Politica
Convocazione consiglio comunale irregolare, il centrosinistra scrive di nuovo al Prefetto
Si acuisce lo scontro tra alcuni consiglieri di opposizione e il presidente del consiglio comunale
Terlizzi - domenica 26 novembre 2017
11.43
Ancora scontro tra i consiglieri comunali di opposizione e il presidente del consiglio comunale Mario Ruggiero. Dopo l'esposto inviato nei giorni scorsi per la mancata convocazione di un consiglio comunale sui tributi, l'opposizione (fatta eccezione per il consigliere di Forza Italia Gaetano Minutillo) torna alla carica con un altro esposto inviato ancora una volta al Prefetto di Bari.
La contestazione questa volta riguarda il consiglio comunale convocato per lunedì 27 novembre. Secondo il centrosinistra questa non rispetterebbe il regolamento comunale: quest'ultimo, infatti, riserva ai consiglieri almeno tre giorni tra convocazione e seduta per consentire lo studio della documentazione. I tre giorni, spiegano ora i firmatari dell'esposto, non devono essere festivi o semifestivi e questo al fine di favorire l'accesso agli atti depositati negli uffici comunali.
Nel caso in questione, invece, i tre giorni liberi comprendono il sabato e la domenica, giorni in cui gli uffici comunali sono chiusi. Michele Grassi, Michelangelo De Chirico, Nicola Morrone, Giuseppe Volpe e Daniela Zappatore, fanno notare che sabato 25 novembre si sono recati presso gli uffici comunali della Pubblica istruzione (per approfondire i temi sul diritto allo studio e sul dimensionamento della rete scolastica, argomenti in trattazione) trovandoli ovviamente chiusi. Per la verità, la documentazione era stata già inviata ai consiglieri comunale via posta elettronica, insieme alla stessa convocazione, tuttavia per l'opposizione non è sufficiente e nell'esposto scrivono che "avrebbero avuto necessità comunque di ulteriori atti sempre correlati agli argomenti da trattare».
La contestazione questa volta riguarda il consiglio comunale convocato per lunedì 27 novembre. Secondo il centrosinistra questa non rispetterebbe il regolamento comunale: quest'ultimo, infatti, riserva ai consiglieri almeno tre giorni tra convocazione e seduta per consentire lo studio della documentazione. I tre giorni, spiegano ora i firmatari dell'esposto, non devono essere festivi o semifestivi e questo al fine di favorire l'accesso agli atti depositati negli uffici comunali.
Nel caso in questione, invece, i tre giorni liberi comprendono il sabato e la domenica, giorni in cui gli uffici comunali sono chiusi. Michele Grassi, Michelangelo De Chirico, Nicola Morrone, Giuseppe Volpe e Daniela Zappatore, fanno notare che sabato 25 novembre si sono recati presso gli uffici comunali della Pubblica istruzione (per approfondire i temi sul diritto allo studio e sul dimensionamento della rete scolastica, argomenti in trattazione) trovandoli ovviamente chiusi. Per la verità, la documentazione era stata già inviata ai consiglieri comunale via posta elettronica, insieme alla stessa convocazione, tuttavia per l'opposizione non è sufficiente e nell'esposto scrivono che "avrebbero avuto necessità comunque di ulteriori atti sempre correlati agli argomenti da trattare».