Politica
Barione (FdI): «A Terlizzi addio al medico di prossimità»
Dura nota dell'esponente delle opposizioni dopo l'annuncio della riconversione del "Sarcone"
Terlizzi - venerdì 16 febbraio 2024
«Hanno smantellato il nostro ospedale, ora chiudono pure gli studi dei medici di famiglia».
È arrabbiato il consigliere comunale Francesco Barione, esponente di Fratelli d'Italia, dopo la notizia lanciata anche dalla nostra testata della riconversione dell'ex Ospedale "Michele Sarcone" di Terlizzi, con la concentrazione di servizi essenziali.
Ma Barione non ci sta ed attacca l'esecutivo: «Le case di comunità di cui il Sindaco De Chirico tanto parla in questi giorni è l'ennesima beffa ai danni dei terlizzesi. Bisogna fare chiarezza e dirlo con forza al di là delle proprie appartenenze politiche: l'idea di portare i medici di base all'interno del "Sarcone" è l'ennesimo fumo negli occhi che precede la campagna elettorale. L'ennesima grande beffa.
Far chiudere gli studi dei medici di famiglia - continua Barione - per trasferirli in quello che una volta era uno degli ospedali di eccellenza del Nord Barese è solo una trovata per riempire una scatola vuota. Per una semplice visita i cittadini dovranno recarsi in ospedale in via Pasquale Fiore, perderanno la familiarità con i loro medici di sempre e troveranno ogni giorno due medici di turno differenti. Alla faccia della sanità di prossimità».
Per il consigliere di opposizioni si tratterebbe dunque di propaganda, di mistificazione della realtà a soli scopi elettorali, in vista delle Europee di giugno: «Ogni volta che si avvicina qualche elezione s'inventano la solita "fuffa" per camuffare quello che resta il più grande fallimento del centrosinistra: la sanità. Anni fa la chiamarono "Carta di Ruvo" (un ospedale di primo livello sul territorio) la madre di tutte le promesse mai mantenute; ora la chiamano "casa di comunità". Trasferire i medici di famiglia dai loro studi privati a un ufficio presente all'interno dell'ex ospedale di Terlizzi non risolve certo i problemi di emergenza-urgenza della sanità. Non ci riporta indietro il pronto soccorso. Non ci restituisce nemmeno uno dei tanti reparti specialistici smantellati negli ultimi anni. Non riduce le liste di attesa. Non aggiunge cure specialistiche a beneficio dei pazienti cronici e anzi sottrae ulteriori risorse ai normali servizi erogati dal "Michele Sarcone".
Insomma - chiosa Barione - è l'ennesima operazione di facciata. L'ennesima "fuffa" firmata Emiliano con la complicità di De Chirico-Minutillo».
È arrabbiato il consigliere comunale Francesco Barione, esponente di Fratelli d'Italia, dopo la notizia lanciata anche dalla nostra testata della riconversione dell'ex Ospedale "Michele Sarcone" di Terlizzi, con la concentrazione di servizi essenziali.
Ma Barione non ci sta ed attacca l'esecutivo: «Le case di comunità di cui il Sindaco De Chirico tanto parla in questi giorni è l'ennesima beffa ai danni dei terlizzesi. Bisogna fare chiarezza e dirlo con forza al di là delle proprie appartenenze politiche: l'idea di portare i medici di base all'interno del "Sarcone" è l'ennesimo fumo negli occhi che precede la campagna elettorale. L'ennesima grande beffa.
Far chiudere gli studi dei medici di famiglia - continua Barione - per trasferirli in quello che una volta era uno degli ospedali di eccellenza del Nord Barese è solo una trovata per riempire una scatola vuota. Per una semplice visita i cittadini dovranno recarsi in ospedale in via Pasquale Fiore, perderanno la familiarità con i loro medici di sempre e troveranno ogni giorno due medici di turno differenti. Alla faccia della sanità di prossimità».
Per il consigliere di opposizioni si tratterebbe dunque di propaganda, di mistificazione della realtà a soli scopi elettorali, in vista delle Europee di giugno: «Ogni volta che si avvicina qualche elezione s'inventano la solita "fuffa" per camuffare quello che resta il più grande fallimento del centrosinistra: la sanità. Anni fa la chiamarono "Carta di Ruvo" (un ospedale di primo livello sul territorio) la madre di tutte le promesse mai mantenute; ora la chiamano "casa di comunità". Trasferire i medici di famiglia dai loro studi privati a un ufficio presente all'interno dell'ex ospedale di Terlizzi non risolve certo i problemi di emergenza-urgenza della sanità. Non ci riporta indietro il pronto soccorso. Non ci restituisce nemmeno uno dei tanti reparti specialistici smantellati negli ultimi anni. Non riduce le liste di attesa. Non aggiunge cure specialistiche a beneficio dei pazienti cronici e anzi sottrae ulteriori risorse ai normali servizi erogati dal "Michele Sarcone".
Insomma - chiosa Barione - è l'ennesima operazione di facciata. L'ennesima "fuffa" firmata Emiliano con la complicità di De Chirico-Minutillo».