Cronaca
Deposito clandestino con 8mila botti illegali: arrestato un 56enne di Terlizzi
Il blitz dei finanzieri di Molfetta in un condominio di via Magenta: i fuochi contenevano 508 chilogrammi di polvere pirica
Terlizzi - giovedì 4 gennaio 2024
10.47
Oltre 8mila pezzi di materiale pirotecnico detenuti illegalmente: proprio per questo gli investigatori della Guardia di Finanza hanno messo sotto sequestro penale un deposito clandestino a Terlizzi, in pieno centro, e arrestato per la violazione delle disposizioni per il controllo delle armi e degli esplosivi un 56enne del posto.
I botti erano stipati nell'androne di uno stabile di via Magenta, in un complesso residenziale. Tutto materiale già pronto per la vendita in occasione delle festività di fine anno, scoperto dai finanzieri della Compagnia di Molfetta a ridosso del Capodanno nell'ambito delle ordinarie attività volte al contrasto dell'importazione, della detenzione e della commercializzazione di artifizi pirotecnici non conformi ai prescritti standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e europea.
Sotto sequestro sono così finiti più di 8mila pezzi di materiale pirotecnico detenuti illegalmente e senza le particolari cautele previste. La presenza di così tanti botti ha evidenziato numerosi rischi. Anche «perché il materiale - hanno spiegato gli inquirenti - è stato rinvenuto nell'androne di un condominio e nelle immediate vicinanze di altro materiale combustibile (tra cartoni, sedie e tavoli), in assenza di qualsivoglia cautela e con i potenziali e gravi rischi per l'incolumità pubblica». Qui i militari del capitano Salvatore Mercone hanno riscontrato migliaia di articoli pirotecnici per i quali «è vietata la detenzione oltre un certo limite quantitativo in assenza della prescritta licenza di pubblica sicurezza, nonché di articoli con rischio potenziale elevato», hanno proseguito gli investigatori. «Contestualmente, sono state accertate gravi omissioni sulle misure di sicurezza previste per la custodia dell'alto quantitativo di materiale pirotecnico stoccato», hanno terminato.
Il 56enne, dopo il sequestro degli oltre 8mila articoli pirotecnici, contenenti una massa attiva di polvere pirica di 508 chilogrammi, è stato arrestato e sottoposto all'obbligo di dimora a Terlizzi. Resta, ovviamente, indagato per la violazione delle disposizioni per il controllo delle armi e degli esplosivi. Il materiale sequestrato è stato concentrato all'interno di un deposito specializzato, a disposizione della competente Procura della Repubblica di Trani che ne ha disposto la distruzione.
«L'attività - hanno scritto le Fiamme Gialle - rientrata nel piano di contrasto alla contraffazione e alla diffusione di prodotti non sicuri e/o esplodenti programmato annualmente in vista delle festività natalizie e testimonia l'efficacia del presidio preventivo in un settore molto delicato quale la tutela della pubblica incolumità».
I botti erano stipati nell'androne di uno stabile di via Magenta, in un complesso residenziale. Tutto materiale già pronto per la vendita in occasione delle festività di fine anno, scoperto dai finanzieri della Compagnia di Molfetta a ridosso del Capodanno nell'ambito delle ordinarie attività volte al contrasto dell'importazione, della detenzione e della commercializzazione di artifizi pirotecnici non conformi ai prescritti standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e europea.
Sotto sequestro sono così finiti più di 8mila pezzi di materiale pirotecnico detenuti illegalmente e senza le particolari cautele previste. La presenza di così tanti botti ha evidenziato numerosi rischi. Anche «perché il materiale - hanno spiegato gli inquirenti - è stato rinvenuto nell'androne di un condominio e nelle immediate vicinanze di altro materiale combustibile (tra cartoni, sedie e tavoli), in assenza di qualsivoglia cautela e con i potenziali e gravi rischi per l'incolumità pubblica». Qui i militari del capitano Salvatore Mercone hanno riscontrato migliaia di articoli pirotecnici per i quali «è vietata la detenzione oltre un certo limite quantitativo in assenza della prescritta licenza di pubblica sicurezza, nonché di articoli con rischio potenziale elevato», hanno proseguito gli investigatori. «Contestualmente, sono state accertate gravi omissioni sulle misure di sicurezza previste per la custodia dell'alto quantitativo di materiale pirotecnico stoccato», hanno terminato.
Il 56enne, dopo il sequestro degli oltre 8mila articoli pirotecnici, contenenti una massa attiva di polvere pirica di 508 chilogrammi, è stato arrestato e sottoposto all'obbligo di dimora a Terlizzi. Resta, ovviamente, indagato per la violazione delle disposizioni per il controllo delle armi e degli esplosivi. Il materiale sequestrato è stato concentrato all'interno di un deposito specializzato, a disposizione della competente Procura della Repubblica di Trani che ne ha disposto la distruzione.
«L'attività - hanno scritto le Fiamme Gialle - rientrata nel piano di contrasto alla contraffazione e alla diffusione di prodotti non sicuri e/o esplodenti programmato annualmente in vista delle festività natalizie e testimonia l'efficacia del presidio preventivo in un settore molto delicato quale la tutela della pubblica incolumità».