Ciliegie distrutte
Ciliegie distrutte
Attività Produttive

Ciliegie primizie a rischio per il maltempo degli scorsi giorni

L'allarme lanciato da Coldiretti Puglia

Torna il maltempo con pioggia e vento che si abbattono sulle colture, dopo la grandine dei giorni scorsi, che stanno mettendo a rischio le ciliegie primizie, le prelibate Bigarreau, con i frutti che si stanno spaccando, nei giorni in cui la raccolta dovrebbe prendere il via. È quanto denuncia Coldiretti Puglia, con l'ennesima ondata di maltempo che sta colpendo la Puglia con danni sulle ciliegie in campo e sugli ortaggi.

Ma danni – continua la Coldiretti Puglia - si registrano anche nell'area del Salento, con alberi sradicati e a strade bloccate con frane e smottamenti. Se la pioggia è attesa per ripristinare le scorte idriche in bacini e terreni, i forti temporali con precipitazioni violente – aggiunge la Coldiretti regionale – peggiorano la situazione anche con frane e smottamenti poiché i terreni secchi non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

La Puglia è la maggior produttrice di ciliegie in Italia, detiene con le sue quasi 32.000 tonnellate – spiega Coldiretti Puglia - il 35% delle produzioni italiane e il 62% delle superfici investite pari a circa 19.000 ettari di terreno ed un fatturato di circa 22 milioni di euro. La produzione di ciliegie risulta concentrata nella provincia di Bari che da sola rappresenta il 96,4% della produzione regionale e il 39% del totale nazionale – aggiunge Coldiretti Puglia – con le sue 47 mila tonnellate la provincia di Bari (tra cui è presente il territorio di Terlizzi) è la prima provincia italiana per produzione di ciliegie raccogliendo il 34% della produzione nazionale.

La produzione di ciliegie è destinata esclusivamente al consumo fresco e per questa ragione devono essere mantenute integre le pezzature - Insiste Coldiretti Puglia - particolarmente consistenti per la ciliegia Ferrovia, la compattezza ed il sapore, attività che richiedono un'accuratezza nelle fasi di coltivazione e di raccolta facilmente riscontrabili, per cui la mano dell'uomo non può essere sostituita dalle macchine.

La produzione di ciliegie subisce anche gli attacchi di insetti alieni, come la Drosophila Suzukii, il moscerino che attacca prevalentemente dei piccoli frutti specie con buccia sottile come la ciliegia, per cui va sostenuta e finanziata la ricerca con risorse orientate a sostenere metodi di lotta al parassita, come la lotta biologica attraverso l'introduzione in Puglia dell'Imenottero Ganaspis Brasiliensis, che potrebbe contrastare la diffusione della Suzukii nei nostri territori.

Le ciliegie sono uno dei frutti più amati e con meno calorie – aggiunge Coldiretti Puglia – e contengono vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B. Sono inoltre una fonte da non sottovalutare di sali minerali, come ferro, calcio, magnesio, potassio e zolfo. Presentano, inoltre, oligoelementi importanti, con particolare riferimento a rame, zinco, manganese e cobalto. Le ciliegie contengono melatonina naturale, una sostanza che favorisce il sonno – conclude Coldiretti Puglia - e sono una fonte di antiossidanti, che aiutano il nostro organismo a contrastare l'invecchiamento provocato dai radicali liberi.
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