Politica
Città Civile chiede cittadinanza onoraria per Liliana Segre
L'iniziativa dopo la necessità di mettere sotto scorta la senatrice reduce dei campi di sterminio di Auschwitz
Terlizzi - lunedì 11 novembre 2019
Comunicato Stampa
Un fatto di civiltà, un passaggio obbligato per prendere le distanze da chi, ancora oggi, nega la barbarie dei campi di sterminio nazisti e vive nutrendosi dell'odio figlio dell'antisemitismo. Per questo il movimento d'opposizione cittadina, Città Civile, chiede che alla Senatrice Liliana Segre sia concessa la cittadinanza onoraria di Terlizzi. Di seguito il comunicato integrale.
Come noto la Senatrice ha proposto l'istituzione in Senato di una commissione per il contrasto all'intolleranza, al razzismo, all'antisemitismo, all'istigazione all'odio e alla violenza. La stessa è stata poi pesantemente insultata sui social e successivamente le è stata assegnata la scorta con due Carabinieri, che l'accompagnano negli spostamenti per tutelarne l'incolumità.
Riteniamo che la nostra città debba mostrare vicinanza fraterna ed estrema gratitudine alla senatrice Segre per l'infaticabile e meritoria opera di testimonianza civile, riaffermando, con forza, i valori fondante della nostra Repubblica.
Quello che è accaduto e sta accadendo a Liliana Segre non è assolutamente accettabile. In questo periodo di forte difficoltà politica e di rappresentanza generale del Paese è necessario che tutti dicano con chiarezza da che parte stare.
Una comunità come quella di Terlizzi non può restare indifferente. La testimonianza etica di Gioacchino Gesmundo e Don Pietro Pappagallo ci spingono ad agire con convinzione. Come ricordatoci dalla Sezione Anpi di Terlizzi, è da monito per la nostra comunità il riconoscimento ottenuto da don Pietro, nel luglio 2018 quale "Giusto tra le Nazioni", il cui nome è stato posto a memoria perenne sul muro perimetrale dello Yad Vashem, il luogo del Ricordo a Gerusalemme".
Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah, è da anni impegnata a diffondere una cultura di pace parlando nelle scuole, raccontando le tante atrocità subite affinché la storia non si ripeta. Nonostante i tanti dolori patiti sulla sua pelle, non si è mai abbandonata a parole di odio o violente, ma con estrema fermezza ha denunciato gli orrori che ha vissuto.
Con questa iniziativa vorremmo dare un segnale concreto alle nuove generazioni. Città Civile spera che la proposta, di cui il Consigliere Vito d'Amato se ne farà carico, possa essere votata all'unanimità.
Città Civile Terlizzi
Come noto la Senatrice ha proposto l'istituzione in Senato di una commissione per il contrasto all'intolleranza, al razzismo, all'antisemitismo, all'istigazione all'odio e alla violenza. La stessa è stata poi pesantemente insultata sui social e successivamente le è stata assegnata la scorta con due Carabinieri, che l'accompagnano negli spostamenti per tutelarne l'incolumità.
Riteniamo che la nostra città debba mostrare vicinanza fraterna ed estrema gratitudine alla senatrice Segre per l'infaticabile e meritoria opera di testimonianza civile, riaffermando, con forza, i valori fondante della nostra Repubblica.
Quello che è accaduto e sta accadendo a Liliana Segre non è assolutamente accettabile. In questo periodo di forte difficoltà politica e di rappresentanza generale del Paese è necessario che tutti dicano con chiarezza da che parte stare.
Una comunità come quella di Terlizzi non può restare indifferente. La testimonianza etica di Gioacchino Gesmundo e Don Pietro Pappagallo ci spingono ad agire con convinzione. Come ricordatoci dalla Sezione Anpi di Terlizzi, è da monito per la nostra comunità il riconoscimento ottenuto da don Pietro, nel luglio 2018 quale "Giusto tra le Nazioni", il cui nome è stato posto a memoria perenne sul muro perimetrale dello Yad Vashem, il luogo del Ricordo a Gerusalemme".
Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah, è da anni impegnata a diffondere una cultura di pace parlando nelle scuole, raccontando le tante atrocità subite affinché la storia non si ripeta. Nonostante i tanti dolori patiti sulla sua pelle, non si è mai abbandonata a parole di odio o violente, ma con estrema fermezza ha denunciato gli orrori che ha vissuto.
Con questa iniziativa vorremmo dare un segnale concreto alle nuove generazioni. Città Civile spera che la proposta, di cui il Consigliere Vito d'Amato se ne farà carico, possa essere votata all'unanimità.
Città Civile Terlizzi