Attualità
Centinaia di persone per l'ultimo saluto a don Mimmo Amato
Presenti anche il sindaco Gemmato e il presidente Grassi
Terlizzi - mercoledì 7 ottobre 2015
7.55
Diverse centinaia di persone assiepate dentro e fuori la cattedrale di Molfetta hanno dato, ieri pomeriggio, l'ultimo saluto a don Mimmo Amato, amministratore della diocesi Molfetta-Giovinazzo-Terlizzi-Ruvo, deceduto nel pomeriggio di domenica a causa di una ischemia cerebrale.
Presenti ai funerali anche il sindaco Ninni Gemmato e il presidente del consiglio comunale Michele Grassi, insieme agli altri sindaci delle città della diocesi. Le esequie sono state celebrate dall''arcivescovo mons. Francesco Cacucci il quale ha ricordato come «gli eventi che hanno colpito questa diocesi negli ultimi mesi, la morte di Don Gino Martella prima e di don Mimmo Amato adesso, richiamano l'attesa. Quell'attesa che descriveva San Paolo rivolgendosi a Timoteo».
«Il signore – ha proseguito Cacucci - busserà alla tua porta in ogni momento. Noi siamo ospiti e pellegrini nell'attesa dell'incontro finale. Per questo dobbiamo vivere la pienezza della vita». Quel pellegrinaggio richiamato da monsignor Cacucci che significa "camminare con" ed è quello che don Mimmo ha fatto durante tutto il suo sacerdozio. Il prelato ha anche voluto ricordare i 5 anni passati accanto a don Mimmo in quel di Bari. Un padre un fratello e un amico, così lo ha descritto, richiamandolo ancora come pellegrino e rivolgendosi ai tanti fedeli che hanno affollato la cattedrale.
Tanta la commozione da parte di chi lo conosceva e che ha voluto tributargli l'ultimo omaggio. Al termine della messa la salma è stata portata a spalla da alcuni sacerdoti della diocesi, preceduta da una lunga processione fin fuori la cattedrale, mentre anche le campagne suonavano il caratteristico suono lento dell'addio.
Amministratore diocesano, canonico teologo della Cattedrale di Molfetta, nato a Molfetta il 9 dicembre 1960, don Mimmo ordinato sacerdote dal vescovo Mons. don Tonino Bello il 18 maggio 1985, dopo aver proseguito gli studi nel Seminario Regionale di Molfetta al termine della maturità. Ebbe anche un'esperienza nella cattedrale di Terlizzi.+
foto di Pippo Squeo
Presenti ai funerali anche il sindaco Ninni Gemmato e il presidente del consiglio comunale Michele Grassi, insieme agli altri sindaci delle città della diocesi. Le esequie sono state celebrate dall''arcivescovo mons. Francesco Cacucci il quale ha ricordato come «gli eventi che hanno colpito questa diocesi negli ultimi mesi, la morte di Don Gino Martella prima e di don Mimmo Amato adesso, richiamano l'attesa. Quell'attesa che descriveva San Paolo rivolgendosi a Timoteo».
«Il signore – ha proseguito Cacucci - busserà alla tua porta in ogni momento. Noi siamo ospiti e pellegrini nell'attesa dell'incontro finale. Per questo dobbiamo vivere la pienezza della vita». Quel pellegrinaggio richiamato da monsignor Cacucci che significa "camminare con" ed è quello che don Mimmo ha fatto durante tutto il suo sacerdozio. Il prelato ha anche voluto ricordare i 5 anni passati accanto a don Mimmo in quel di Bari. Un padre un fratello e un amico, così lo ha descritto, richiamandolo ancora come pellegrino e rivolgendosi ai tanti fedeli che hanno affollato la cattedrale.
Tanta la commozione da parte di chi lo conosceva e che ha voluto tributargli l'ultimo omaggio. Al termine della messa la salma è stata portata a spalla da alcuni sacerdoti della diocesi, preceduta da una lunga processione fin fuori la cattedrale, mentre anche le campagne suonavano il caratteristico suono lento dell'addio.
Amministratore diocesano, canonico teologo della Cattedrale di Molfetta, nato a Molfetta il 9 dicembre 1960, don Mimmo ordinato sacerdote dal vescovo Mons. don Tonino Bello il 18 maggio 1985, dopo aver proseguito gli studi nel Seminario Regionale di Molfetta al termine della maturità. Ebbe anche un'esperienza nella cattedrale di Terlizzi.+
foto di Pippo Squeo