Cronaca
Cosa succede dopo il tramonto? Il video di PuliAmo Terlizzi
La denuncia filmata dell'associazione ambientalista che sollecita le istituzioni a fare la loro parte
Terlizzi - sabato 25 luglio 2020
06.30
Ieri sera, 24 luglio, l'associazione ambientalista PuliAmo Terlizzi, che in questi mesi ha continuato a svolgere un ruolo primario nella individuazione di fenomeni criminali riguardanti i tanti roghi di rifiuti nell'agro e nella cinta urbana di quella che è conosciuta come la Città dei Fiori, ha pubblicato un video.
Nel documento filmato intitolato "Cosa succede dopo il tramonto?" , i volontari ambientalisti ricostruiscono i tanti interventi del loro gruppo e lanciano un appello, affinché anche le istituzioni cittadine, regionali e nazionali prendano sul serio quanto sta accadendo.
Noi vi riproponiamo il post Facebook integrale e vi linkiamo il video. A ciascun lettore la possibilità di farsi una opinione su un fenomeno odioso e sulle sue cause, da ricercarsi forse in una cultura della morte e nel senso di impunità diffusa.
«Le immagini che vedrete scorrere in questo video ritraggono una buona parte dei roghi intercettati dai volontari negli ultimi giorni. Il lavoro di monitoraggio e segnalazione va avanti invece da quasi 4 anni.
Fuochi di scarti vegetali che non rispettano le norme regionali e l'ordinanza sindacale di prevenzione degli incendi e per i quali andrebbe applicata una sanzione prevista dalla stessa ordinanza, e fuochi risultato della combustione illecita dei rifiuti, reato sanzionabile con l'arresto fino a 6 anni e la confisca del terreno (cioè lo Stato ti toglie per sempre la tua particella di suolo).
Stanno avvelenando la nostra terra, la nostra aria, la nostra acqua.
Macchia La Manna, Gurgo, Viale Ciurcitano, Pozzo Soldano sono solo gli ultimi e più frequenti focolai.
Sappiamo chi brucia, dove ed a che ora lo fa. Conosciamo il 90% dei siti da cui partono i pennacchi neri che intossicano i polmoni dei nostri figli.
Siamo in grado di monitorare tutto il territorio da terra, dal cielo e attraverso le centinaia di cittadini sensibili e di segnalare le sorgenti dei roghi in pochi minuti e con precisione chirurgica. Tempo, energie, mezzi propri, messi a disposizione della collettività pur non percependo un solo euro di contributo dal Comune di Terlizzi, a differenza di altre realtà che ne incassano legittimamente qualche migliaio per i loro utili servizi alla città.
E allora cosa manca?
Una cosa sola: l'intervento tempestivo, coordinato, preparato e senza indugio dello Stato, delle Istituzioni e delle Autorità che lo rappresentano.
Noi siamo pronti a fornire tutto il supporto necessario per assicurare alla legge i criminali che tolgono il respiro ai terlizzesi ma serve un impegno serio, continuo e determinato alla lotta di questo fenomeno».
PULIAMO TERLIZZI
Nel documento filmato intitolato "Cosa succede dopo il tramonto?" , i volontari ambientalisti ricostruiscono i tanti interventi del loro gruppo e lanciano un appello, affinché anche le istituzioni cittadine, regionali e nazionali prendano sul serio quanto sta accadendo.
Noi vi riproponiamo il post Facebook integrale e vi linkiamo il video. A ciascun lettore la possibilità di farsi una opinione su un fenomeno odioso e sulle sue cause, da ricercarsi forse in una cultura della morte e nel senso di impunità diffusa.
«Le immagini che vedrete scorrere in questo video ritraggono una buona parte dei roghi intercettati dai volontari negli ultimi giorni. Il lavoro di monitoraggio e segnalazione va avanti invece da quasi 4 anni.
Fuochi di scarti vegetali che non rispettano le norme regionali e l'ordinanza sindacale di prevenzione degli incendi e per i quali andrebbe applicata una sanzione prevista dalla stessa ordinanza, e fuochi risultato della combustione illecita dei rifiuti, reato sanzionabile con l'arresto fino a 6 anni e la confisca del terreno (cioè lo Stato ti toglie per sempre la tua particella di suolo).
Stanno avvelenando la nostra terra, la nostra aria, la nostra acqua.
Macchia La Manna, Gurgo, Viale Ciurcitano, Pozzo Soldano sono solo gli ultimi e più frequenti focolai.
Sappiamo chi brucia, dove ed a che ora lo fa. Conosciamo il 90% dei siti da cui partono i pennacchi neri che intossicano i polmoni dei nostri figli.
Siamo in grado di monitorare tutto il territorio da terra, dal cielo e attraverso le centinaia di cittadini sensibili e di segnalare le sorgenti dei roghi in pochi minuti e con precisione chirurgica. Tempo, energie, mezzi propri, messi a disposizione della collettività pur non percependo un solo euro di contributo dal Comune di Terlizzi, a differenza di altre realtà che ne incassano legittimamente qualche migliaio per i loro utili servizi alla città.
E allora cosa manca?
Una cosa sola: l'intervento tempestivo, coordinato, preparato e senza indugio dello Stato, delle Istituzioni e delle Autorità che lo rappresentano.
Noi siamo pronti a fornire tutto il supporto necessario per assicurare alla legge i criminali che tolgono il respiro ai terlizzesi ma serve un impegno serio, continuo e determinato alla lotta di questo fenomeno».
PULIAMO TERLIZZI