Vita di città
"Non è un paese per donne", la rassegna della parrocchia di San Gioacchino. FOTO
Ultimo appuntamento sabato 3 dicembre con lo spettacolo di Raffaella Giacipoli "Rita"
Terlizzi - domenica 27 novembre 2022
Per celebrare al meglio la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la parrocchia di San Gioacchino in Terlizzi ha organizzato un'apposita quattro giorni volta a sensibilizzare la comunità al fenomeno sempre più dilagante degli abusi compiuti dall'uomo nei confronti delle donne che, spesso terminano con orrendi delitti.
"Non è un paese per donne" è il titolo dell'intera rassegna iniziata sabato 19 novembre con una performance dell'attore Michele Santeramo, che si concluderà sabato 3 dicembre alle ore 19:30 con lo spettacolo di Raffaella Giacipoli, "Rita".
Dall'inizio dell'anno sono state uccise 104 donne da parte di mariti o ex partner, ma anche le molestie e i maltrattamenti, fisici e verbali, che si consumano soprattutto fra le mura domestiche sono ancora troppi e questi eventi continuano a voler essere riflettori accesi su un tema di rilevanza mondiale.
È stata posizionata in piazza Cavour, sul sagrato della chiesa San Gioacchino, una "Panchina Rossa", a simboleggiare il tanto sangue scorso in questi anni senza che si arginasse un fenomeno culturale che mette la nostra nazione tra quelle meno progredite dell'intero continente europeo.
"Non è un paese per donne" è il titolo dell'intera rassegna iniziata sabato 19 novembre con una performance dell'attore Michele Santeramo, che si concluderà sabato 3 dicembre alle ore 19:30 con lo spettacolo di Raffaella Giacipoli, "Rita".
Dall'inizio dell'anno sono state uccise 104 donne da parte di mariti o ex partner, ma anche le molestie e i maltrattamenti, fisici e verbali, che si consumano soprattutto fra le mura domestiche sono ancora troppi e questi eventi continuano a voler essere riflettori accesi su un tema di rilevanza mondiale.
È stata posizionata in piazza Cavour, sul sagrato della chiesa San Gioacchino, una "Panchina Rossa", a simboleggiare il tanto sangue scorso in questi anni senza che si arginasse un fenomeno culturale che mette la nostra nazione tra quelle meno progredite dell'intero continente europeo.