Politica
A inizio 2019 il bando per il sottopasso di viale De Lilium
Lo rivela l'assessore regionale Giannini durante un incontro a Terlizzi
Terlizzi - venerdì 23 novembre 2018
9.27
La Regione Puglia è in evidente ritardo nelle procedure di gara per realizzare il nuovo sottopasso di viale dei Lilium ma la gara d'appalto sarà bandita agli inizi del nuovo anno e i lavori dovrebbero esaurirsi nell'arco di circa dodici mesi. Questa è la rassicurazione che arriva da Giovanni Giannini, assessore regionale ai Trasporti ieri sera ospite nella sede del Partito Democratico. Anche sul sistema ferroviario che fa acqua da tutte le parti con ritardi e disagi all'ordine del giorno, l'esponente del Pd assicura che i disagi attuali connessi ai ritardi dei treni saranno un lontano ricordo.
L'obiettivo è quello di restituire ai cittadini un servizio efficiente che possa migliorare la qualità della vita. Ad oggi è funzionante lo SCMT, ovvero il sistema controllo marcia treno, sulla tratta Bari-Ruvo, ma si sta lavorando per estenderlo entro il 2022 sulla Ruvo-Barletta, in modo da ripristinare totalmente i collegamenti del nord-barese in tutte le fermate. Tuttavia, c'è buona speranza che esso sia attivato fino a Corato entro un paio di anni.
RIMOZIONE DEI PASSAGGI A LIVELLO PER DARE SICUREZZA AI CITTADINI
I passaggi a livello rappresentano un'altra nota dolente la cui discussione sui tavoli tecnici è ancora all'inizio. Certo è che sono stati stanziati fondi milionari in tutta la regione per sopprimerli, in modo da tutelare maggiormente la sicurezza delle persone e velocizzare le linee su ferro. Da rilevare il fatto che a Terlizzi, tuttavia, gli stessi consiglieri comunali del Partito Democratico hanno votato contro lo studio di fattibilità presentato da Ferrotramviaria riguardante proprio la soppressione dei passaggi a livello, nonostante anche in quell'occasione fu ribadito che si trattava di un progetto per la sicurezza dei cittadini.
IL TRASPORTO SU GOMMA SI INTEGRERA' CON QUELLO FERROVIARIO
Anche le corse dei pullman saranno ridefinite nei percorsi urbani ed extraurbani, la cui competenza è rimessa alle province. Il trasporto su gomma verrà ridotto per meglio integrarsi con un incentivato sistema ferroviario in base a quanto dettato dalle direttive europee, al fine di creare il cosiddetto «spazio unico ferroviario».
Efficientamento e razionalizzazione sono le parole chiave per la riorganizzazione dei trasporti sul territorio. Ad esempio, si eviteranno sovrapposizioni tra corse su gomma e su ferro; si sopprimeranno le linee inutili; si doteranno gli autobus di pedane per agevolare i saliscendi dei disabili o delle carrozzine delle mamme.
«Non vogliamo tagliare i servizi ma ci preme potenziarli», precisa l'assessore regionale che chiede, però, ai cittadini di essere pazienti. Per costruire un treno e omologarlo vanno via circa due anni, per un pullman quasi sei mesi.
Un progetto ambizioso quello della Regione che mira a garantire uno standard ottimale per i prossimi vent'anni attraverso l'introduzione di circa ottanta treni e 420 pullman nuovi su tutta la Puglia. Per non parlare dell'età media dei mezzi: per esempio, la vita di un bus calerà da quindici a undici anni.
Ma non è finita qui. Il futuro volge lo sguardo alla «interoperabilità», ovvero alla creazione di un effetto di metropolitana di superficie, secondo cui un treno potrà viaggiare su diverse linee ferroviarie.
«Vogliamo tagliare le cose inutili e implementare quelle utili», conclude Giannini, «i cittadini hanno la facoltà di segnalare le cose che non vanno ma, non da meno, devono capire che non siamo affatto fermi».
L'obiettivo è quello di restituire ai cittadini un servizio efficiente che possa migliorare la qualità della vita. Ad oggi è funzionante lo SCMT, ovvero il sistema controllo marcia treno, sulla tratta Bari-Ruvo, ma si sta lavorando per estenderlo entro il 2022 sulla Ruvo-Barletta, in modo da ripristinare totalmente i collegamenti del nord-barese in tutte le fermate. Tuttavia, c'è buona speranza che esso sia attivato fino a Corato entro un paio di anni.
RIMOZIONE DEI PASSAGGI A LIVELLO PER DARE SICUREZZA AI CITTADINI
I passaggi a livello rappresentano un'altra nota dolente la cui discussione sui tavoli tecnici è ancora all'inizio. Certo è che sono stati stanziati fondi milionari in tutta la regione per sopprimerli, in modo da tutelare maggiormente la sicurezza delle persone e velocizzare le linee su ferro. Da rilevare il fatto che a Terlizzi, tuttavia, gli stessi consiglieri comunali del Partito Democratico hanno votato contro lo studio di fattibilità presentato da Ferrotramviaria riguardante proprio la soppressione dei passaggi a livello, nonostante anche in quell'occasione fu ribadito che si trattava di un progetto per la sicurezza dei cittadini.
IL TRASPORTO SU GOMMA SI INTEGRERA' CON QUELLO FERROVIARIO
Anche le corse dei pullman saranno ridefinite nei percorsi urbani ed extraurbani, la cui competenza è rimessa alle province. Il trasporto su gomma verrà ridotto per meglio integrarsi con un incentivato sistema ferroviario in base a quanto dettato dalle direttive europee, al fine di creare il cosiddetto «spazio unico ferroviario».
Efficientamento e razionalizzazione sono le parole chiave per la riorganizzazione dei trasporti sul territorio. Ad esempio, si eviteranno sovrapposizioni tra corse su gomma e su ferro; si sopprimeranno le linee inutili; si doteranno gli autobus di pedane per agevolare i saliscendi dei disabili o delle carrozzine delle mamme.
«Non vogliamo tagliare i servizi ma ci preme potenziarli», precisa l'assessore regionale che chiede, però, ai cittadini di essere pazienti. Per costruire un treno e omologarlo vanno via circa due anni, per un pullman quasi sei mesi.
Un progetto ambizioso quello della Regione che mira a garantire uno standard ottimale per i prossimi vent'anni attraverso l'introduzione di circa ottanta treni e 420 pullman nuovi su tutta la Puglia. Per non parlare dell'età media dei mezzi: per esempio, la vita di un bus calerà da quindici a undici anni.
Ma non è finita qui. Il futuro volge lo sguardo alla «interoperabilità», ovvero alla creazione di un effetto di metropolitana di superficie, secondo cui un treno potrà viaggiare su diverse linee ferroviarie.
«Vogliamo tagliare le cose inutili e implementare quelle utili», conclude Giannini, «i cittadini hanno la facoltà di segnalare le cose che non vanno ma, non da meno, devono capire che non siamo affatto fermi».