Cronaca
Auto rubate e smontate, tre uomini sorpresi dalla Polizia
Scoperti a Modugno a cancellare i dati identificativi di una Opel Astra rubata a Terlizzi
Terlizzi - giovedì 16 febbraio 2017
9.46
Una vera e propria officina abusiva con numerosi pezzi provenienti da auto rubate è stata scoperta a Modugno: la Polizia di Stato ha tratto in arresto Fedele Panebianco, 44enne di Bitonto, 44enne, e Pio Monopoli, 22enne di Cerignola, ritenuti responsabili di riciclaggio e ricettazione, in concorso, di pezzi di autovetture.
Per gli stessi reati è stato inoltre denunciato in stato di libertà un cittadino ucraino di 37 anni. L'operazione, che si inquadra all'interno dei servizi ad "Alto Impatto" predisposti dal questore di Bari, Carmine Esposito, è mirata a contrastare il fenomeno dei furti di auto, riciclaggio e ricettazione di componenti di autovetture.
I poliziotti del Commissariato di P.S. di Bitonto, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine Puglia Settentrionale, dopo specifici servizi di pianificazione, pedinamento ed appostamento, hanno individuato un'area ove venivano smontati e custoditi pezzi di autovetture rubate in comuni dell'hinterland barese quali Triggiano, Bitetto, Terlizzi, Bitonto, Modugno, Valenzano e Cassano delle Murge.
All'interno di un capannone industriale ubicato a Modugno, lungo la strada statale 96, attualmente affidato alla curatela fallimentare, gli agenti hanno sorpreso i due arrestati intenti a smontare e cancellare i dati identificativi di una Opel Astra, di recente immatricolazione, rubata la sera precedente a Terlizzi. All'atto dell'irruzione gli arrestati sono stati sorpresi a smontare gli sportelli, la selleria interna ed il cruscotto da un'auto.
Il capannone era stato allestito in modo tale da presentarsi come una vera e propria autodemolizione con sistemazione di pezzi di autovetture suddivisi per marca, modello, serie e tipo. Sequestrati 11 propulsori di auto di differenti modelli, 8 targhe, anteriori e posteriori, di auto risultate rubate nei due giorni precedenti, ruote, paraurti, portiere, autoradio, centraline di avviamento, telefoni cellulari, chiavi di accensione, una cassetta contenente attrezzatura utilizzata per smontare i veicoli ed arnesi atti allo scasso.
Nei pressi di una gru installata all'interno del fabbricato è stata rinvenuta la carcassa di una Kia Sportage, di colore bianco, provento di furto denunciato nella stessa giornata; rinvenuti tutti i pezzi del veicolo, già smontati, le targhe ed i documenti di circolazione.
All'interno di un fossato cementato di forma quadrata, posizionato al centro del capannone, sono state rinvenute due carcasse "pressate" di autovetture di colore bianco, una Golf serie 7 rubata a Cassano delle Murge il 12 febbraio ed una Ford B-MAX trafugata a Bitetto il 13 febbraio.
Durante il controllo è stato inoltre individuato il cittadino ucraino che, a bordo di un autocarro cassonato e telonato, si stava recando presso il capannone in questione; l'uomo, avvedutosi della presenza dei poliziotti, ha messo in atto una repentina manovra di inversione di marcia nel vano tentativo di sottrarsi al controllo ma, bloccato dagli agenti, è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di una ricetrasmittente e due telefoni cellulari.
Successivi accertamenti hanno permesso di appurare il rapporto di complicità esistente tra il 37enne ed i due arrestati, motivo per cui l'uomo è stato deferito all'Autorità Giudiziaria. Al termine delle formalità di rito i due arrestati sono stati associati presso la casa circondariale di Bari, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Per gli stessi reati è stato inoltre denunciato in stato di libertà un cittadino ucraino di 37 anni. L'operazione, che si inquadra all'interno dei servizi ad "Alto Impatto" predisposti dal questore di Bari, Carmine Esposito, è mirata a contrastare il fenomeno dei furti di auto, riciclaggio e ricettazione di componenti di autovetture.
I poliziotti del Commissariato di P.S. di Bitonto, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine Puglia Settentrionale, dopo specifici servizi di pianificazione, pedinamento ed appostamento, hanno individuato un'area ove venivano smontati e custoditi pezzi di autovetture rubate in comuni dell'hinterland barese quali Triggiano, Bitetto, Terlizzi, Bitonto, Modugno, Valenzano e Cassano delle Murge.
All'interno di un capannone industriale ubicato a Modugno, lungo la strada statale 96, attualmente affidato alla curatela fallimentare, gli agenti hanno sorpreso i due arrestati intenti a smontare e cancellare i dati identificativi di una Opel Astra, di recente immatricolazione, rubata la sera precedente a Terlizzi. All'atto dell'irruzione gli arrestati sono stati sorpresi a smontare gli sportelli, la selleria interna ed il cruscotto da un'auto.
Il capannone era stato allestito in modo tale da presentarsi come una vera e propria autodemolizione con sistemazione di pezzi di autovetture suddivisi per marca, modello, serie e tipo. Sequestrati 11 propulsori di auto di differenti modelli, 8 targhe, anteriori e posteriori, di auto risultate rubate nei due giorni precedenti, ruote, paraurti, portiere, autoradio, centraline di avviamento, telefoni cellulari, chiavi di accensione, una cassetta contenente attrezzatura utilizzata per smontare i veicoli ed arnesi atti allo scasso.
Nei pressi di una gru installata all'interno del fabbricato è stata rinvenuta la carcassa di una Kia Sportage, di colore bianco, provento di furto denunciato nella stessa giornata; rinvenuti tutti i pezzi del veicolo, già smontati, le targhe ed i documenti di circolazione.
All'interno di un fossato cementato di forma quadrata, posizionato al centro del capannone, sono state rinvenute due carcasse "pressate" di autovetture di colore bianco, una Golf serie 7 rubata a Cassano delle Murge il 12 febbraio ed una Ford B-MAX trafugata a Bitetto il 13 febbraio.
Durante il controllo è stato inoltre individuato il cittadino ucraino che, a bordo di un autocarro cassonato e telonato, si stava recando presso il capannone in questione; l'uomo, avvedutosi della presenza dei poliziotti, ha messo in atto una repentina manovra di inversione di marcia nel vano tentativo di sottrarsi al controllo ma, bloccato dagli agenti, è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di una ricetrasmittente e due telefoni cellulari.
Successivi accertamenti hanno permesso di appurare il rapporto di complicità esistente tra il 37enne ed i due arrestati, motivo per cui l'uomo è stato deferito all'Autorità Giudiziaria. Al termine delle formalità di rito i due arrestati sono stati associati presso la casa circondariale di Bari, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.