sarcone medico corsia ospedale
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Politica

Chiusura ospedale, Terlizzi pronta a fare causa alla Regione

Ecco l'ordine del giorno partorito dal consiglio comunale

Argomento ospedale in primo questa mattina in consiglio comunale. Come previsto, si è discusso della paventata chiusura del nosocomio di Terlizzi e non sono mancati momenti di tensione tra maggioranza di centrodestra e l'opposizione di centrosinistra. Secondo il piano di riordino regionale, il "Sarcone" dovrebbe perdere lo status di presidio ospedaliero per essere trasformato in un "presidio assistenziale territoriale", una sorta di mega ambulatorio forse con anche la lungodegenza. Contro Emiliano e il suo piano durissima è la posizione dell'ex sindaco Vincenzo Di Tria (Uniti a Sinistra) che definisce «aberrante» il metodo usato «dall'attuale segretario Pd regionale» e prefigura l'ipotesi di un ricorso alle vie giudiziarie contro il piano di riordino. Il riferimento è agli oltre 20 milioni di euro spesi appena qualche anno fa per la ristrutturazione del pronto soccorso e delle sale operatorie: «C'è un danno erariale?» si chiede retoricamente Di Tria che poi aggiunge: «Non si possono depauperare importanti risorse pubbliche in questo modo. Non si può parlare di una riconversione dell'ospedale senza parlare di una perdita di risorse economiche. Dov'è allora questo risparmio? Il presidente della Regione — attacca ancora l'ex primo cittadino — non può essere contemporaneamente anche assessore alla Sanità.»
Alla fine maggioranza e opposizione hanno lavorato insieme a un ordine del giorno che vi proponiamo di seguito nella versione integrale.


Premesso che il prossimo 29 febbraio costituisce per legge data di scadenza per l'adozione del provvedimento di riordino della rete ospedaliera;
Premesso, inoltre, che su tale argomento il Consiglio Comunale di Terlizzi ha approvato lo scorso 28 dicembre un ordine del giorno, che si allega al presente atto, i cui contenuti si intendono ivi riportati;
Considerato che, al momento, nonostante la scadenza di legge ormai imminente la Regione Puglia non ha ancora reso nota alcuna bozza di riordino della rete ospedaliera o proposta di deliberazione sullo stesso argomento e che solamente il prossimo 27 febbraio, a soli 2 giorni dalla succitata scadenza, il Presidente della Regione presenterà il Piano di Riordino Sanitario Regionale ai Sindaci, ai Consiglieri e agli Assessori Regionali, alle organizzazioni sindacali e agli ordini professionali;
Considerato, inoltre, che il Piano di Riordino della Rete Ospedaliera è stato presentato, in termini generali, alla Commissione Sanità della Regione Puglia, prevedendosi nello stesso la chiusura di due ospedali in provincia di Bari;
Considerato, altresì, che voci insistenti di stampa indicano l'ospedale di Terlizzi tra i due presidi, in Provincia di Bari, destinati alla chiusura;
Ritenuto di esprimere fortissima contrarietà circa il metodo con cui si sta procedendo alla formazione del provvedimento di riordino della rete ospedaliera, metodo che denota assoluta mancanza di coinvolgimento delle realtà territoriali, totale assenza di rispetto nei confronti dell'intera cittadinanza della Regione e delle varie rappresentanze elettive della stessa cittadinanza, nonché generale assenza di ascolto delle reali esigenze relative alla domanda di salute da parte dei cittadini dei vari territori; ciò a maggior ragione se si considera che su tale argomento non è stata mai convocata la conferenza dei Sindaci dell'Asl Ba;
Ritenuto, inoltre, di esprimere fortissima e netta contrarietà rispetto all'ipotesi di chiusura dell'ospedale "Michele Sarcone" di Terlizzi, anche nel caso in cui tale chiusura si concretizzasse in un declassamento della struttura a presidio di lungodegenza e riabilitazione, chiusura e/o declassamento che sarebbero immotivati rispetto alla qualità della struttura, tra l'altro oggetto di grossissimi interventi migliorativi di manutenzione straordinaria che hanno comportato l'investimento di diversi milioni di euro, e rispetto alla totale assenza, su tutto il territorio Nord Barese di una grossa struttura ospedaliera di riferimento capace di dare risposte certe alle istanze di salute della cittadinanza residente;
Ritenuto, altresì, che la contrarietà ad ogni ipotesi di chiusura/declassamento dell'Ospedale si rafforza a fronte della totale mancata attuazione della delibera di Giunta Regionale n. 1275 del 07 agosto 2012 nella parte in cui si approvava la proposta di realizzazione di un "nuovo Ospedale del Nord Barese", la cui istituzione avrebbe dato al territorio la struttura ospedaliera di riferimento sopra citata;
Ritenuto, infine, che l'avverarsi dell'ipotesi di chiusura/declassamento dell'Ospedale "Michele Sarcone" di Terlizzi porterebbe al concretizzarsi di un danno erariale alla luce del fatto che svariati milioni di euro sono stati recentemente spesi dalla Regione per migliorie strutturali in manutenzione straordinaria, in particolare per la completa ristrutturazione del Pronto Soccorso e per il rifacimento delle sale operatorie;
Per tutto quanto in narrativa premesso, che si intende integralmente riportato nella parte dispositiva del presente atto;
Esprime la più netta e assoluta contrarietà a quanto previsto per Terlizzi dal Piano di Riordino della Rete Ospedaliera in merito ad ogni ipotesi di chiusura o di declassamento dell'Ospedale "Michele Sarcone" a presidio di lungodegenza, riabilitazione e trattamento per post acuti;
indice lo stato di massima mobilitazione cittadina a difesa dell'ospedale "Michele Sarcone" di Terlizzi e del diritto alla salute di tutta la cittadinanza terlizzese;
Dà mandato al Sindaco affinché, a seguito dell'istanza già presentata e allo stato disattesa, richiami il Sindaco di Bari, ingegnere Antonio Decaro, a convocare la Conferenza dei Sindaci quale atto propedeutico all'approvazione del Piano di Riordino della Rete Ospedaliera Pugliese;
Invita il Presidente della Regione a fornire ad horas una bozza del Piano di Riordino Ospedaliero completa di tutti i dati, non solo numerico-prestazionali, ma anche sociali, geografiche e strutturali, relativi ai presidi ospedalieri del territorio circondario (Terlizzi, Molfetta e Corato), affinchè eventualmente si possano elaborare ipotesi alternative che comunque comportino la razionalizzazione e l'accorpamento delle risorse umane, impiantistiche strumentali attualmente esistenti;
Dà mandato allo stesso Sindaco, qualora dovessero avverarsi le paventate ipotesi di chiusura e/o declassamento dell'Ospedale di Terlizzi di adire tutte le strade praticabili in sede giudiziaria, ivi compresi un ricorso in sede amministrativa- giurisdizionale competente;
Esprime l'auspicio che, tra le necessarie misure correttive rispetto a quanto previsto per l'ospedale di Terlizzi del piano di riordino della rete ospedaliera, ci sia adeguata valorizzazione e rafforzamento di tutti i servizi di medicina territoriale, in primis Diagnostica Specialistica, Diagnostica Strumentale, Diagnostica di Laboratorio e terapie domiciliari;
Dà mandato allo stesso Sindaco affinché istituisca un tavolo di confronto con i Sindaci dei comuni viciniori, in primis Bisceglie e Molfetta, per adottare iniziative forti e incisive finalizzate a far nascere quanto prima il "grande Ospedale del Nord Barese".
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