Religioni
Consegnate ieri sera le chiavi della città di Terlizzi alla Madonna del Rosario
Cerimonia celebrata nel 380° anniversario della costituzione della Confraternita del Rosario
Terlizzi - giovedì 5 dicembre 2019
11.10
Tantissimi fedeli si sono riuniti ieri sera, 4 dicembre, nella chiesa di Santa Maria la Nova per celebrare il 380° anniversario della costituzione della confraternita della Madonna del Rosario, avvenuta nel lontanissimo 1639. A distanza di quasi quattro secoli, si è rinnovata solennemente e in maniera formale la consacrazione al cuore della Vergine Maria, quale protettrice di Terlizzi, rinnovando il sacramento del Battesimo per tutti i devoti.
La Madonna del Rosario è stata dichiarata "in perpetuum Patrona" nel 1633, anno in cui l'allora sindaco di Terlizzi consegnò le chiavi della città alla "Virgo Rosarii", cerimonia che simboleggiò l'apertura delle porte del paese e quelle di ogni casa a Maria affinché questa custodisse sempre i cittadini che vi abitano.
Adesso, come allora, il primo cittadino Ninni Gemmato ha donato le "Chiavi della Città di Terlizzi", realizzate dal laboratorio orafo di Giuseppe De Nicolo, al simulacro della Vergine del Rosario, adagiandole prima ai suoi piedi e poi ponendole fra le sue mani.
«Si tratta di una rievocazione storica che va vissuta nella sua sostanzialità», afferma Gemmato, «A 380 anni dalla fondazione della Confraternita della Madonna del Rosario, si sancisce il legame profondo che unisce la città, attualizzato all'insegna dei valori della nostra comunità».
Per l'importante occasione, la Santa Messa è stata officiata dal vescovo, Mons. Domenico Cornacchia, che esalta Maria quale emblema della fede cristiana grazie alla quale è possibile «respirare nella nostra città un'attività ecumenica e distesa». Il vescovo, inoltre, si è rivolto a tutte le mamme di Terlizzi, quali generatrici dell'umanità da educare ai valori dell'amore, della beatitudine e della tolleranza. «Il popolo mariano è un popolo innamorato di Maria di cui invochiamo l'intercessione», precisa il Monsignore nella sua omelia, «Soltanto nella divisione risiede la moltiplicazione: bisogna fare a metà gioia e dolore, stando accanto nell'uno e nell'altro caso».
La Madonna del Rosario è stata dichiarata "in perpetuum Patrona" nel 1633, anno in cui l'allora sindaco di Terlizzi consegnò le chiavi della città alla "Virgo Rosarii", cerimonia che simboleggiò l'apertura delle porte del paese e quelle di ogni casa a Maria affinché questa custodisse sempre i cittadini che vi abitano.
Adesso, come allora, il primo cittadino Ninni Gemmato ha donato le "Chiavi della Città di Terlizzi", realizzate dal laboratorio orafo di Giuseppe De Nicolo, al simulacro della Vergine del Rosario, adagiandole prima ai suoi piedi e poi ponendole fra le sue mani.
«Si tratta di una rievocazione storica che va vissuta nella sua sostanzialità», afferma Gemmato, «A 380 anni dalla fondazione della Confraternita della Madonna del Rosario, si sancisce il legame profondo che unisce la città, attualizzato all'insegna dei valori della nostra comunità».
Per l'importante occasione, la Santa Messa è stata officiata dal vescovo, Mons. Domenico Cornacchia, che esalta Maria quale emblema della fede cristiana grazie alla quale è possibile «respirare nella nostra città un'attività ecumenica e distesa». Il vescovo, inoltre, si è rivolto a tutte le mamme di Terlizzi, quali generatrici dell'umanità da educare ai valori dell'amore, della beatitudine e della tolleranza. «Il popolo mariano è un popolo innamorato di Maria di cui invochiamo l'intercessione», precisa il Monsignore nella sua omelia, «Soltanto nella divisione risiede la moltiplicazione: bisogna fare a metà gioia e dolore, stando accanto nell'uno e nell'altro caso».