Politica
Consiglio comunale su caso Censum, divampa lo scontro politico
Il sindaco esprime solidarietà a Mario Ruggiero
Terlizzi - mercoledì 16 gennaio 2019
13.08
Divampa lo scontro politico attorno alla sentenza Censum. Questa volta il punto della discordia riguarda l'istanza di un consiglio comunale "urgente" presentata da parte delle opposizioni consiliari cui ha fatto seguito la richiesta del presidente del Consiglio comunale, Mario Ruggiero, di motivare l'urgenza.
Da qui le proteste a mezzo facebook da parte delle opposizioni che hanno accusato il presidente e la maggioranza di volersi sottrarre al confronto. «Hanno paura di affrontare, quanto prima, la questione Censum in Consiglio Comunale e necessitano di tempo» scrivono su Facebook le opposizioni.
In realtà la richiesta di consiglio comunale era stata già presentata dal sindaco il 12 gennaio scorso. Quella delle opposizioni poneva in più una questione di urgenza oltre alla necessità di audire il segretario generale. Una differenza che si traduce nel fatto che il presidente dovrebbe convocare la seduta entro 5 giorni e non entro 20 giorni così come previsto dalla legge.
«Nessuno fugge né ho mai detto che il caso Censum non sia urgente: ho solo chiesto che la richiesta di convocazione urgente venga adeguatamente motivata come richiede la legge» ha risposto Mario Ruggiero.
Sullo scontro si registra anche la solidarietà espressa da sindaco e amministrazione comunale: «Evidentemente - si legge in una nota - continua senza alcuna decenza l'operazione di falsificazione della verità da parte delle opposizioni sul cosiddetto caso Censum: pertanto, solo per onor del vero, siamo costretti a precisare che il sindaco Gemmato, in data 12 gennaio 2019, aveva già chiesto di convocare il Consiglio comunale per un confronto pubblico sugli sviluppi processuali del cosiddetto "caso Censum"».
«Lo stesso primo cittadino, dunque, aveva già rilevato immediatamente l'opportunità di informare la città - pubblicamente e nella massima assise cittadina - tanto sugli esiti della sentenza di primo grado, quanto sul risarcimento che è stato riconosciuto al Comune di Terlizzi quale parte civile costituita nel processo e su tutti i provvedimenti consequenziali già disposti».
«Altre richieste da parte dei consiglieri di opposizione -diffuse dagli organi di informazione e sui social network- sono dunque palesemente pretestuose e tese solo a strumentalizzare politicamente questa vicenda che invece ha precise e oggettive responsabilità politiche»
«La cultura delle legalità è una nostra buona pratica, e non si professa solo a parole. I consiglieri comunali di opposizione sappiano, dunque, che la convocazione di una seduta di Consiglio comunale avviene -deve sempre avvenire- entro il perimetro delle norme di legge, così come correttamente sottolineato dal presidente Mario Ruggiero».
Da qui le proteste a mezzo facebook da parte delle opposizioni che hanno accusato il presidente e la maggioranza di volersi sottrarre al confronto. «Hanno paura di affrontare, quanto prima, la questione Censum in Consiglio Comunale e necessitano di tempo» scrivono su Facebook le opposizioni.
In realtà la richiesta di consiglio comunale era stata già presentata dal sindaco il 12 gennaio scorso. Quella delle opposizioni poneva in più una questione di urgenza oltre alla necessità di audire il segretario generale. Una differenza che si traduce nel fatto che il presidente dovrebbe convocare la seduta entro 5 giorni e non entro 20 giorni così come previsto dalla legge.
«Nessuno fugge né ho mai detto che il caso Censum non sia urgente: ho solo chiesto che la richiesta di convocazione urgente venga adeguatamente motivata come richiede la legge» ha risposto Mario Ruggiero.
Sullo scontro si registra anche la solidarietà espressa da sindaco e amministrazione comunale: «Evidentemente - si legge in una nota - continua senza alcuna decenza l'operazione di falsificazione della verità da parte delle opposizioni sul cosiddetto caso Censum: pertanto, solo per onor del vero, siamo costretti a precisare che il sindaco Gemmato, in data 12 gennaio 2019, aveva già chiesto di convocare il Consiglio comunale per un confronto pubblico sugli sviluppi processuali del cosiddetto "caso Censum"».
«Lo stesso primo cittadino, dunque, aveva già rilevato immediatamente l'opportunità di informare la città - pubblicamente e nella massima assise cittadina - tanto sugli esiti della sentenza di primo grado, quanto sul risarcimento che è stato riconosciuto al Comune di Terlizzi quale parte civile costituita nel processo e su tutti i provvedimenti consequenziali già disposti».
«Altre richieste da parte dei consiglieri di opposizione -diffuse dagli organi di informazione e sui social network- sono dunque palesemente pretestuose e tese solo a strumentalizzare politicamente questa vicenda che invece ha precise e oggettive responsabilità politiche»
«La cultura delle legalità è una nostra buona pratica, e non si professa solo a parole. I consiglieri comunali di opposizione sappiano, dunque, che la convocazione di una seduta di Consiglio comunale avviene -deve sempre avvenire- entro il perimetro delle norme di legge, così come correttamente sottolineato dal presidente Mario Ruggiero».