Politica
Centrosinistra: stop al tavolo comune. Città Civile lancia un appello
Dal coordinamento del movimento civico chiedono il riavvio del percorso comune
Terlizzi - giovedì 23 dicembre 2021
Un appello a riprendere con slancio il tavolo comune per programmare insieme la campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative del 2022 (di primavera o autunnali, se la situazione legata al Covid non migliorasse).
Città Civile torna a far sentire la sua voce dopo settimane in cui il suo coordinamento aveva lavorato sottotraccia per cercare di raggiungere un accordo completo con Partito Democratico e La Corrente.
«Città Civile - scrivono dal movimento guidato da Daniela Zappatore - sente e ha sempre sentito forte il senso di responsabilità verso la comunità terlizzese e, in questi mesi, ha lavorato alla ricerca di unità tra le forze politiche di centro sinistra. Le tre forze maggiori, Partito Democratico, Città Civile e La Corrente, hanno sottoscritto un documento politico importante che elenca i principi su cui si fonda la alleanza.
Il risultato non era scontato, vista la storia ed il passato. Nelle ultime tornate elettorali le forze politiche non hanno saputo trovare le ragioni dell'unità favorendo, inesorabilmente, la destra. Quanto questo abbia pesato negativamente sullo sviluppo, sulla crescita economica, umana, sociale della nostra città, è sotto gli occhi di tutti», è l'amara considerazione .
Però nelle ultime settimane si registra una battuta d'arresto, che i bene informati dicono dipendere essenzialmente da settori del Partito Democratico terlizzese: «Dunque - si legge ancora nella nota con riferimento al percorso avviato - un buon risultato l'impegno sottoscritto dalle tre forze politiche. Ma non sufficiente. Registriamo da qualche giorno uno stop del tavolo di confronto. Città Civile si appella alle altre forze politiche, al PD in particolare, perché il percorso avviato riprenda slancio. Tanto resta ancora da fare - è la considerazione che scaturisce dal movimento civico che nelle scorse ore è tornato a riunirsi -. L'individuazione di un candidato sindaco autorevole e rappresentativo di tutte le sensibilità politiche, la formulazione di una proposta politica di qualità con programmi importanti, ambizioni e concreti, l'allargamento della coalizione a tutte le forze politiche che sono state all'opposizione del governo di destra, il coinvolgimento di tutte le forze culturali, associative, sociali presenti e operanti sul territorio» sono solo alcune delle priorità che da una eventuale alleanza politica devono venir fuori e su cui, inevitabilmente, c'è da confrontarsi ancora.
Le donne e gli uomini di Città Civile definiscono «stimolante» il lavoro che li attende, ma l'aspetto che sottolineano ancora è la necessità di evitare «i personalismi e si lavori per il bene della comunità. Terlizzi ha bisogno di una proposta politica forte, condivisa e coraggiosa - ammoniscono - La città non perdonerà chi, per ambizioni personali, sta ostacolando e ritardando il percorso già avviato».
Qualcosa di già visto in altre realtà viciniore in passato ed anche di recente, come a Giovinazzo, dove il centrosinistra rischia di andare alle elezioni spaccato. A Terlizzi però la vicenda è più complessa ancora, perché di fronte c'è un avversario di destra che ha dimostrato di saper intercettare anche i voleri della "pancia" della gente, vincendo per ben due volte. Non ci sono, visto il quadro politico attuale, alternative ad una coalizione ampia per la sinistra, se vorrà ritornare a governare dopo 10 anni.
Città Civile torna a far sentire la sua voce dopo settimane in cui il suo coordinamento aveva lavorato sottotraccia per cercare di raggiungere un accordo completo con Partito Democratico e La Corrente.
«Città Civile - scrivono dal movimento guidato da Daniela Zappatore - sente e ha sempre sentito forte il senso di responsabilità verso la comunità terlizzese e, in questi mesi, ha lavorato alla ricerca di unità tra le forze politiche di centro sinistra. Le tre forze maggiori, Partito Democratico, Città Civile e La Corrente, hanno sottoscritto un documento politico importante che elenca i principi su cui si fonda la alleanza.
Il risultato non era scontato, vista la storia ed il passato. Nelle ultime tornate elettorali le forze politiche non hanno saputo trovare le ragioni dell'unità favorendo, inesorabilmente, la destra. Quanto questo abbia pesato negativamente sullo sviluppo, sulla crescita economica, umana, sociale della nostra città, è sotto gli occhi di tutti», è l'amara considerazione .
Però nelle ultime settimane si registra una battuta d'arresto, che i bene informati dicono dipendere essenzialmente da settori del Partito Democratico terlizzese: «Dunque - si legge ancora nella nota con riferimento al percorso avviato - un buon risultato l'impegno sottoscritto dalle tre forze politiche. Ma non sufficiente. Registriamo da qualche giorno uno stop del tavolo di confronto. Città Civile si appella alle altre forze politiche, al PD in particolare, perché il percorso avviato riprenda slancio. Tanto resta ancora da fare - è la considerazione che scaturisce dal movimento civico che nelle scorse ore è tornato a riunirsi -. L'individuazione di un candidato sindaco autorevole e rappresentativo di tutte le sensibilità politiche, la formulazione di una proposta politica di qualità con programmi importanti, ambizioni e concreti, l'allargamento della coalizione a tutte le forze politiche che sono state all'opposizione del governo di destra, il coinvolgimento di tutte le forze culturali, associative, sociali presenti e operanti sul territorio» sono solo alcune delle priorità che da una eventuale alleanza politica devono venir fuori e su cui, inevitabilmente, c'è da confrontarsi ancora.
Le donne e gli uomini di Città Civile definiscono «stimolante» il lavoro che li attende, ma l'aspetto che sottolineano ancora è la necessità di evitare «i personalismi e si lavori per il bene della comunità. Terlizzi ha bisogno di una proposta politica forte, condivisa e coraggiosa - ammoniscono - La città non perdonerà chi, per ambizioni personali, sta ostacolando e ritardando il percorso già avviato».
Qualcosa di già visto in altre realtà viciniore in passato ed anche di recente, come a Giovinazzo, dove il centrosinistra rischia di andare alle elezioni spaccato. A Terlizzi però la vicenda è più complessa ancora, perché di fronte c'è un avversario di destra che ha dimostrato di saper intercettare anche i voleri della "pancia" della gente, vincendo per ben due volte. Non ci sono, visto il quadro politico attuale, alternative ad una coalizione ampia per la sinistra, se vorrà ritornare a governare dopo 10 anni.