Ciao Ciao Ospedale! Una sconfitta per Terlizzi.
Il sindaco Gemmato: "Con Emiliano sono stato chiaro"
Terlizzi - giovedì 31 dicembre 2015
7.00
Sul futuro dell'ospedale sono diverse le interpretazioni che offre il mondo della politica. Di fronte al rischio chiusura del "Sarcone" di Terlizzi e poi dopo di fronte all'effettivo drastico ridimensionamento che sembra dovrà subire il nosocomio di via Pasquale Fiore c'è chi esulta e chi piange. E' il solito il gioco delle parti, ma la verità — e questo è il nostro punto di vista — che Terlizzi (e con essa tutte le città del nord barese, in particolare anche Molfetta) ne esce malconcia da questo piano di riordino ospedaliero.
In attesa di capire se arriverà a traguardo il piano regionale, c'è chi come il presidente del consiglio Michele Grassi sembrava l'altro ieri voler fare salti di gioia per il solo fatto che "l'ospedale Sarcone di Terlizzi è 'salvo' dalle forche caudine". Come se i terlizzesi dovessero essere contenti della non chiusura dell'ospedale nonostante la perdita ormai certa del Pronto Soccorso e della Chirurgia (e chissà di quali e quante altre unità operative di eccellenza). Una soddisfazione, quella del presidente Grassi, che non abbiamo per niente condiviso, né francamente compreso. L'ospedale di Terlizzi dopo decine di milioni di euro spesi per realizzare nuove e attrezzatissime sale chirurgiche, per dotarsi di un nuovo pronto soccorso (peraltro mai inaugurato) e altre strutture innovative, si appresta a perdere alcuni suoi "gioielli" e soprattutto alcuni dirigenti medici di primissimo livello, per diventare una specie di casa di riposo (c'è poi da chiedersi se la struttura dedicata alla lungodegenza e riabilitazione in futuro resterà sempre pubblica). Be' c'è poco da rimanere contenti.
Più pragmatico l'approccio del Partito Democratico che con il suo capogruppo Michelangelo de Chirico sembra centrare meglio il succo della questione: quando sarà costruito il nuovo maxi polo ospedaliero del Nord Barese? Anche su questo punto Emiliano ha giocato a nascondino e soprattutto non ha aperto il portafogli.
Sicché il sindaco Gemmato lancia il suo monito, pur sapendo forse che le sue sono parole obbligate che non riusciranno a cambiare il destino dell'ospedale di Terlizzi: "Ieri sono stato molto chiaro con il Presidente Emiliano" dichiara il sindaco a La Gazzetta del Mezzogiorno in edicola stamattina. "Non sono affatto d'accordo con lui sul destino deciso per l'Ospedale di Terlizzi. Nella proposta di riordino da sottoporre ad approvazione della Giunta regionale, l'ospedale di Terlizzi viene declassato a presidio di lungodegenza e riabilitazione. Delle unità operative attualmente esistenti si 'salva' solo la Medicina. Il Pronto Soccorso viene 'degradato' a punto di primo intervento, dopo che la Regione aveva sostenuto costi per svariati milioni di euro per la ristrutturazione. Purtroppo, le indiscrezioni giornalistiche, da qualcuno bollate come 'fesserie', sono state confermate in pieno. In serata ho appreso che la Giunta Regionale convocata per oggi per deliberare sull'argomento è stata rinviata. Spero che la notte abbia portato consiglio."
In attesa di capire se arriverà a traguardo il piano regionale, c'è chi come il presidente del consiglio Michele Grassi sembrava l'altro ieri voler fare salti di gioia per il solo fatto che "l'ospedale Sarcone di Terlizzi è 'salvo' dalle forche caudine". Come se i terlizzesi dovessero essere contenti della non chiusura dell'ospedale nonostante la perdita ormai certa del Pronto Soccorso e della Chirurgia (e chissà di quali e quante altre unità operative di eccellenza). Una soddisfazione, quella del presidente Grassi, che non abbiamo per niente condiviso, né francamente compreso. L'ospedale di Terlizzi dopo decine di milioni di euro spesi per realizzare nuove e attrezzatissime sale chirurgiche, per dotarsi di un nuovo pronto soccorso (peraltro mai inaugurato) e altre strutture innovative, si appresta a perdere alcuni suoi "gioielli" e soprattutto alcuni dirigenti medici di primissimo livello, per diventare una specie di casa di riposo (c'è poi da chiedersi se la struttura dedicata alla lungodegenza e riabilitazione in futuro resterà sempre pubblica). Be' c'è poco da rimanere contenti.
Più pragmatico l'approccio del Partito Democratico che con il suo capogruppo Michelangelo de Chirico sembra centrare meglio il succo della questione: quando sarà costruito il nuovo maxi polo ospedaliero del Nord Barese? Anche su questo punto Emiliano ha giocato a nascondino e soprattutto non ha aperto il portafogli.
Sicché il sindaco Gemmato lancia il suo monito, pur sapendo forse che le sue sono parole obbligate che non riusciranno a cambiare il destino dell'ospedale di Terlizzi: "Ieri sono stato molto chiaro con il Presidente Emiliano" dichiara il sindaco a La Gazzetta del Mezzogiorno in edicola stamattina. "Non sono affatto d'accordo con lui sul destino deciso per l'Ospedale di Terlizzi. Nella proposta di riordino da sottoporre ad approvazione della Giunta regionale, l'ospedale di Terlizzi viene declassato a presidio di lungodegenza e riabilitazione. Delle unità operative attualmente esistenti si 'salva' solo la Medicina. Il Pronto Soccorso viene 'degradato' a punto di primo intervento, dopo che la Regione aveva sostenuto costi per svariati milioni di euro per la ristrutturazione. Purtroppo, le indiscrezioni giornalistiche, da qualcuno bollate come 'fesserie', sono state confermate in pieno. In serata ho appreso che la Giunta Regionale convocata per oggi per deliberare sull'argomento è stata rinviata. Spero che la notte abbia portato consiglio."