Cronaca
Aumentano ancora i contagi a Terlizzi: i nuovi dati
Omicron circola sempre più, ma non aumentano i ricoveri
Terlizzi - venerdì 14 gennaio 2022
Omicron circola con forza a Terlizzi, facendone quasi un caso a livello metropolitano, ma non si registra l'aumento di ospedalizzazioni temuto qualche settimana fa.
È questo in sintesi ciò che emerge dall'analisi dei nuovi numeri dell'epidemia da Covid-19 nella città dei fiori. Secondo il nuovo aggiornamento comunale, cristallizzato al 12 gennaio, sono 909 gli attualmente positivi al virus, 70 in più rispetto all'ultimo report dell'8 gennaio. Restano in quarantena fiduciaria, perché contatti stretti di contagiati, 12 persone.
Il picco potrebbe essere toccato la prossima settimana, ma rincuora il dato sui ricoveri (ufficiosamente tra 4 e 6), senza ingressi in terapia intensiva. I decessi da inizio pandemia sono stati una quarantina e non se ne registrano ormai da giugno scorso.
La variante Omicron si conferma dunque molto diffusiva, ma meno invasiva del ceppo originario e della stessa Delta, che tanto dolore aveva causato a Terlizzi la scorsa primavera. L'auspicio degli scienziati e degli esperti in virologia è che il Sars CoV2 stia perdendo di potenza (tantissimi i positivi asintomatici o paucisintomatici che si stanno curando a casa) e che la fase pandemica lasci posto a quella endemica, che permetterebbe una convivenza col virus senza più troppi patemi. La progressione della campagna vaccinale che va avanti ed i tanti guariti potrebbero giocare un ruolo decisivo affinché questo accada.
È questo in sintesi ciò che emerge dall'analisi dei nuovi numeri dell'epidemia da Covid-19 nella città dei fiori. Secondo il nuovo aggiornamento comunale, cristallizzato al 12 gennaio, sono 909 gli attualmente positivi al virus, 70 in più rispetto all'ultimo report dell'8 gennaio. Restano in quarantena fiduciaria, perché contatti stretti di contagiati, 12 persone.
Il picco potrebbe essere toccato la prossima settimana, ma rincuora il dato sui ricoveri (ufficiosamente tra 4 e 6), senza ingressi in terapia intensiva. I decessi da inizio pandemia sono stati una quarantina e non se ne registrano ormai da giugno scorso.
La variante Omicron si conferma dunque molto diffusiva, ma meno invasiva del ceppo originario e della stessa Delta, che tanto dolore aveva causato a Terlizzi la scorsa primavera. L'auspicio degli scienziati e degli esperti in virologia è che il Sars CoV2 stia perdendo di potenza (tantissimi i positivi asintomatici o paucisintomatici che si stanno curando a casa) e che la fase pandemica lasci posto a quella endemica, che permetterebbe una convivenza col virus senza più troppi patemi. La progressione della campagna vaccinale che va avanti ed i tanti guariti potrebbero giocare un ruolo decisivo affinché questo accada.