Vita di città
Censum minaccia l'autofallimento e la perdita dei posti di lavoro
Marisa Chiapparino: «Sono lacrime di coccodrillo. Basta trattare, Terlizzi ha fatto le sue mosse»
Terlizzi - giovedì 12 marzo 2015
7.11
Dopo il consiglio comunale dell'altra sera, resta forte l'incertezza su come Terlizzi potrà recuperare la somma di oltre 1 milione di euro che la Censum spa non ha mai versato nelle casse comunali. In una lettera inviata al sindaco e ai consiglieri comunali, la società di riscossione si augura che si trovi un punto di incontro (l'azienda offre un immobile a Rugliano in cambio della rinuncia ad altre azioni di forza da parte del comune). Altrimenti, fa sapere la Censum, l'unica via è quella dell'autofallimento e della perdita dei posti di lavori. Tutto al momento resta fermo.
«La vicenda occupa ogni tipo di magistratura: ha risvolti penali, ma ha interessato la corte dei conti che ha emesso un provvedimento cautelare a tutela del Comune di sequestro di immobili» ha fatto sapere l'avvocato del comune Ugo Patroni Griffi. Insomma, il comune avrebbe messo alle strette la Censum con il rischio addirittura di provocarne l'autofallimento. L'avvocato del comune si è astenuto dal dare pareri personali, invitando, anzi, il Consiglio a valutare analiticamente la proposta e a prendere in considerazione anche la possibilità di stilare una controproposta. L'unico elemento certo, al momento, sono le 15 richieste di pignoramento che il Comune ha fatto pervenire ad altrettanti comuni (per la maggior parte pugliesi) che hanno rapporti commerciali con la stessa Censum: un'azione che potrebbe avere un valore potenziale di 295 mila euro, ha fatto sapere Patroni Griffi.
Eppure, tra i consiglieri comunali intervenuti ieri in aula, non c'è più molta voglia di fidarsi della Censum. Per Marisa Chiapparino la "minaccia" dell'autofallimento e il riferimento ai posti di lavoro a rischio che l'azienda fa in una lettera «sono solo lacrime di coccodrillo. Il Comune di Terlizzi ha già fatto le sue mosse attraverso il suo avvocato non serve prendere in considerazione altre proposte diverse» suggerisce la capogruppo di Terlizzi si fa in Quattro.
Michele Berardi del Partito Democratico invita le forze politiche a uscire per un momento dalla logica delle contrapposizioni politiche e invita tutti a fare quadrato per risolvere questo grave problema: «La stranezza del nostro compito è che ci troviamo a discutere di una decisione delicata che potrà comportare delle responsabilità patrimoniali per ciascuno di noi, laddove la Corte dei Conti giudicasse una eventuale decisione lesiva per le casse comunali. Invece chi ha peccato nel controllo e oggi avrebbe dovuto rispondere dal punto di vista amministrativo è assente.» Berardi ha poi concluso con un "formale apprezzamento" per l'opera legale posta in essere dall'avvocato e per la strategia d'azione scelta dall'amministrazione comunale.
«La vicenda occupa ogni tipo di magistratura: ha risvolti penali, ma ha interessato la corte dei conti che ha emesso un provvedimento cautelare a tutela del Comune di sequestro di immobili» ha fatto sapere l'avvocato del comune Ugo Patroni Griffi. Insomma, il comune avrebbe messo alle strette la Censum con il rischio addirittura di provocarne l'autofallimento. L'avvocato del comune si è astenuto dal dare pareri personali, invitando, anzi, il Consiglio a valutare analiticamente la proposta e a prendere in considerazione anche la possibilità di stilare una controproposta. L'unico elemento certo, al momento, sono le 15 richieste di pignoramento che il Comune ha fatto pervenire ad altrettanti comuni (per la maggior parte pugliesi) che hanno rapporti commerciali con la stessa Censum: un'azione che potrebbe avere un valore potenziale di 295 mila euro, ha fatto sapere Patroni Griffi.
Eppure, tra i consiglieri comunali intervenuti ieri in aula, non c'è più molta voglia di fidarsi della Censum. Per Marisa Chiapparino la "minaccia" dell'autofallimento e il riferimento ai posti di lavoro a rischio che l'azienda fa in una lettera «sono solo lacrime di coccodrillo. Il Comune di Terlizzi ha già fatto le sue mosse attraverso il suo avvocato non serve prendere in considerazione altre proposte diverse» suggerisce la capogruppo di Terlizzi si fa in Quattro.
Michele Berardi del Partito Democratico invita le forze politiche a uscire per un momento dalla logica delle contrapposizioni politiche e invita tutti a fare quadrato per risolvere questo grave problema: «La stranezza del nostro compito è che ci troviamo a discutere di una decisione delicata che potrà comportare delle responsabilità patrimoniali per ciascuno di noi, laddove la Corte dei Conti giudicasse una eventuale decisione lesiva per le casse comunali. Invece chi ha peccato nel controllo e oggi avrebbe dovuto rispondere dal punto di vista amministrativo è assente.» Berardi ha poi concluso con un "formale apprezzamento" per l'opera legale posta in essere dall'avvocato e per la strategia d'azione scelta dall'amministrazione comunale.