Politica
Borgo di Sovereto, ancora polemiche in consiglio comunale
Il sindaco contro le opposizioni: «Anteposto il bene soggettivo a quello dell'intera collettività»
Terlizzi - giovedì 16 giugno 2016
11.44
Ribadire l'inestimabile valore del borgo di Sovereto in ambito storico, culturale, artistico, architettonico, paesaggistico ed ambientale. E' questo quello che ha fatto il Consiglio Comunale di Terlizzi, votando un atto a tutela e presidio del borgo, non solo perché gioiello di omogenea fattura e struttura urbanistica, ma anche in considerazione del «rapporto di affettività che lega il luogo alla totalità della cittadinanza terlizzese, al punto di poter considerare il Borgo di Sovereto un autentico valore aggiunto per la Comunità cittadina».
«Il borgo di Sovereto è luogo di meditazione, ma anche un volano per il turismo e per le iniziative culturali che già hanno dimostrato di poter essere congruamente ospitate. Non può e non deve considerarsi solo un agglomerato periferico destinato allo sfruttamento residenziale, bensì rappresenta un vero e proprio centro di simbiosi con la storia propria della Comunità locale, con le sue radici, anche nella loro dimensione di tradizione religiosa», ha commentato il sindaco, Ninni Gemmato, nella sua relazione.
«Non vi è chi non sappia quanto la comunità terlizzese ami recarsi e soggiornare nel borgo, soprattutto nel periodo tra aprile ed agosto, in coincidenza della presenza della madonna di Sovereto nel Santuario - ha continuato il Primo Cittadino -. La devozione che di lì ha preso vita rappresenta un carattere oramai connaturato alla stessa Comunità di Terlizzi. Lo stravolgimento del tessuto edilizio-urbanistico che l'utilizzo della zonizzazione "B2" consentiva, non è assolutamente consono a quelle che sono le impostazioni e le volontà della Comunità, anche riunitasi in associazioni e nel coordinamento "Giù le mani da Sovereto", di cui questa amministrazione intende rappresentare la voce!».
«La zonizzazione B2, infatti, alla quale il borgo era tipizzato fino a Gennaio 2014, quando il Consiglio votò la variante, consentiva la realizzazione di costruzioni di oltre otto metri di altezza. Una situazione che "strideva con la tessitura architettonica in essere, caratterizzata dalla presenza di una serie di unità costruttive a piano terra e primo piano, per lo più dotate di un giardino con la caratteristica vegetazione formata da aranceti e limonaie, tipiche dell'epoca di costruzione», si legge nell'atto votato.
«La decisione dell'Amministrazione quella invece, di portare Sovereto a tipizzazione urbanistica A, ovvero centro storico, consentendo, in tal modo, quello che Gemmato ha detto di considerare "l'unico presidio di salvaguardia urbanistica con l'obiettivo di conservazione storico e culturale, oltre che architettonica, che intendiamo conseguire per tramandare alle generazioni future un pezzo di storia terlizzese e della sua comunità, altrimenti a rischio di snaturamento e dispersione».
Non solo. Il Consiglio, ha menzionato fra i soggetti che dovranno farsi promotori della salvaguardia del borgo anche la Regione Puglia, alla quale si è deciso di inoltrare istanza affinché estenda l'area di tutela all'intera superficie interessata dal borgo, e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, perché prenda in esame la fattispecie inerente l'apposizione del vincolo.
Non è mancata in Aula la forte polemica del centrodestra per la totale assenza o sotto forma di vera e propria non presenza ai lavori consiliari o sotto forma dell'astensione dal
voto del provvedimento dell'opposizione.
«Prendiamo atto che non votano il provvedimento i consiglieri Michele Grassi, Marisa Chiapparino, Michelangelo De Chirico, Aldo Sigrisi e Francesco Barile e che sono assenti in Aula Vincenzo Di Tria, Gaetano Malerba e Michele Cagnetta - ha commentato il consigliere Nino Allegretti -. Questa fuga massiva di fronte al voto dei provvedimenti importanti per la città, a cui, ahinoi, siamo tristemente abituati, ci lascia, comunque, attoniti visto che, in questo caso, parliamo delle nostre radici e della nostra storia.
Meno male noi non intendiamo né lasciare inascoltato il grido di una intera Comunità che rivendica la proprietà morale di quel luogo, né coprire da colate di cemento la nostra storia, la nostra fede, il nostro borgo di Sovereto!».
«Ci sono consiglieri che hanno chiesto più volte la convocazione del Consiglio in serata per permettere la partecipazione ai lavori a chi di mattina è in ufficio, come se gli altri non lavorassero - ha imbeccato il consigliere Pierre Parisi -. Quando lo facciamo che succede? Stanno nei corridoi piuttosto che partecipare al voto. Assurdo».
«Ancora una volta i Consiglieri di Opposizione hanno perso l'occasione per dimostrarsi vicini alle istanze dei cittadini terlizzesi, ancora una volta hanno anteposto il bene soggettivo a quello dell'intera collettività», ha scritto, poi, l'intera coalizione a sostegno di Gemmato, in un manifesto.
(ufficio stampa Comune di Terlizzi)
«Il borgo di Sovereto è luogo di meditazione, ma anche un volano per il turismo e per le iniziative culturali che già hanno dimostrato di poter essere congruamente ospitate. Non può e non deve considerarsi solo un agglomerato periferico destinato allo sfruttamento residenziale, bensì rappresenta un vero e proprio centro di simbiosi con la storia propria della Comunità locale, con le sue radici, anche nella loro dimensione di tradizione religiosa», ha commentato il sindaco, Ninni Gemmato, nella sua relazione.
«Non vi è chi non sappia quanto la comunità terlizzese ami recarsi e soggiornare nel borgo, soprattutto nel periodo tra aprile ed agosto, in coincidenza della presenza della madonna di Sovereto nel Santuario - ha continuato il Primo Cittadino -. La devozione che di lì ha preso vita rappresenta un carattere oramai connaturato alla stessa Comunità di Terlizzi. Lo stravolgimento del tessuto edilizio-urbanistico che l'utilizzo della zonizzazione "B2" consentiva, non è assolutamente consono a quelle che sono le impostazioni e le volontà della Comunità, anche riunitasi in associazioni e nel coordinamento "Giù le mani da Sovereto", di cui questa amministrazione intende rappresentare la voce!».
«La zonizzazione B2, infatti, alla quale il borgo era tipizzato fino a Gennaio 2014, quando il Consiglio votò la variante, consentiva la realizzazione di costruzioni di oltre otto metri di altezza. Una situazione che "strideva con la tessitura architettonica in essere, caratterizzata dalla presenza di una serie di unità costruttive a piano terra e primo piano, per lo più dotate di un giardino con la caratteristica vegetazione formata da aranceti e limonaie, tipiche dell'epoca di costruzione», si legge nell'atto votato.
«La decisione dell'Amministrazione quella invece, di portare Sovereto a tipizzazione urbanistica A, ovvero centro storico, consentendo, in tal modo, quello che Gemmato ha detto di considerare "l'unico presidio di salvaguardia urbanistica con l'obiettivo di conservazione storico e culturale, oltre che architettonica, che intendiamo conseguire per tramandare alle generazioni future un pezzo di storia terlizzese e della sua comunità, altrimenti a rischio di snaturamento e dispersione».
Non solo. Il Consiglio, ha menzionato fra i soggetti che dovranno farsi promotori della salvaguardia del borgo anche la Regione Puglia, alla quale si è deciso di inoltrare istanza affinché estenda l'area di tutela all'intera superficie interessata dal borgo, e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, perché prenda in esame la fattispecie inerente l'apposizione del vincolo.
Non è mancata in Aula la forte polemica del centrodestra per la totale assenza o sotto forma di vera e propria non presenza ai lavori consiliari o sotto forma dell'astensione dal
voto del provvedimento dell'opposizione.
«Prendiamo atto che non votano il provvedimento i consiglieri Michele Grassi, Marisa Chiapparino, Michelangelo De Chirico, Aldo Sigrisi e Francesco Barile e che sono assenti in Aula Vincenzo Di Tria, Gaetano Malerba e Michele Cagnetta - ha commentato il consigliere Nino Allegretti -. Questa fuga massiva di fronte al voto dei provvedimenti importanti per la città, a cui, ahinoi, siamo tristemente abituati, ci lascia, comunque, attoniti visto che, in questo caso, parliamo delle nostre radici e della nostra storia.
Meno male noi non intendiamo né lasciare inascoltato il grido di una intera Comunità che rivendica la proprietà morale di quel luogo, né coprire da colate di cemento la nostra storia, la nostra fede, il nostro borgo di Sovereto!».
«Ci sono consiglieri che hanno chiesto più volte la convocazione del Consiglio in serata per permettere la partecipazione ai lavori a chi di mattina è in ufficio, come se gli altri non lavorassero - ha imbeccato il consigliere Pierre Parisi -. Quando lo facciamo che succede? Stanno nei corridoi piuttosto che partecipare al voto. Assurdo».
«Ancora una volta i Consiglieri di Opposizione hanno perso l'occasione per dimostrarsi vicini alle istanze dei cittadini terlizzesi, ancora una volta hanno anteposto il bene soggettivo a quello dell'intera collettività», ha scritto, poi, l'intera coalizione a sostegno di Gemmato, in un manifesto.
(ufficio stampa Comune di Terlizzi)