Politica
Città Civile propone misure di esenzione sui tributi locali
La richiesta è stata protocollata dal consigliere Vito D'amato
Terlizzi - martedì 7 aprile 2020
Una nuova richiesta, indirizzata all'amministrazione comunale, è stata protocollata da Vito D'amato, consigliere comunale di Città Civile, in merito ad alcune misure che potrebbero essere adottate in favore di commercianti, attività produttive e famiglie in difficoltà per far fronte al «lockdown» dovuto all'emergenza da Coronavirus.
In particolare, è stato domandato, in un'ottica di confronto costruttivo, «di dar corso, con effetto retroattivo coincidente con il primo DPCM, alla rimodulazione dei tributi locali».
La prima proposta riguarda la TARI, suggerendone l'esenzione per gli esercenti che in questo periodo, come da indicazioni governative, si stanno astenendo dallo svolgere attività lavorative. Secondo il movimento civico, infatti, «sostanzialmente pagare per un servizio non fornito non è assolutamente corretto».
Una misura analoga dovrebbe, quindi, valere per le spese dell'ASIPU, l'azienda di nettezza urbana, per la quale si chiede una riduzione del costo relativo al servizio prestato data la chiusura delle stesse attività commerciali.
Medesimo discorso vale per il TOSAP, la tassa sull'occupazione di spazi e di aree pubbliche, per cui è stata avanzata l'idea dell'esenzione o del ristoro per il periodo di chiusura degli esercenti temporaneamente inattivi.
Infine, in materia di IMU e TASI, Città Civile punta alla loro esenzione, riduzione o differimento della quota per soggetti e famiglie maggiormente a disagio, da identificarsi in maniera chiara e trasparente.
In particolare, è stato domandato, in un'ottica di confronto costruttivo, «di dar corso, con effetto retroattivo coincidente con il primo DPCM, alla rimodulazione dei tributi locali».
La prima proposta riguarda la TARI, suggerendone l'esenzione per gli esercenti che in questo periodo, come da indicazioni governative, si stanno astenendo dallo svolgere attività lavorative. Secondo il movimento civico, infatti, «sostanzialmente pagare per un servizio non fornito non è assolutamente corretto».
Una misura analoga dovrebbe, quindi, valere per le spese dell'ASIPU, l'azienda di nettezza urbana, per la quale si chiede una riduzione del costo relativo al servizio prestato data la chiusura delle stesse attività commerciali.
Medesimo discorso vale per il TOSAP, la tassa sull'occupazione di spazi e di aree pubbliche, per cui è stata avanzata l'idea dell'esenzione o del ristoro per il periodo di chiusura degli esercenti temporaneamente inattivi.
Infine, in materia di IMU e TASI, Città Civile punta alla loro esenzione, riduzione o differimento della quota per soggetti e famiglie maggiormente a disagio, da identificarsi in maniera chiara e trasparente.