Territorio
"Cantieri di Cittadinanza" per dare lavoro a chi è in difficoltà
I lavoratori ‘ricollocati’ potrebbero essere impiegati in attività di raccolta differenziata porta a porta o di manutenzione del verde pubblico
Terlizzi - mercoledì 25 febbraio 2015
7.31
Lo scorso 11 Febbraio, i sindaci di Terlizzi, Ruvo di Puglia e Corato (quest'ultimo in qualità di capofila dell'Ambito territoriale 3), con i sindacati provinciali Cgil, Cisl, e Uil, hanno firmato due protocolli d'intesa, "Cantieri di cittadinanza" e "Lavoro minimo di cittadinanza".
"L'attuale situazione socio-economica si presenta difficile e complessa- si legge nelle premesse dei documenti a illustrare la volontà dei firmatari di siglare i due accordi.- il perdurare della crisi provoca incertezze e inquietudini nei cittadini, è fondamentale, quindi, dare risposte ampie e integrate al fine di concorrere al rilancio del tessuto produttivo e sociale del territorio".
Si tratta, in sostanza, di firme 'propedeutiche' all'attivazione di politiche occupazionali e formative che i Comuni dovranno predisporre muovendo dall'analisi delle peculiarità territoriali e dei bisogni espressi dalle imprese, specie in termini di competenze ricercate.
Il 'Lavoro Minimo di Cittadinanza' prevede il diretto coinvolgimento dei Comuni nei processi di ricollocazione dei lavoratori inseriti nella banca dati dei percettori di ammortizzatori sociali. Le attività nelle quali i lavoratori saranno 'ricollocati' potrebbero essere, ad esempio, quelle di recupero e difesa del suolo, di raccolta differenziata porta a porta, di manutenzione del verde pubblico. I Comuni, si impegnano a favorire al meglio i percorsi di ricollocazione attraverso gli opportuni progetti formativi collegati al repertorio delle figure professionali presenti sul catalogo formativo approvato dalla Regione. Per farlo, si legge nel documento, si interfacceranno con i Centri per l'Impiego competenti per territorio al fine dell'individuazione dei lavoratori.
'Cantieri di Cittadinanza', misura destinata ai disoccupati di lunga durata con priorità per le persone in condizioni di 'particolare fragilità sociale', si configura come progetto ausiliario del servizio pubblico, di cui gli Enti locali possono avere necessità per realizzare determinati servizi di rilevanza sociale nel campo dell'ambiente, dei beni culturali, del turismo o di altri servizi pubblici. In questo caso, le attività oggetto della misura saranno di tutela e manutenzione del patrimonio pubblico, di strutture edilizie e di aree verdi e, in generale, comprenderanno progetti di inserimento socio-lavorativo da attuare con il terzo settore. Inoltre, le attività di 'cantiere' elaborate dovranno unire alle prestazioni lavorative retribuite momenti di formazione e orientamento professionale, allo scopo di fornire ai soggetti ammessi gli strumenti spendibili sul mercato del lavoro anche al termine dell'attività progettuale.
Tutti gli atti di gestione per l'attivazione degli interventi (che rientrano nella programmazione della seconda annualità 2015 del Piano Sociale di Zona) verranno posti successivamente in essere dall'Ambito.
"L'attuale situazione socio-economica si presenta difficile e complessa- si legge nelle premesse dei documenti a illustrare la volontà dei firmatari di siglare i due accordi.- il perdurare della crisi provoca incertezze e inquietudini nei cittadini, è fondamentale, quindi, dare risposte ampie e integrate al fine di concorrere al rilancio del tessuto produttivo e sociale del territorio".
Si tratta, in sostanza, di firme 'propedeutiche' all'attivazione di politiche occupazionali e formative che i Comuni dovranno predisporre muovendo dall'analisi delle peculiarità territoriali e dei bisogni espressi dalle imprese, specie in termini di competenze ricercate.
Il 'Lavoro Minimo di Cittadinanza' prevede il diretto coinvolgimento dei Comuni nei processi di ricollocazione dei lavoratori inseriti nella banca dati dei percettori di ammortizzatori sociali. Le attività nelle quali i lavoratori saranno 'ricollocati' potrebbero essere, ad esempio, quelle di recupero e difesa del suolo, di raccolta differenziata porta a porta, di manutenzione del verde pubblico. I Comuni, si impegnano a favorire al meglio i percorsi di ricollocazione attraverso gli opportuni progetti formativi collegati al repertorio delle figure professionali presenti sul catalogo formativo approvato dalla Regione. Per farlo, si legge nel documento, si interfacceranno con i Centri per l'Impiego competenti per territorio al fine dell'individuazione dei lavoratori.
'Cantieri di Cittadinanza', misura destinata ai disoccupati di lunga durata con priorità per le persone in condizioni di 'particolare fragilità sociale', si configura come progetto ausiliario del servizio pubblico, di cui gli Enti locali possono avere necessità per realizzare determinati servizi di rilevanza sociale nel campo dell'ambiente, dei beni culturali, del turismo o di altri servizi pubblici. In questo caso, le attività oggetto della misura saranno di tutela e manutenzione del patrimonio pubblico, di strutture edilizie e di aree verdi e, in generale, comprenderanno progetti di inserimento socio-lavorativo da attuare con il terzo settore. Inoltre, le attività di 'cantiere' elaborate dovranno unire alle prestazioni lavorative retribuite momenti di formazione e orientamento professionale, allo scopo di fornire ai soggetti ammessi gli strumenti spendibili sul mercato del lavoro anche al termine dell'attività progettuale.
Tutti gli atti di gestione per l'attivazione degli interventi (che rientrano nella programmazione della seconda annualità 2015 del Piano Sociale di Zona) verranno posti successivamente in essere dall'Ambito.