Politica
Consumo di suolo, il grido di allarme del Consigliere Volpe
L'Ispra certifica che Terlizzi è tra i comuni più cementificati di Puglia
Terlizzi - sabato 21 settembre 2019
Riceviamo e pubblichiamo una nota del Consigliere comunale de La Corrente, Giuseppe Volpe, sui dati Ispra relativi al consumo di suolo, che includerebbero Terlizzi tra le città pugliesi che più ne consumano.
«Ogni secondo in Italia spariscono irreversibilmente 2 metri quadrati di suolo.
Tra il 2017 e 2018 il consumo di suolo ha riguardato 51 chilometri quadrati, con una media di 14 ettari al giorno (un'estensione di circa 19 campi da calcio coperta da superfici artificiali al giorno). Si mantiene la velocità di trasformazione del territorio registrata tra il 2016 e il 2017.
La Puglia non ne esce affatto bene, con i suoi 435 ettari in più rispetto al 2017 è la terza regione, dopo Veneto (+923 ha) e Lombardia (+633) per consumo di suolo.
E Terlizzi?
Ciò che emerge (ma che denunciamo da anni) dai dati pubblicati dall'Ispra è davvero preoccupante e conferma una tendenza che sta portando alla cementificazione di grandi porzioni di territorio comunale e alla progressiva scomparsa delle aree rurali.
Col il suo 14,4% Terlizzi è tra i comuni più cementificati della Puglia (la media regionale è dell'8,45%) e doppia la media nazionale (7,64%) ma presenta anno per anno incrementi notevoli (si è passati dal 14% del 2012 al 14,4% nel 2018). Sui dati sta pesando la proliferazione di zone residenziali stagionali intorno alla città.
Circa un sesto del territorio è ormai trasformato, interessato da una copertura artificiale e il fenomeno, viste le previsioni del Piano Regolatore Generale e il ritardo della redazione e approvazione del nuovo Piano Urbanistico Generale, non conoscerà freno anche per i prossimi anni.
Ciò significa una alterazione del paesaggio ed un crescente rischio idraulico/idrogeologico in caso di calamità naturali quali le alluvioni, ma anche meno suolo a disposizione per l'attività agricola e la progressiva riduzione degli ecosistemi.
Occorrono politiche nazionali e territoriali forti che inneschino un'inversione di tendenza. All'orizzonte c'è il fenomeno della "conurbanizzazione" e la scomparsa della campagna.
Su questo tema sono intervenuto più volte in consiglio comunale, in occasione della discussione sul DUP e vari provvedimenti urbanistici, denunciando il fatto che in questi anni si è andati avanti a colpi di varianti al Prg, provvedimenti urbanistici ad hoc e progettazioni su varie aree senza una strategia di sviluppo armonico della città, nella direzione di continuo consumo di suolo e di uno sviluppo urbanistico disordinato, malsano e non rispondente alle reali esigenza della comunità.
Mentre i comuni limitrofi stanno lavorando sulla coprogettazione partecipata dei PUG (Piano Urbanistico Generale), a Terlizzi parliamo ancora di Prg, palazzi a 5 piani e nuovo cemento (vedi C4)».
Giuseppe Volpe - Consigliere comunale
«Ogni secondo in Italia spariscono irreversibilmente 2 metri quadrati di suolo.
Tra il 2017 e 2018 il consumo di suolo ha riguardato 51 chilometri quadrati, con una media di 14 ettari al giorno (un'estensione di circa 19 campi da calcio coperta da superfici artificiali al giorno). Si mantiene la velocità di trasformazione del territorio registrata tra il 2016 e il 2017.
La Puglia non ne esce affatto bene, con i suoi 435 ettari in più rispetto al 2017 è la terza regione, dopo Veneto (+923 ha) e Lombardia (+633) per consumo di suolo.
E Terlizzi?
Ciò che emerge (ma che denunciamo da anni) dai dati pubblicati dall'Ispra è davvero preoccupante e conferma una tendenza che sta portando alla cementificazione di grandi porzioni di territorio comunale e alla progressiva scomparsa delle aree rurali.
Col il suo 14,4% Terlizzi è tra i comuni più cementificati della Puglia (la media regionale è dell'8,45%) e doppia la media nazionale (7,64%) ma presenta anno per anno incrementi notevoli (si è passati dal 14% del 2012 al 14,4% nel 2018). Sui dati sta pesando la proliferazione di zone residenziali stagionali intorno alla città.
Circa un sesto del territorio è ormai trasformato, interessato da una copertura artificiale e il fenomeno, viste le previsioni del Piano Regolatore Generale e il ritardo della redazione e approvazione del nuovo Piano Urbanistico Generale, non conoscerà freno anche per i prossimi anni.
Ciò significa una alterazione del paesaggio ed un crescente rischio idraulico/idrogeologico in caso di calamità naturali quali le alluvioni, ma anche meno suolo a disposizione per l'attività agricola e la progressiva riduzione degli ecosistemi.
Occorrono politiche nazionali e territoriali forti che inneschino un'inversione di tendenza. All'orizzonte c'è il fenomeno della "conurbanizzazione" e la scomparsa della campagna.
Su questo tema sono intervenuto più volte in consiglio comunale, in occasione della discussione sul DUP e vari provvedimenti urbanistici, denunciando il fatto che in questi anni si è andati avanti a colpi di varianti al Prg, provvedimenti urbanistici ad hoc e progettazioni su varie aree senza una strategia di sviluppo armonico della città, nella direzione di continuo consumo di suolo e di uno sviluppo urbanistico disordinato, malsano e non rispondente alle reali esigenza della comunità.
Mentre i comuni limitrofi stanno lavorando sulla coprogettazione partecipata dei PUG (Piano Urbanistico Generale), a Terlizzi parliamo ancora di Prg, palazzi a 5 piani e nuovo cemento (vedi C4)».
Giuseppe Volpe - Consigliere comunale