Politica
Degrado Casa Comunale: Città Civile convocata dalla Polizia Locale perché informata sui fatti
Il movimento civico ha presentato esposto alla Prefettura e informato la Procura della Repubblica
Terlizzi - venerdì 5 febbraio 2021
10.23
A distanza di quasi un mese dalla segnalazione pubblica di Città Civile sullo stato di degrado in cui versa il Palazzo di Città di piazza IV Novembre, mercoledì scorso, 10 febbraio, alcuni membri del direttivo del movimento civico sono stati convocati dalla Polizia Locale di Terlizzi in quanto persone informate sui fatti, sostengono su richiesta del Sindaco.
Si precisa che la denuncia del gruppo politico è stata corredata da un esposto alla Prefettura di Bari e da una relativa comunicazione alla Procura della Repubblica, affinché le istituzioni possano procedere all'accertamento dei fatti.
«Siamo sicuri che il Sindaco avesse tale potere? Sindaco bambinescamente preoccupato di conoscere l'autore delle foto pubblicate sulla nostra pagina Facebook», osservano amareggiati dal movimento di opposizione, sottolineando come il primo cittadino sia più concentrato a scoprire chi abbia avuto accesso ai luoghi incriminati, immortalando e divulgando lo stato di abbandono, piuttosto che adottare idonei provvedimenti per ripristinare una situazione di decoro
«Perché - insistono da Città Civile in una nota - dinanzi ad uno scempio incommentabile, dinanzi ad uno stato di incuria e di abbandono che non hanno nulla di artefatto, ha un'unica via di scampo: spostare l'attenzione, cercare un capro espiatorio e annebbiare quelle che sono le sue responsabilità. Solo sue».
Un attacco sferzato duramente che pungola l'amministrazione circa la mancata vigilanza e l'assenza delle dovute cure verso la Casa Comunale, atteggiamenti che si traducono per Città Civile in una sorta di disaffezione alla cosa pubblica.
«Anche le eventuali responsabilità della ditta, non escludono certo le sue, immense e lampanti», tuonano dal movimento che specifica come i lavori, avviati già da moltissimo tempo, interessino la sala consiliare e non di certo l'ambiente attiguo.
«Chi conosce le vicende dell'amministrazione Gemmato, a partire dal primo mandato, sa, e lo documentano anche i verbali dei primi Consigli comunali, che da subito si pose la questione del rispetto del decoro e della dignità della sala del sindaco, che appartiene alla carica e non alla persona che temporaneamente la ricopre, ed invece ridotta a bivacco di sostenitori del sindaco Gemmato».
Ben due ore, quindi, che sembrano essere state spese invano, a sentire il direttivo di Città Civile, senza addivenire ad una soluzione che possa restituire ordine al Palazzo del Municipio, edificio dal valore storico ubicato nel cuore della nostra cittadina.
Si precisa che la denuncia del gruppo politico è stata corredata da un esposto alla Prefettura di Bari e da una relativa comunicazione alla Procura della Repubblica, affinché le istituzioni possano procedere all'accertamento dei fatti.
«Siamo sicuri che il Sindaco avesse tale potere? Sindaco bambinescamente preoccupato di conoscere l'autore delle foto pubblicate sulla nostra pagina Facebook», osservano amareggiati dal movimento di opposizione, sottolineando come il primo cittadino sia più concentrato a scoprire chi abbia avuto accesso ai luoghi incriminati, immortalando e divulgando lo stato di abbandono, piuttosto che adottare idonei provvedimenti per ripristinare una situazione di decoro
«Perché - insistono da Città Civile in una nota - dinanzi ad uno scempio incommentabile, dinanzi ad uno stato di incuria e di abbandono che non hanno nulla di artefatto, ha un'unica via di scampo: spostare l'attenzione, cercare un capro espiatorio e annebbiare quelle che sono le sue responsabilità. Solo sue».
Un attacco sferzato duramente che pungola l'amministrazione circa la mancata vigilanza e l'assenza delle dovute cure verso la Casa Comunale, atteggiamenti che si traducono per Città Civile in una sorta di disaffezione alla cosa pubblica.
«Anche le eventuali responsabilità della ditta, non escludono certo le sue, immense e lampanti», tuonano dal movimento che specifica come i lavori, avviati già da moltissimo tempo, interessino la sala consiliare e non di certo l'ambiente attiguo.
«Chi conosce le vicende dell'amministrazione Gemmato, a partire dal primo mandato, sa, e lo documentano anche i verbali dei primi Consigli comunali, che da subito si pose la questione del rispetto del decoro e della dignità della sala del sindaco, che appartiene alla carica e non alla persona che temporaneamente la ricopre, ed invece ridotta a bivacco di sostenitori del sindaco Gemmato».
Ben due ore, quindi, che sembrano essere state spese invano, a sentire il direttivo di Città Civile, senza addivenire ad una soluzione che possa restituire ordine al Palazzo del Municipio, edificio dal valore storico ubicato nel cuore della nostra cittadina.