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Attualità
Che fine fanno i rifiuti dei terlizzesi?
I dati del Comune confermano: ogni mese 5 chili di rifiuti a persona in meno
Terlizzi - lunedì 29 agosto 2016
Che fine fanno i rifiuti prodotti dai terlizzesi? A lanciare l'allarme nei giorni scorsi era stato il capogruppo del Partito Democratico Michelangelo de Chirico sottolineando come in un solo anno le statistiche regionali registrano un drastico calo della raccolta dei rifiuti stimabile in 17 mila tonnellate.
Una cifra enorme confermata anche dai dati pubblicati dal Comune di Terlizzi. Nei primi 6 mesi del 2016 ogni singolo cittadino terlizzese conferisce 33,46 chili di rifiuti al mese. Nel 2015, appena un anno fa, questa media era di 38,49 chili al mese e per anni (dal 2012) si era sempre mantenuta tra il 38 e 40 chili. Insomma, all'improvviso, da un mese all'altro, dopo l'introduzione del porta a porta, ogni terlizzese produce cinque chili di rifiuti in meno ogni mese.
Come si spiega, dunque, questa improvvisa e drastica riduzione? Per De Chirico è la prova che il porta a porta non funziona, è la prova insomma che quei rifiuti che mancano all'appello prendono altre vie, vengono abbandonati per strada, nelle campagne o abusivamente in altri siti.
Per il Comune invece non è così. «Non significa che tutto il quantitativo sia disseminato per le strade di campagna». La spiegazione sta nel cosiddetto fenomeno della migrazione di rifiuti secondo cui parte di questi rifiuti viene lasciata in città vicine come Ruvo o Mariotto frequentati da molti terlizzesi per motivi di lavoro. Infine, spiega il comandante della polizia locale Lorusso, è possibile che questa differenza si spieghi con un cambio degli stili di vita da parte dei terlizzesi più attenti agli sprechi.
Una cifra enorme confermata anche dai dati pubblicati dal Comune di Terlizzi. Nei primi 6 mesi del 2016 ogni singolo cittadino terlizzese conferisce 33,46 chili di rifiuti al mese. Nel 2015, appena un anno fa, questa media era di 38,49 chili al mese e per anni (dal 2012) si era sempre mantenuta tra il 38 e 40 chili. Insomma, all'improvviso, da un mese all'altro, dopo l'introduzione del porta a porta, ogni terlizzese produce cinque chili di rifiuti in meno ogni mese.
Come si spiega, dunque, questa improvvisa e drastica riduzione? Per De Chirico è la prova che il porta a porta non funziona, è la prova insomma che quei rifiuti che mancano all'appello prendono altre vie, vengono abbandonati per strada, nelle campagne o abusivamente in altri siti.
Per il Comune invece non è così. «Non significa che tutto il quantitativo sia disseminato per le strade di campagna». La spiegazione sta nel cosiddetto fenomeno della migrazione di rifiuti secondo cui parte di questi rifiuti viene lasciata in città vicine come Ruvo o Mariotto frequentati da molti terlizzesi per motivi di lavoro. Infine, spiega il comandante della polizia locale Lorusso, è possibile che questa differenza si spieghi con un cambio degli stili di vita da parte dei terlizzesi più attenti agli sprechi.