Cronaca
Autovelox sulla provinciale 231: il Giudice di Pace dà ragione ai ricorrenti contro il Comune di Terlizzi
Otto sentenze condannano l'Ente per la non visibilità dell'apparecchio
Terlizzi - martedì 13 luglio 2021
20.07
Sono ben otto le sentenze del 9 luglio scorso con cui il Giudice di Pace di Trani, competente per territorio, ha accolto il ricorso di automobilisti, vistisi recapitare pesanti sanzioni per eccesso di velocità in un tratto della strada provinciale 231. L'atto è stato dunque invalidato.
Il Comune di Terlizzi è stato anche condannato a risarcire i ricorrenti, senza possibilità di compensazione delle spese legali. La decisione, peraltro nell'aria, è giunta dopo le polemiche sollevatesi nelle scorse settimane circa la legittimità dei controlli, idea alla quale si era opposto l'Ente comunale.
Le sentenze, è il commento di alcuni legali difensori dei ricorrenti, si soffermano sulla non visibilità dell'apparecchiatura che rileva la velocità (il giudice scrive di un dispositivo «inavvistabile con congruo anticipo» in quanto posto «al di fuori della carreggiata») e di fatto seguono quanto già stabilito nella giurisprudenza prevalente.
"La pronuncia del giudice di pace conferma l'orientamento della giurisprudenza, ormai consolidato, sulla base del quale abbiamo proposto il nostro ricorso" riferisce l'avvocato Salvatore Lotito, tra i primi a impugnare le sanzioni.
Chi invece ha già pagato le sanzioni senza adire le vie legali, non sarà risarcito.
Il Comune di Terlizzi è stato anche condannato a risarcire i ricorrenti, senza possibilità di compensazione delle spese legali. La decisione, peraltro nell'aria, è giunta dopo le polemiche sollevatesi nelle scorse settimane circa la legittimità dei controlli, idea alla quale si era opposto l'Ente comunale.
Le sentenze, è il commento di alcuni legali difensori dei ricorrenti, si soffermano sulla non visibilità dell'apparecchiatura che rileva la velocità (il giudice scrive di un dispositivo «inavvistabile con congruo anticipo» in quanto posto «al di fuori della carreggiata») e di fatto seguono quanto già stabilito nella giurisprudenza prevalente.
"La pronuncia del giudice di pace conferma l'orientamento della giurisprudenza, ormai consolidato, sulla base del quale abbiamo proposto il nostro ricorso" riferisce l'avvocato Salvatore Lotito, tra i primi a impugnare le sanzioni.
Chi invece ha già pagato le sanzioni senza adire le vie legali, non sarà risarcito.