
Attualità
Italia invasa dall'olio tunisino, anche Terlizzi alza la voce
Dura presa di posizione del consigliere comunale Francesco Malerba
Terlizzi - lunedì 14 marzo 2016
23.33
Olio dalla Tunisia, Via libera definitivo dalla UE: aumento import a dazio zero. Le 35mila tonnellate aggiuntive a cui Strasburgo apre le porte daranno un altro grave colpo al comparto agricolo italiano ed in specie a quello pugliese, costretto a fare i conti con un prodotto a basso costo e di scarsa qualità. Annuncia battaglia anche a Terlizzi, il consigliere comunale Francesco Malerba che parla di un "grave attacco ad un settore economico strategico. Rischio frodi, produttori italiani traditi dai propri stessi rappresentanti nelle Istituzioni europee. Mi farò promotore di importanti iniziative a tutela delle produzioni olivicole autoctone"
La misura presa dalla plenaria di Strasburgo fa parte del pacchetto di aiuti d'urgenza per il Paese nordafricano, che comprende appunto anche quell'agevolazione di oltre 35mila tonnellate in più di olio. Il voto era stato sospeso il 25 febbraio, ma ora il Coreper (Comitato rappresentanti permanenti dell'Unione europea) ha recepito gli emendamenti tecnici e comunicato che avrebbe adottato il testo passato al Parlamento europeo. L'Aula ha approvato con 500 sì, 107 no e 42 astenuti.
Malerba si fa portavoce del malessere dei coltivatori italiani e terlizzesi in particolare: "Il mercato comunitario sarà invaso da un quantitativo spropositato di olio tunisino. Un prodotto a basso costo e di carente qualità che metterà ulteriormente in crisi la competitività della produzione olearia di eccellenza dell'extravergine italiano, già colpito da gravi fenomeni di frodi e sofisticazioni. Mi propongo -- continua Malerba -- di rendere Terlizzi l'epicentro della protesta degli addetti ai lavori del settore, che non intendono rimanere inerti rispetto allo scempio di cui sono vittime; intraprenderò insieme ad essi ogni inizatitiva utile alla difesa delle nostre pregiate produzioni olearie, che costituiscono un vanto anche per la nostra economia cittadina".
Il consigliere Malerba ha continuato il suo intervento manifestando la propria contrarietà "a qualsiasi aumento permanente del quantitativo di export di olio tunisino esentato dai dazi. Come esponente politico, orgogliosamente rivendico la mia appartenenza al mondo dei produttori agricoli essendo io stesso uno di essi e fino a quando le istituzioni sovraordinate nazionali ed europee resteranno insensibili al grido di dolore della nostra gente, rendendosi anzi responsabili di questo scempio, io continuerò a combattere questa battaglia".
"Nel frattempo", ha concluso "esorto gli organismi di controllo del ministero, a partire da capitanerie di porto, corpo forestale e ispettorato repressione frodi ad intensifichere le ispezioni nei porti ed alle dogane al fine di alzare in maniera decisiva il livello della risposta contro possibili frodi e sofisticazioni che continuano ad affliggere il settore".
La misura presa dalla plenaria di Strasburgo fa parte del pacchetto di aiuti d'urgenza per il Paese nordafricano, che comprende appunto anche quell'agevolazione di oltre 35mila tonnellate in più di olio. Il voto era stato sospeso il 25 febbraio, ma ora il Coreper (Comitato rappresentanti permanenti dell'Unione europea) ha recepito gli emendamenti tecnici e comunicato che avrebbe adottato il testo passato al Parlamento europeo. L'Aula ha approvato con 500 sì, 107 no e 42 astenuti.
Malerba si fa portavoce del malessere dei coltivatori italiani e terlizzesi in particolare: "Il mercato comunitario sarà invaso da un quantitativo spropositato di olio tunisino. Un prodotto a basso costo e di carente qualità che metterà ulteriormente in crisi la competitività della produzione olearia di eccellenza dell'extravergine italiano, già colpito da gravi fenomeni di frodi e sofisticazioni. Mi propongo -- continua Malerba -- di rendere Terlizzi l'epicentro della protesta degli addetti ai lavori del settore, che non intendono rimanere inerti rispetto allo scempio di cui sono vittime; intraprenderò insieme ad essi ogni inizatitiva utile alla difesa delle nostre pregiate produzioni olearie, che costituiscono un vanto anche per la nostra economia cittadina".
Il consigliere Malerba ha continuato il suo intervento manifestando la propria contrarietà "a qualsiasi aumento permanente del quantitativo di export di olio tunisino esentato dai dazi. Come esponente politico, orgogliosamente rivendico la mia appartenenza al mondo dei produttori agricoli essendo io stesso uno di essi e fino a quando le istituzioni sovraordinate nazionali ed europee resteranno insensibili al grido di dolore della nostra gente, rendendosi anzi responsabili di questo scempio, io continuerò a combattere questa battaglia".
"Nel frattempo", ha concluso "esorto gli organismi di controllo del ministero, a partire da capitanerie di porto, corpo forestale e ispettorato repressione frodi ad intensifichere le ispezioni nei porti ed alle dogane al fine di alzare in maniera decisiva il livello della risposta contro possibili frodi e sofisticazioni che continuano ad affliggere il settore".