Chiesa locale
Benedetta a Terlizzi la porta restaurata della rettoria di S. Maria della Stella
Un luogo di culto mariano di grande significato per la comunità
Terlizzi - giovedì 19 settembre 2024
Si è tenuta nel corso della serata di ieri, mercoledì 18 settembre, a partire dalle ore 18:00, la benedizione della porta restaurata di recente della rettoria della Santa Maria della Stella, in viale Roma. Alla serata hanno partecipato il presidente del Comitato Festa Maggiore 2024 Michelangelo Matacchione e la ditta esecutrice del restauro, Cataldo falegnameria ed ebanisteria, che hanno devoluto alla città il portale. Presenti anche il parroco della Cattedrale di San Michele Arcangelo don Roberto De Bartolo, l'economo del Comitato Festa Maggiore 2024 Damiano Ventola, l'assessora alle Politiche di Comunità Daniela Zappatore, ed il primo cittadino Michelangelo De Chirico.
Il momento di preghiera che ha accompagnato la cerimonia è stato condotto dal parroco don Nino Prisciandaro, che ha in seguito celebrato la Santa Messa all'interno del Santuario, con la concelebrazione di Don Roberto De Bartolo.
«Attraversare quella porta vuol dire attraversare il mistero di Cristo. Prendere coscienza che il nostro vivere ed operare ha sempre una connessione con il cielo. Cielo e terra sono connessi; oltre la vita che viviamo c'è quella eterna, che va alimentata tramite l'amore di Dio, - sono state le parole durante l'omelia di don Nino- , questa porta ha un valore importante per la comunità terlizzese, anche per via delle diverse manifestazioni religiose che partono o giungono innanzi al portone che fiancheggia il Calvario. Il colore verde è legato alla natura e al rinnovamento della vegetazione e simboleggia la speranza nella resurrezione, ovvero il fondamento della fede cristiana - in ultimo la dedica del parroco ai fedeli presenti con una frase del sempre amato don Tonino Bello,- "l'unica porta che ci introduce oggi nella casa della credibilità è la porta del servizio", è stata la sua chiusura.
Un restauro dunque pieno di significati simbolici per i terlizzesi, in un luogo di culto mariano ricco di storia e sempre attuale nei momenti più intensi di preghiera della comunità.
Il momento di preghiera che ha accompagnato la cerimonia è stato condotto dal parroco don Nino Prisciandaro, che ha in seguito celebrato la Santa Messa all'interno del Santuario, con la concelebrazione di Don Roberto De Bartolo.
«Attraversare quella porta vuol dire attraversare il mistero di Cristo. Prendere coscienza che il nostro vivere ed operare ha sempre una connessione con il cielo. Cielo e terra sono connessi; oltre la vita che viviamo c'è quella eterna, che va alimentata tramite l'amore di Dio, - sono state le parole durante l'omelia di don Nino- , questa porta ha un valore importante per la comunità terlizzese, anche per via delle diverse manifestazioni religiose che partono o giungono innanzi al portone che fiancheggia il Calvario. Il colore verde è legato alla natura e al rinnovamento della vegetazione e simboleggia la speranza nella resurrezione, ovvero il fondamento della fede cristiana - in ultimo la dedica del parroco ai fedeli presenti con una frase del sempre amato don Tonino Bello,- "l'unica porta che ci introduce oggi nella casa della credibilità è la porta del servizio", è stata la sua chiusura.
Un restauro dunque pieno di significati simbolici per i terlizzesi, in un luogo di culto mariano ricco di storia e sempre attuale nei momenti più intensi di preghiera della comunità.