Economia
Campagna fioroni, +60% di conferimenti per la cooperativa AgricolturaProgresso
Salgono anche i prezzi. Buona annata per i contadini terlizzesi
Terlizzi - venerdì 4 settembre 2015
7.08
A fine luglio scorso si è chiusa la campagna dei fioroni con un incremento di conferimenti da parte dei soci di oltre il 60% rispetto al 2014 e di oltre il 500 % rispetto agli ultimi cinque anni. Difatti si è passati dai 200 quintali di prodotto lavorato nel 2010 ai circa 1.200 quintali lavorati quest'anno. Una campagna più lunga che è iniziata il 10 Giugno scorso per terminare poi negli ultimi giorni di Luglio, in quanto diversi sono stati i nuovi soci conferenti dei paesi più freddi rispetto al nostro, quale Poggiorsini ed Andria.
"I continui e crescenti risultati ottimali raggiunti dalla Cooperativa Agricoltura Progresso rappresentano un punto di forza e di orgoglio per la comunità terlizzese". A renderlo noto è il CDA della stessa cooperativa che, a termine della campagna della lavorazione dei fioroni, fa emergere come dal 2010 ad oggi la struttura abbia visto quasi quintuplicare i suoi volumi. Sottolineando anche che da quest'anno la lavorazione ed il confezionamento del prodotto è avvenuto nella stessa struttura della cooperativa con conseguenti risvolti positivi in termini occupazionali.
Il fiorone bianco maggiormente commercializzato resta il "S. Antonio", mentre per il fiorone rosso si conferma il "Domenico Tauro" che non ha rivali in termini di gusto e resistenza all'esportazione nei Paesi esteri. Ed in ordine cronologico di maturazione vi è anche il fiorone nero di Ruvo, più conosciuto col nome "fiorone d'uacid", data la sua caratteristica buccia che spesso si dimostra screpolata ed è comunque più indicato nei mercati nazionali per la sua minor durata.
Nonostante le ingenti quantità di prodotto da piazzare sul mercato, il prezzo medio di liquidazione a kg. per la campagna 2015 è stato di 0,70 euro per il bianco, di 1,00 euro per il rosso e di 0,90 euro per il nero, prezzi che superano di circa il 15–20% la quotazione del pubblico mercato. Tale risultato è stato possibile grazie alla collaborazione tra cooperative come quella di "Progresso Agricolo" di Fasano, dell'O.P. "Terra di Bari" di Noicattaro e della cooperativa "Apofruit" con sede a Cesena ed a cui già conferiamo le ciliegie; infatti assieme si è riusciti a chiudere ottimi accordi commerciali con la grande distribuzione italiana, come per esempio col marchio "Solarelli", oltre che con la Germania, Lussemburgo e Malta dove il prodotto locale è stato molto apprezzato.
Durante il conferimento dei fioroni, altresì, si è ripetuta la problematica di aver a che fare con prodotto troppo maturo che, non essendo adatto alla commercializzazione per la grande distribuzione, è stato lavorato per la produzione di marmellata e soprattutto di vincotto, entrambi comunque sempre commercializzati col marchio della cooperativa.
Michele Volpe, Agronomo e Consulente Tecnico della cooperativa ha dichiarato: «Il Fiorone Rosso "Menghtàur" resta un frutto identificativo di prestigio del territorio che crea notevole interesse in un mercato sempre più attento alla salubrità ed ai valori identitari dei prodotti agroalimentari; pertanto è obbligo della stessa realtà cooperativistica tentare di valorizzarlo al massimo, ecco perché ormai da anni siamo la prima struttura in collaborazione col "Gal Fior d'Olivi" a promuovere e pubblicizzare tale prodotto, sacrificando anche investimenti economici e di personale. L'albero del fico, infatti, si presta bene all'andamento climatico tipico delle nostre zone. La pianta, in quanto "bifera", permette nella stessa campagna la produzione prima di fioroni e dopo di fichi; ma soprattutto, paragonandola ad altre colture più diffuse, necessita di minimi interventi colturali in termini di potatura, di concimazioni e di antiparassitari. Dunque è una coltura che per le sue grandi potenzialità si presenta molto redditizia per l'agricoltore».
Il Presidente della cooperativa Pasquale Memola, infine, ha affermato: "Per la verità non ci aspettavamo un risultato così esaltante in termini di conferimento e di prezzo di liquidazione. E' stata comunque una campagna difficile in quanto per le temperature eccessivamente calde avute nel mese di Luglio, si è verificata una maturazione rapida e massiva del prodotto, comportando così disagi in termini di stoccaggio in cella frigorifera per non piazzare di colpo grandi quantità di prodotto sulla grande distribuzione, evitando così il crollo vertiginoso dei prezzi di vendita, fenomeno che invece si è verificato nel libero mercato a discapito dei produttori non soci. Di fatto, è palese che una buona e seria cooperazione conviene economicamente e socialmente, perché da soli non c'è storia!".
"I continui e crescenti risultati ottimali raggiunti dalla Cooperativa Agricoltura Progresso rappresentano un punto di forza e di orgoglio per la comunità terlizzese". A renderlo noto è il CDA della stessa cooperativa che, a termine della campagna della lavorazione dei fioroni, fa emergere come dal 2010 ad oggi la struttura abbia visto quasi quintuplicare i suoi volumi. Sottolineando anche che da quest'anno la lavorazione ed il confezionamento del prodotto è avvenuto nella stessa struttura della cooperativa con conseguenti risvolti positivi in termini occupazionali.
Il fiorone bianco maggiormente commercializzato resta il "S. Antonio", mentre per il fiorone rosso si conferma il "Domenico Tauro" che non ha rivali in termini di gusto e resistenza all'esportazione nei Paesi esteri. Ed in ordine cronologico di maturazione vi è anche il fiorone nero di Ruvo, più conosciuto col nome "fiorone d'uacid", data la sua caratteristica buccia che spesso si dimostra screpolata ed è comunque più indicato nei mercati nazionali per la sua minor durata.
Nonostante le ingenti quantità di prodotto da piazzare sul mercato, il prezzo medio di liquidazione a kg. per la campagna 2015 è stato di 0,70 euro per il bianco, di 1,00 euro per il rosso e di 0,90 euro per il nero, prezzi che superano di circa il 15–20% la quotazione del pubblico mercato. Tale risultato è stato possibile grazie alla collaborazione tra cooperative come quella di "Progresso Agricolo" di Fasano, dell'O.P. "Terra di Bari" di Noicattaro e della cooperativa "Apofruit" con sede a Cesena ed a cui già conferiamo le ciliegie; infatti assieme si è riusciti a chiudere ottimi accordi commerciali con la grande distribuzione italiana, come per esempio col marchio "Solarelli", oltre che con la Germania, Lussemburgo e Malta dove il prodotto locale è stato molto apprezzato.
Durante il conferimento dei fioroni, altresì, si è ripetuta la problematica di aver a che fare con prodotto troppo maturo che, non essendo adatto alla commercializzazione per la grande distribuzione, è stato lavorato per la produzione di marmellata e soprattutto di vincotto, entrambi comunque sempre commercializzati col marchio della cooperativa.
Michele Volpe, Agronomo e Consulente Tecnico della cooperativa ha dichiarato: «Il Fiorone Rosso "Menghtàur" resta un frutto identificativo di prestigio del territorio che crea notevole interesse in un mercato sempre più attento alla salubrità ed ai valori identitari dei prodotti agroalimentari; pertanto è obbligo della stessa realtà cooperativistica tentare di valorizzarlo al massimo, ecco perché ormai da anni siamo la prima struttura in collaborazione col "Gal Fior d'Olivi" a promuovere e pubblicizzare tale prodotto, sacrificando anche investimenti economici e di personale. L'albero del fico, infatti, si presta bene all'andamento climatico tipico delle nostre zone. La pianta, in quanto "bifera", permette nella stessa campagna la produzione prima di fioroni e dopo di fichi; ma soprattutto, paragonandola ad altre colture più diffuse, necessita di minimi interventi colturali in termini di potatura, di concimazioni e di antiparassitari. Dunque è una coltura che per le sue grandi potenzialità si presenta molto redditizia per l'agricoltore».
Il Presidente della cooperativa Pasquale Memola, infine, ha affermato: "Per la verità non ci aspettavamo un risultato così esaltante in termini di conferimento e di prezzo di liquidazione. E' stata comunque una campagna difficile in quanto per le temperature eccessivamente calde avute nel mese di Luglio, si è verificata una maturazione rapida e massiva del prodotto, comportando così disagi in termini di stoccaggio in cella frigorifera per non piazzare di colpo grandi quantità di prodotto sulla grande distribuzione, evitando così il crollo vertiginoso dei prezzi di vendita, fenomeno che invece si è verificato nel libero mercato a discapito dei produttori non soci. Di fatto, è palese che una buona e seria cooperazione conviene economicamente e socialmente, perché da soli non c'è storia!".