Cronaca
Furioso incendio nella ex Ferramenta Pugliese. Area sotto sequestro
Ad andare a fuoco sono stati i "fluff", i residui leggeri di rottamazione dei veicoli. Sul posto i Vigili del Fuoco
Terlizzi - sabato 24 settembre 2022
15.08
Dopo ore di lotta contro le fiamme, il furioso incendio che ha coinvolto i capannoni dell'ex Ferramenta Pugliese - azienda di Terlizzi che, sino al 2020, poco prima della chiusura dovuta all'emergenza Covid-19, ha compattato materiale ferroso derivante dagli scarti di vetture - sembra domato, anche se non del tutto spento.
L'intera area, intanto, come disposto dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Trani, Francesco Tosto, è stata posta sotto sequestro. Ad andare a fuoco, per cause in fase di accertamento da parte degli investigatori, sono stati i "fluff", i cosiddetti residui leggeri di rottamazione dei veicoli, ovvero la frazione fine non metallica compresa di cenere volatile prodotta nel corso della frantumazione, oltre a cumuli di rifiuti, rottami ferrosi e altri metalli, plastica e polistirolo
I materiali di vario genere, altamente infiammabili, hanno provocato una densa colonna di fumo scuro che si è levata in cielo, avvolgendo l'intera zona che sorge lungo la strada provinciale 231, e che ha impegnato i Vigili del Fuoco, intervenuti sul posto con un'autobotte e le ruspe assieme agli uomini della Polizia Locale. «Purtroppo, ciò che avevo segnalato già a giugno 2020, in piena crisi aziendale, è accaduto», ha affermato Giuseppe Volpe, parlando di un disastro annunciato. «Avevo denunciato pubblicamente e poi in consiglio comunale - si legge in un post pubblicato su Facebook da parte del consigliere comunale de La Corrente - un gravissimo e potenziale pericolo ambientale e di salute pubblica associato alla tipologia di rifiuti ammassati da mesi (ora anni) all'interno del sito. Ma nessuno mi ha mai voluto ascoltare. All'interno dello stabilimento - ha confermato lo stesso Volpe - sta bruciando il "fluff", materiale dannoso per la salute dei cittadini».
A giugno dello scorso anno è stato siglato l'accordo tra la Ferramenta Pugliese e la società Erre Trading che prevedeva l'affitto del ramo d'azienda da parte della società in liquidazione. Questo accordo, inoltre, ha previsto anche il relativo passaggio dei 10 attuali lavoratori (che inizialmente erano circa 30) alle dipendenze della nuova società. Un accordo arrivato in extremis dopo che, nel maggio del 2020, i lavoratori avevano trovato improvvisamente i cancelli dell'azienda chiusi.
Quel 10 maggio segnò un drammatico epilogo che andava avanti già da tempo: i lavoratori erano in cassa integrazione da dicembre 2019 e con la pandemia la società mise definitivamente la parola fine alla vita dello stabilimento, oggi divorato dalle fiamme. Sulle cause dell'incendio, intanto, è stata avviata un'inchiesta.
L'intera area, intanto, come disposto dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Trani, Francesco Tosto, è stata posta sotto sequestro. Ad andare a fuoco, per cause in fase di accertamento da parte degli investigatori, sono stati i "fluff", i cosiddetti residui leggeri di rottamazione dei veicoli, ovvero la frazione fine non metallica compresa di cenere volatile prodotta nel corso della frantumazione, oltre a cumuli di rifiuti, rottami ferrosi e altri metalli, plastica e polistirolo
I materiali di vario genere, altamente infiammabili, hanno provocato una densa colonna di fumo scuro che si è levata in cielo, avvolgendo l'intera zona che sorge lungo la strada provinciale 231, e che ha impegnato i Vigili del Fuoco, intervenuti sul posto con un'autobotte e le ruspe assieme agli uomini della Polizia Locale. «Purtroppo, ciò che avevo segnalato già a giugno 2020, in piena crisi aziendale, è accaduto», ha affermato Giuseppe Volpe, parlando di un disastro annunciato. «Avevo denunciato pubblicamente e poi in consiglio comunale - si legge in un post pubblicato su Facebook da parte del consigliere comunale de La Corrente - un gravissimo e potenziale pericolo ambientale e di salute pubblica associato alla tipologia di rifiuti ammassati da mesi (ora anni) all'interno del sito. Ma nessuno mi ha mai voluto ascoltare. All'interno dello stabilimento - ha confermato lo stesso Volpe - sta bruciando il "fluff", materiale dannoso per la salute dei cittadini».
A giugno dello scorso anno è stato siglato l'accordo tra la Ferramenta Pugliese e la società Erre Trading che prevedeva l'affitto del ramo d'azienda da parte della società in liquidazione. Questo accordo, inoltre, ha previsto anche il relativo passaggio dei 10 attuali lavoratori (che inizialmente erano circa 30) alle dipendenze della nuova società. Un accordo arrivato in extremis dopo che, nel maggio del 2020, i lavoratori avevano trovato improvvisamente i cancelli dell'azienda chiusi.
Quel 10 maggio segnò un drammatico epilogo che andava avanti già da tempo: i lavoratori erano in cassa integrazione da dicembre 2019 e con la pandemia la società mise definitivamente la parola fine alla vita dello stabilimento, oggi divorato dalle fiamme. Sulle cause dell'incendio, intanto, è stata avviata un'inchiesta.