Cronaca
Blitz nell'ex Laterificio Pugliese, identificati 42 migranti: 17 erano irregolari
Il bilancio dell'operazione di ieri: tre stranieri, con precedenti, sono stati accompagnati nei centri di permanenza per i rimpatri
Terlizzi - mercoledì 27 novembre 2024
15.49
Sono 42 i migranti censiti al termine dell'operazione interforze nell'ex Laterificio Pugliese di Terlizzi: 17 sono risultati irregolari. Di questi, 3 sono stati condotti nei centri di permanenza per i rimpatri, in attesa di essere rimpatriati, mentre nei confronti dei restanti 14 stranieri sono stati emessi altrettanti decreti d'espulsione.
È il bilancio del blitz interforze scattato ieri mattina con l'obiettivo di indentificare e di verificare la posizione di cittadini extracomunitari rifugiati all'interno dell'ex fabbrica di laterizi appartenuta alla famiglia Scianatico, la ex storica azienda ubicata tra via Mazzini, viale dei Lilium e via Rimini, ma da anni vuota. Una struttura abbandonata in attesa di una riqualificazione sospesa nel tempo. L'area è diventata però rifugio di stranieri, arrivati in città e impiegati quali lavoratori stagionali.
Ieri, in diverse zone di Bari e provincia, «a seguito di specifiche interlocuzioni avvenute in Prefettura», l'Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato hanno attuato un dispositivo di controllo straordinario del territorio per contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina e, quindi, al rintraccio di cittadini stranieri irregolari: a Terlizzi è stata effettuata un'attività ad "alto impatto" per prevenire e contrastare il fenomeno dei reati che si verificano in concomitanza della campagna olearia.
«Si tratta - è scritto in una nota stampa - di controlli interforze, effettuati attraverso l'impiego del personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale, che mirano a prevenire e a contrastare, in particolare, il fenomeno dei furti di olive e lo sfruttamento di cittadini extracomunitari che spesso sono anche costretti ad accamparsi in alloggi di fortuna», come la struttura di Terlizzi dove sono stati identificati 42 stranieri, di cui 36 del Marocco e 6 della Tunisia.
Al termine degli accertamenti svolti nel PalaChicoli, dove l'ufficio immigrazione della Questura ha allestito una apposita sede logistica, «17 stranieri sono risultati irregolari, di cui 3, con precedenti di polizia per spaccio e detenzione di stupefacenti, nonché contro il patrimonio: gli stessi sono stati accompagnati nei centri di permanenza per i rimpatri di Bari, di Brindisi e San Gervasio, in quanto colpiti da provvedimento di espulsione del prefetto di Bari, in attesa di essere rimpatriati».
Nei confronti dei restanti 14 stranieri irregolari, infine, «sono stati emessi altrettanti decreti di espulsione e contestuali ordini del questore di lasciare il territorio nazionale». L'operazione di polizia ha visto coinvolti anche i reparti inquadrati della Polizia di Stato e dei Carabinieri nonché il supporto di un elicottero dell'Arma.
È il bilancio del blitz interforze scattato ieri mattina con l'obiettivo di indentificare e di verificare la posizione di cittadini extracomunitari rifugiati all'interno dell'ex fabbrica di laterizi appartenuta alla famiglia Scianatico, la ex storica azienda ubicata tra via Mazzini, viale dei Lilium e via Rimini, ma da anni vuota. Una struttura abbandonata in attesa di una riqualificazione sospesa nel tempo. L'area è diventata però rifugio di stranieri, arrivati in città e impiegati quali lavoratori stagionali.
Ieri, in diverse zone di Bari e provincia, «a seguito di specifiche interlocuzioni avvenute in Prefettura», l'Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato hanno attuato un dispositivo di controllo straordinario del territorio per contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina e, quindi, al rintraccio di cittadini stranieri irregolari: a Terlizzi è stata effettuata un'attività ad "alto impatto" per prevenire e contrastare il fenomeno dei reati che si verificano in concomitanza della campagna olearia.
«Si tratta - è scritto in una nota stampa - di controlli interforze, effettuati attraverso l'impiego del personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale, che mirano a prevenire e a contrastare, in particolare, il fenomeno dei furti di olive e lo sfruttamento di cittadini extracomunitari che spesso sono anche costretti ad accamparsi in alloggi di fortuna», come la struttura di Terlizzi dove sono stati identificati 42 stranieri, di cui 36 del Marocco e 6 della Tunisia.
Al termine degli accertamenti svolti nel PalaChicoli, dove l'ufficio immigrazione della Questura ha allestito una apposita sede logistica, «17 stranieri sono risultati irregolari, di cui 3, con precedenti di polizia per spaccio e detenzione di stupefacenti, nonché contro il patrimonio: gli stessi sono stati accompagnati nei centri di permanenza per i rimpatri di Bari, di Brindisi e San Gervasio, in quanto colpiti da provvedimento di espulsione del prefetto di Bari, in attesa di essere rimpatriati».
Nei confronti dei restanti 14 stranieri irregolari, infine, «sono stati emessi altrettanti decreti di espulsione e contestuali ordini del questore di lasciare il territorio nazionale». L'operazione di polizia ha visto coinvolti anche i reparti inquadrati della Polizia di Stato e dei Carabinieri nonché il supporto di un elicottero dell'Arma.