Politica
"I martiri terlizzesi della Resistenza sono stati commemorati con onore"
Fratelli d'Italia respinge le accuse di revisionismo rivolte al sindaco Gemmato
Terlizzi - domenica 26 aprile 2015
15.55
"Un comunicato di 14 righe per sovvertire e vilipendere la verità! Il succo della triste ideologia comunista, che, nascosta dietro la romanticheria sdrucita di un violino, offende, calunnia e prova ad allestire volgarmente un comicissimo e fasullo processo politico." Così la sezione terlizzese di Fratelli d'Italia definisce le dichiarazioni del movimento Libertà è partecipazione che ieri accusava di revisionismo il sindaco Gemmato contestando il cerimoniale del corteo ufficiale del 25 aprile.
"È accaduto spesso in questi ultimi anni e sta accadendo ancora che qualcuno, in questa città, allestisca un'ignominiosa e ridicola menzogna per vili scopi propagandistici. - continua la nota di Fratelli d'Italia - Ebbene, sì! Perché, in 14 righe, c'è chi di menzogne ne ha scritte tante nel tentativo di dividere piuttosto che di unire in una giornata di festa per l'intero Paese. Purtroppo per queste minoranze ideologizzate, chi ieri ha partecipato al corteo del 25 aprile sa bene che i martiri terlizzesi della Resistenza sono stati commemorati con onore. Serti di alloro sono stati deposti presso i monumenti lapidei a don Pietro Pappagallo e Gioacchino Gesmundo. Presso la lapide all'eroe Salvo d'Acquisto e presso il monumento ai caduti di tutte le guerre. La tappa al monumento ai Martiri delle Fosse Ardeatine c'era stata regolarmente il 24 marzo, nella giornata di commemorazione di quel terribile eccidio. Chi vuole può sfogliare in qualche bacheca telematica le foto di quella celebrazione e controllare gli illustri assenti. - e concludono - La calunnia più grave e gratuita di questo comunicato è tuttavia l'accusa di revisionismo rivolta al Sindaco. In passato era già accaduto che qualcuno stravolgesse la verità di un discorso e formulasse accuse ridicole al primo cittadino, ma stavolta si è raggiunto il culmine dinanzi a un'allocuzione ampia ed equilibrata, che non ha dimenticato i martiri militari e civili, i partigiani e il racconto della Resistenza nel Mezzogiorno. Soltanto chi non ha altri argomenti che l'ideologia, un'ideologia peraltro da 100 milioni di vittime (tanti sarebbero ad oggi i martiri del totalitarismo comunista nel mondo), può svilire a tal punto la verità, vilipendere un'istituzione, strimpellare sulle corde di un violino un vergognoso raggiro ai danni di un'intera comunità."
"È accaduto spesso in questi ultimi anni e sta accadendo ancora che qualcuno, in questa città, allestisca un'ignominiosa e ridicola menzogna per vili scopi propagandistici. - continua la nota di Fratelli d'Italia - Ebbene, sì! Perché, in 14 righe, c'è chi di menzogne ne ha scritte tante nel tentativo di dividere piuttosto che di unire in una giornata di festa per l'intero Paese. Purtroppo per queste minoranze ideologizzate, chi ieri ha partecipato al corteo del 25 aprile sa bene che i martiri terlizzesi della Resistenza sono stati commemorati con onore. Serti di alloro sono stati deposti presso i monumenti lapidei a don Pietro Pappagallo e Gioacchino Gesmundo. Presso la lapide all'eroe Salvo d'Acquisto e presso il monumento ai caduti di tutte le guerre. La tappa al monumento ai Martiri delle Fosse Ardeatine c'era stata regolarmente il 24 marzo, nella giornata di commemorazione di quel terribile eccidio. Chi vuole può sfogliare in qualche bacheca telematica le foto di quella celebrazione e controllare gli illustri assenti. - e concludono - La calunnia più grave e gratuita di questo comunicato è tuttavia l'accusa di revisionismo rivolta al Sindaco. In passato era già accaduto che qualcuno stravolgesse la verità di un discorso e formulasse accuse ridicole al primo cittadino, ma stavolta si è raggiunto il culmine dinanzi a un'allocuzione ampia ed equilibrata, che non ha dimenticato i martiri militari e civili, i partigiani e il racconto della Resistenza nel Mezzogiorno. Soltanto chi non ha altri argomenti che l'ideologia, un'ideologia peraltro da 100 milioni di vittime (tanti sarebbero ad oggi i martiri del totalitarismo comunista nel mondo), può svilire a tal punto la verità, vilipendere un'istituzione, strimpellare sulle corde di un violino un vergognoso raggiro ai danni di un'intera comunità."