Cronaca
Blitz della Polizia Locale, sequestrati casolari e camper a luci rosse
Gli agenti, con il personale dell'Asl di Bari, hanno setacciato la complanare della strada provinciale 231
Terlizzi - lunedì 24 ottobre 2022
13.40
Sequestrate le case a luci rosse di Terlizzi: i sigilli sono stati apposti a sei casupole in muratura lungo la complanare della strada provinciale 231, nei pressi della località rurale Portoni, di proprietà di italiani, ma affittate fittiziamente a donne sudamericane, che le usavano per prostituirsi. Sequestrato anche un camper.
Le certosine indagini della Polizia Locale, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, sono scattate mesi fa e si sono concretizzate attraverso numerosi servizi di osservazione, in una zona, quella a nord di Bari, diventata la capitale del sesso a pagamento: sono numerosissimi, infatti, i clienti che quotidianamente fanno la fila davanti ai casolari a luci rosse della 231. Ascoltate anche cinque prostitute - l'età media 25 anni - tutte sudamericane: sono state tutte identificate. Contestualmente ai sequestri di beni mobili e immobili (un camper e sei casupole in muratura), gli agenti coordinati dal colonnello Antonio Modugno, supportati nell'occasione da personale dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari, hanno perquisito i sei casolari, trovati in precarie condizioni igienico-sanitarie, senza acqua né energia. All'interno, fra masserizie e vari giacigli di fortuna, è stato trovato tutto il necessario per l'esercizio della prostituzione: preservativi, salviette, fazzoletti.
Elementi comuni ai sei immobili, secondo gli investigatori, l'assoluta carenza igienica degli ambienti. Ulteriori accertamenti della Polizia Locale sono in corso per identificare i proprietari dei casolari e ricostruire l'organizzazione che gestisce l'arrivo in Italia delle numerose ragazze, quasi sicuramente vittime di una tratta.
Le certosine indagini della Polizia Locale, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, sono scattate mesi fa e si sono concretizzate attraverso numerosi servizi di osservazione, in una zona, quella a nord di Bari, diventata la capitale del sesso a pagamento: sono numerosissimi, infatti, i clienti che quotidianamente fanno la fila davanti ai casolari a luci rosse della 231. Ascoltate anche cinque prostitute - l'età media 25 anni - tutte sudamericane: sono state tutte identificate. Contestualmente ai sequestri di beni mobili e immobili (un camper e sei casupole in muratura), gli agenti coordinati dal colonnello Antonio Modugno, supportati nell'occasione da personale dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari, hanno perquisito i sei casolari, trovati in precarie condizioni igienico-sanitarie, senza acqua né energia. All'interno, fra masserizie e vari giacigli di fortuna, è stato trovato tutto il necessario per l'esercizio della prostituzione: preservativi, salviette, fazzoletti.
Elementi comuni ai sei immobili, secondo gli investigatori, l'assoluta carenza igienica degli ambienti. Ulteriori accertamenti della Polizia Locale sono in corso per identificare i proprietari dei casolari e ricostruire l'organizzazione che gestisce l'arrivo in Italia delle numerose ragazze, quasi sicuramente vittime di una tratta.