Politica
Consiglio comunale, anche il presidente Grassi abbandona l'aula
Il presidente aveva chiesto di rimandare alcuni puntI vista l'assenza dell'opposizione
Terlizzi - giovedì 19 febbraio 2015
10.36
Il Consiglio Comunale di ieri è iniziato con due colpi di scena: da una parte, l'opposizione, compatta nel boicottare la seduta consiliare – proseguendo con l'autosospensione; e, dall'altra, l'inedita condotta di Michele Grassi, presidente del Consiglio Comunale.
Quest'ultimo infatti, ad inizio seduta, nello stupore generale, si è alzato in piedi, sfoderando uno scritto indirizzato all'Amministrazione e al sindaco. Grassi ha chiesto che la discussione su importanti temi come le modifiche ai regolamenti di funzionamento della macchina comunale siano discussi anche con l'opposizione, assente in aula da circa tre mesi.
"Preso atto della pervicace prosecuzione dell'autosospensione dei signori consiglieri di minoranza - ha dichiarato il presidente Grassi - dell'assenza, quindi, di qualsivoglia contraddittorio tra le forze politiche della nostra Città non mi rimane altro, da uomo libero e supra partes, che rimanere distante da una semplice direzione dei lavori consiliari che assume i connotati di una direzione del traffico in una strada a senso unico di marcia. Infatti, ritengo poco costruttivo voler operare alle riforme e alle scelte amministrative fondamentali per la nostra città in assoluta autonomia; qualsiasi decisione deve essere assunta con il confronto, anche duro, tra tutte le parti e non mostrando i "muscoli". È profondamente desolante - ha continuato Grassi - vedere la massima assise cittadina ridotta ad un'assemblea orba e monca, senza l'indispensabile coralità di voci e opinioni, che caratterizzano la vita democratica cittadina.
«Bisogna restituire alla politica il suo antico, nobile valore: ho messo in campo ogni sforzo per far comprendere non solo che le riforme vanno prese di comune accordo ma che - il ruolo istituzionale che ricopro – mi dovrebbe vedere, cosa che non è mai accaduta, interlocutore privilegiato.
A titolo esplicativo è doveroso rammentare che anche stamattina ho regolarmente convocato la Commissione Affari Istituzionali per approfondire con il Sindaco su quanto sta accadendo e nell'auspicio che anche quest'ulteriore gesto potesse offrire la giusta scossa per uscire da questo impasse istituzionale, tuttavia - con grande rammarico - devo constatare che che ogni mio tentativo è stato vano».
E ha concluso: "accetto l' attuale situazione politica terlizzese soltanto perché profondamente rispetto l'altrui pensiero essendo stato da sempre animato dallo spirito democratico ed essendomi formato in tal senso; tuttavia, quest'oggi e per la prima volta nel mio excursus istituzionale, non mi rimane che allontanarmi dal celebrando Consiglio Comunale, ritenendo pleonastica la presenza del sottoscritto Presidente del Consiglio Comunale. Nell'auspicio che questo mio gesto significativo possa rappresentare - per tutti - occasione per concedersi del tempo ed intraprendere un'opportuna riflessione, affinchè l'attuale incresciosa e nota alle cronache situazione possa avere immediatamente fine, per il bene supremo della comunità terlizzese".
Terminata la lettura del documento, Grassi ha abbandonato il consesso Consiliare, che è proseguito regolarmente nei suoi lavori. In accoglimento delle sue richieste, alcuni importantissimi ordini del giorno sono stati rinviati alla prossima seduta consiliare del 27 febbraio: tra questi c'è il famigerato nuovo regolamento di accesso agli atti amministrativi da parte dei consiglieri comunali.
Proprio in tale seduta l'opposizione rientrerà in Consiglio Comunale, pronta a dar battaglia all'Amministrazione Gemmato.
Quest'ultimo infatti, ad inizio seduta, nello stupore generale, si è alzato in piedi, sfoderando uno scritto indirizzato all'Amministrazione e al sindaco. Grassi ha chiesto che la discussione su importanti temi come le modifiche ai regolamenti di funzionamento della macchina comunale siano discussi anche con l'opposizione, assente in aula da circa tre mesi.
"Preso atto della pervicace prosecuzione dell'autosospensione dei signori consiglieri di minoranza - ha dichiarato il presidente Grassi - dell'assenza, quindi, di qualsivoglia contraddittorio tra le forze politiche della nostra Città non mi rimane altro, da uomo libero e supra partes, che rimanere distante da una semplice direzione dei lavori consiliari che assume i connotati di una direzione del traffico in una strada a senso unico di marcia. Infatti, ritengo poco costruttivo voler operare alle riforme e alle scelte amministrative fondamentali per la nostra città in assoluta autonomia; qualsiasi decisione deve essere assunta con il confronto, anche duro, tra tutte le parti e non mostrando i "muscoli". È profondamente desolante - ha continuato Grassi - vedere la massima assise cittadina ridotta ad un'assemblea orba e monca, senza l'indispensabile coralità di voci e opinioni, che caratterizzano la vita democratica cittadina.
«Bisogna restituire alla politica il suo antico, nobile valore: ho messo in campo ogni sforzo per far comprendere non solo che le riforme vanno prese di comune accordo ma che - il ruolo istituzionale che ricopro – mi dovrebbe vedere, cosa che non è mai accaduta, interlocutore privilegiato.
A titolo esplicativo è doveroso rammentare che anche stamattina ho regolarmente convocato la Commissione Affari Istituzionali per approfondire con il Sindaco su quanto sta accadendo e nell'auspicio che anche quest'ulteriore gesto potesse offrire la giusta scossa per uscire da questo impasse istituzionale, tuttavia - con grande rammarico - devo constatare che che ogni mio tentativo è stato vano».
E ha concluso: "accetto l' attuale situazione politica terlizzese soltanto perché profondamente rispetto l'altrui pensiero essendo stato da sempre animato dallo spirito democratico ed essendomi formato in tal senso; tuttavia, quest'oggi e per la prima volta nel mio excursus istituzionale, non mi rimane che allontanarmi dal celebrando Consiglio Comunale, ritenendo pleonastica la presenza del sottoscritto Presidente del Consiglio Comunale. Nell'auspicio che questo mio gesto significativo possa rappresentare - per tutti - occasione per concedersi del tempo ed intraprendere un'opportuna riflessione, affinchè l'attuale incresciosa e nota alle cronache situazione possa avere immediatamente fine, per il bene supremo della comunità terlizzese".
Terminata la lettura del documento, Grassi ha abbandonato il consesso Consiliare, che è proseguito regolarmente nei suoi lavori. In accoglimento delle sue richieste, alcuni importantissimi ordini del giorno sono stati rinviati alla prossima seduta consiliare del 27 febbraio: tra questi c'è il famigerato nuovo regolamento di accesso agli atti amministrativi da parte dei consiglieri comunali.
Proprio in tale seduta l'opposizione rientrerà in Consiglio Comunale, pronta a dar battaglia all'Amministrazione Gemmato.