
Attualità
Erasmus Plus, esperienza indimenticabile per il polo liceale
Ben ventisette studenti stranieri sono stati ospitati presso le famiglie degli studenti italiani
Terlizzi - martedì 2 ottobre 2012
15.54
Bilancio assolutamente positivo per l'interscambio culturale promosso dal polo liceale Fiore - Sylos di Terlizzi che nei giorni scorsi, per circa una settimana, ha ospitato ben ventisette studenti stranieri, di nazionalità francese, tedesca, polacca e turca, grazie al prestigioso progetto Erasmus Plus, il programma di mobilità dell'Unione Europea finalizzato all'istruzione e alla formazione dei giovani europei per il periodo 2014/2020.
Ad aderire all'iniziativa altrettanti ventisette studenti del polo liceale. I docenti interessati, invece, sono stati otto, oltre alle tre docenti referenti del progetto, ovvero Deborah Altomare, Luisa Gesmundo e Annalisa Marinelli. È proprio quest'ultima che, in qualità di vicepreside della scuola e referente della internazionalizzazione, racconta alla redazione di Terlizziviva l'entusiasmo del backstage per la buona riuscita del progetto, «Grazie all'intesa intercorsa tra scuola, famiglie e amministrazione comunale è stato possibile vivere questa importante esperienza superando qualunque aspettativa».
Non sono mancati, purtroppo, momenti di tensione nel vivere da vicino le difficoltà dei compagni turchi a raggiungere l'Italia. L'ambasciata turca, infatti, aveva vietato a molti ragazzi la possibilità di oltrepassare i confini. Da sei, solo uno, il più fortunato, accompagnato dal preside della scuola e da una docente, è riuscito ad ottenere un passaporto e a partire. «Al suo arrivo, a Terlizzi, è stato accolto con grandissima gioia e letteralmente coinvolto in tutte le attività ormai già avviate», illustra Annalisa Marinelli. Il gruppo turco, però, dopo cinque giorni di ritardo è potuto finalmente giungere a Terlizzi.
I ragazzi stranieri sono stati ospitati tutti da famiglie di studenti del polo liceale mentre i docenti stranieri hanno trovato ospitalità sia presso colleghi italiani sia presso altri studenti resisi disponibili. Un ruolo centrale è stato svolto dai genitori degli alunni italiani che ogni giorno, a partire dalle otto del mattino, rifornivano la scuola con gustose vivande da assaporare durante il momento dell'intervallo. «Tutti hanno mostrato una grandissima generosità e un desiderio autentico di darsi pienamente, di accogliere al meglio i ragazzi stranieri e i loro docenti, di entrare in relazione con loro nel modo migliore, senza alcuna riserva».
Il progetto Erasmus Plus ha approfondito la tematica dei flussi migratori, creando una sinergia condivisa tra i ragazzi stranieri e italiani. Il lavoro si è articolato in diverse tappe, con la visione di video realizzati da ciascuna delegazione straniera nei mesi precedenti la mobilità in Italia, nonché con l'incontro dei ragazzi Erasmus con un giovane migrante attualmente residente a Bari.
«Una tappa importantissima di tutto il percorso svolto è stata certamente la conferenza europea del 19 settembre sui flussi migratori e la loro sostenibilità, tenuta dall'ambasciatore del Vaticano, Mons. Nicola Girasoli», spiega la vicepreside Annalisa Marinelli, «I ragazzi hanno successivamente realizzato articoli interessantissimi sul tema affrontato dal Nunzio Apostolico, che saranno pubblicati sui giornali locali dei singoli paesi».
Tutti gli studenti coinvolti hanno vissuto un'esperienza ricchissima di stimoli ed emozioni. Gli stranieri hanno vissuto a pieno la vita scolastica, consumando i pasti nella sala mensa, utilizzando i laboratori, la palestra, l'auditorium e tutti gli spazi disponibili per svolgere le diverse attività. «Sono stati loro i veri protagonisti di tutte le giornate di lavoro e di quelle dedicate alla conoscenza del territorio», conclude Annalisa, «La loro felicità è la nostra felicità. Abbiamo a cuore i loro sogni che sono rivolti all'apertura al mondo, alla conoscenza dell'altro, all'incontro con altre culture, altre lingue, altre storie, altre vite».
Ad aderire all'iniziativa altrettanti ventisette studenti del polo liceale. I docenti interessati, invece, sono stati otto, oltre alle tre docenti referenti del progetto, ovvero Deborah Altomare, Luisa Gesmundo e Annalisa Marinelli. È proprio quest'ultima che, in qualità di vicepreside della scuola e referente della internazionalizzazione, racconta alla redazione di Terlizziviva l'entusiasmo del backstage per la buona riuscita del progetto, «Grazie all'intesa intercorsa tra scuola, famiglie e amministrazione comunale è stato possibile vivere questa importante esperienza superando qualunque aspettativa».
Non sono mancati, purtroppo, momenti di tensione nel vivere da vicino le difficoltà dei compagni turchi a raggiungere l'Italia. L'ambasciata turca, infatti, aveva vietato a molti ragazzi la possibilità di oltrepassare i confini. Da sei, solo uno, il più fortunato, accompagnato dal preside della scuola e da una docente, è riuscito ad ottenere un passaporto e a partire. «Al suo arrivo, a Terlizzi, è stato accolto con grandissima gioia e letteralmente coinvolto in tutte le attività ormai già avviate», illustra Annalisa Marinelli. Il gruppo turco, però, dopo cinque giorni di ritardo è potuto finalmente giungere a Terlizzi.
I ragazzi stranieri sono stati ospitati tutti da famiglie di studenti del polo liceale mentre i docenti stranieri hanno trovato ospitalità sia presso colleghi italiani sia presso altri studenti resisi disponibili. Un ruolo centrale è stato svolto dai genitori degli alunni italiani che ogni giorno, a partire dalle otto del mattino, rifornivano la scuola con gustose vivande da assaporare durante il momento dell'intervallo. «Tutti hanno mostrato una grandissima generosità e un desiderio autentico di darsi pienamente, di accogliere al meglio i ragazzi stranieri e i loro docenti, di entrare in relazione con loro nel modo migliore, senza alcuna riserva».
Il progetto Erasmus Plus ha approfondito la tematica dei flussi migratori, creando una sinergia condivisa tra i ragazzi stranieri e italiani. Il lavoro si è articolato in diverse tappe, con la visione di video realizzati da ciascuna delegazione straniera nei mesi precedenti la mobilità in Italia, nonché con l'incontro dei ragazzi Erasmus con un giovane migrante attualmente residente a Bari.
«Una tappa importantissima di tutto il percorso svolto è stata certamente la conferenza europea del 19 settembre sui flussi migratori e la loro sostenibilità, tenuta dall'ambasciatore del Vaticano, Mons. Nicola Girasoli», spiega la vicepreside Annalisa Marinelli, «I ragazzi hanno successivamente realizzato articoli interessantissimi sul tema affrontato dal Nunzio Apostolico, che saranno pubblicati sui giornali locali dei singoli paesi».
Tutti gli studenti coinvolti hanno vissuto un'esperienza ricchissima di stimoli ed emozioni. Gli stranieri hanno vissuto a pieno la vita scolastica, consumando i pasti nella sala mensa, utilizzando i laboratori, la palestra, l'auditorium e tutti gli spazi disponibili per svolgere le diverse attività. «Sono stati loro i veri protagonisti di tutte le giornate di lavoro e di quelle dedicate alla conoscenza del territorio», conclude Annalisa, «La loro felicità è la nostra felicità. Abbiamo a cuore i loro sogni che sono rivolti all'apertura al mondo, alla conoscenza dell'altro, all'incontro con altre culture, altre lingue, altre storie, altre vite».