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Coronavirus, ieri 11 decessi in Puglia

I casi positivi nelle ultime giornate sono 108. In 494 sono guariti

La Puglia fa registrare altri 11 decessi per Coronavirus. Lo ha comunicato il Presidente regionale Michele Emiliano, sulla scorta delle informazioni pervenute, dal Direttore del dipartimento promozione della salute Vito Montanaro, la cui intervista pubblicheremo nelle prossime ore.

Le 11 vittime provenivano in quattro casi dall'Area Metropolitana di Bari, tre dal foggiano, due erano salentine, una tarantina ed una brindisina. Da inizio pandemia ci sono stati 362 morti in regione.

Come ha spiegato il Responsabile del coordinamento epidemiologico della Regione Puglia, il prof. Pierluigi Lopalco, da ieri 22 aprile, i dati seguono un nuovo percorso e si riferiscono a più giornate. Di certo c'è che ci sono altri 108 casi di positività al Covid-19, 28 dei quali interessano persone della Città Metropolitana di Bari. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 48.342 test. Come previsto dal protocollo, i 108 tamponi risultati positivi sono stati inviati all'Istituto Superiore di Sanità.

Il totale di casi positivi nelle singole province pugliesi dall'inizio dell'emergenza

1.188 Area Metropolitana di Bari

933 provincia di Foggia

512 provincia di Brindisi

461 provincia di Lecce

358 provincia Bat

249 provincia di Taranto

27 relativi a residenti fuori regione

2 non ancora attribuiti

I pazienti attualmente guariti, tra cui un giovinazzese, sono 494, 35 in più rispetto al martedì. Ricoverata in ospedale restano 564 persone, di cui 60 in terapia intensiva. Attualmente le persone positive in Puglia sono 2.874, ma in 2.250 si stanno curando a casa.

IL DATO NAZIONALE

L'Italia ha superato ieri i 25.000 morti (per l'esattezza siamo a 25.085 decessi), mentre 54.543 persone si sono lasciate il virus alle spalle. 107.699 sono gli italiani attualmente positivi al Coronavirus, ma da inizio pandemia sin sono ammalati 187.327 nostri connazionali. I degenti negli ospedali della penisola sono 23.805 e di questi 2.384 occupano posti letto in terapia intensiva.
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