma è anche e soprattutto pericoloso per chi lo mette in essere e per gli altri che sono congiunti con queste persone. Molti, moltissimi giovani non hanno compreso la gravità di quanto sta accadendo ancora oggi, dopo oltre 9 mesi di sofferenze. Ed il virus continua a circolare spesso in ambito familiare (conosciamo tante storie di questo tipo in tutte le città del nostro network), a volte mietendo vittime anche tra le persone non in avanti con l'età.
È ora di prenderne coscienza, nessuno è al riparo dal morbo fin quando non vi sarà una vaccinazione a tappeto. Non sono consentiti più rilassamenti come quelli visti l'estate scorsa. Una terza ondata sarebbe terribile da affrontare.
Nella mattinata di ieri, infatti, abbiamo immortalato gruppi di giovani in pieno centro, in piazza Cavour (situazione diffusa anche in altre zone), che non rispettavano il distanziamento di almeno un metro, ma soprattutto non indossavano correttamente le mascherine, calate sotto il mento.
La premessa d'obbligo in questi casi è che trattandosi del 1° gennaio e di una bella giornata, qualcuno abbia voluto fare due passi, ma la collocazione dell'intera nazione in zona rossa non consente questo se non per necessità, motivi sanitari o lavorativi. E ieri chi si intratteneva in quella zona, nella tarda mattinata, era lì contro ogni regola imposta dal Decreto Legge.
Un comportamento che non è solo "trasgressivo" verso quanto stabilito dallo Stato, ma è anche e soprattutto pericoloso per chi lo mette in essere e per gli altri che sono congiunti con queste persone. Molti, moltissimi giovani non hanno compreso la gravità di quanto sta accadendo ancora oggi, dopo oltre 9 mesi di sofferenze. Ed il virus continua a circolare spesso in ambito familiare (conosciamo tante storie di questo tipo in tutte le città del nostro network), a volte mietendo vittime anche tra le persone non in avanti con l'età.
È ora di prenderne coscienza, nessuno è al riparo dal morbo fin quando non vi sarà una vaccinazione a tappeto. Non sono consentiti più rilassamenti come quelli visti l'estate scorsa. Una terza ondata sarebbe terribile da affrontare.