Politica
Scontro nel Pd. De Chirico: "Autosospensione? Nessuno mi ha interpellato"
Barile: "Gli abbiamo chiesto di prendere una posizione e non si è fatto più sentire"
Terlizzi - martedì 22 dicembre 2015
Non c'è la firma del capogruppo Pd, Michelangelo De Chirico. Sul documento che il segretario Franco Barile ha inviato agli organi provinciali del partito per chiedere di rigettare il neo tesseramento di Michele Grassi. Poteva sembrare una scelta politica, quella di De Chirico e invece semplicemente non ne sapeva nulla
"Purtroppo non sono stato interpellato né dal segretario Barile né dagli altri firmatari e con rammarico apprendo in questo preciso momento (ore 21,33 di domenica), direttamente da TerlizziViva, della decisione domenicale presa dagli amici firmatari senza una preventiva riunione di segreteria, di gruppo consiliare o di coordinamento del partito". "Mi sarei aspettato — aggiunge il capogruppo in consiglio comunale del Pd — che il segretario Barile avesse convocato con urgenza l'Ufficio Adesioni appositamente nominato dal coordinamento cittadino il 23 novembre scorso per ogni decisione da intraprendere secondo il principio di collegialità".
Un semplice equivoco organizzativo o segno di divisioni che covano all'interno del partito? "Il consigliere de Chirico era stato avvisato in via informale della decisione mia e di Aldo" assicura il segretario Barile "gli abbiamo chiesto di prendere una posizione e non si è fatto più sentire. Vorrei ricordare che oltre a noi ci sono altri componenti del direttivo critici rispetto alla virata del partito e a breve ci saranno documenti ufficiali perché quanto accaduto domenica è considerato un vero colpo di mano".
Al netto della polemica interna al Pd, abbiamo chiesto a De Chirico qual è la sua posizione rispetto al tesseramento da parte del presidente del consiglio Michele Grassi: "Sono e sarò sempre per il rispetto delle regole: se un simpatizzante non ha i requisiti previsti dallo statuto per tesserarsi al Pd, la tessera andrebbe rigettata. Come anche mi sarei aspettato, da parte del consigliere Michele Grassi, le dimissioni da presidente del consiglio e un eventuale passaggio nel gruppo misto prima di avventurarsi nella richiesta di tesseramento al Pd. I cittadini pretendono e meritano chiarezza altrimenti la sfiducia nella politica continuerà a prevalere a discapito di tutti".
"Purtroppo non sono stato interpellato né dal segretario Barile né dagli altri firmatari e con rammarico apprendo in questo preciso momento (ore 21,33 di domenica), direttamente da TerlizziViva, della decisione domenicale presa dagli amici firmatari senza una preventiva riunione di segreteria, di gruppo consiliare o di coordinamento del partito". "Mi sarei aspettato — aggiunge il capogruppo in consiglio comunale del Pd — che il segretario Barile avesse convocato con urgenza l'Ufficio Adesioni appositamente nominato dal coordinamento cittadino il 23 novembre scorso per ogni decisione da intraprendere secondo il principio di collegialità".
Un semplice equivoco organizzativo o segno di divisioni che covano all'interno del partito? "Il consigliere de Chirico era stato avvisato in via informale della decisione mia e di Aldo" assicura il segretario Barile "gli abbiamo chiesto di prendere una posizione e non si è fatto più sentire. Vorrei ricordare che oltre a noi ci sono altri componenti del direttivo critici rispetto alla virata del partito e a breve ci saranno documenti ufficiali perché quanto accaduto domenica è considerato un vero colpo di mano".
Al netto della polemica interna al Pd, abbiamo chiesto a De Chirico qual è la sua posizione rispetto al tesseramento da parte del presidente del consiglio Michele Grassi: "Sono e sarò sempre per il rispetto delle regole: se un simpatizzante non ha i requisiti previsti dallo statuto per tesserarsi al Pd, la tessera andrebbe rigettata. Come anche mi sarei aspettato, da parte del consigliere Michele Grassi, le dimissioni da presidente del consiglio e un eventuale passaggio nel gruppo misto prima di avventurarsi nella richiesta di tesseramento al Pd. I cittadini pretendono e meritano chiarezza altrimenti la sfiducia nella politica continuerà a prevalere a discapito di tutti".