Economia
Ztl, parola ai commercianti: nessun parcheggio, strade svuotate, vie principali bloccate
Questa sera l'incontro tra commercianti e amministrazione
Terlizzi - giovedì 18 gennaio 2018
9.18
Una voce quasi corale si leva dai commercianti piuttosto contrariati che esercitano la propria attività nella zona a traffico limitato: la ZTL danneggia il commercio, disincentiva gli acquisti e allontana la clientela che preferisce rivolgersi a negozi più facilmente accessibili.
Gli esercenti si fanno portavoce delle rimostranze degli avventori che lamentano l'assenza di un numero adeguato di parcheggi. Talvolta, pur di non girare a vuoto per le vie del paese, si utilizzano altri mezzi di trasporto per raggiungere il punto vendita di fiducia con tutti i disagi che ne scaturiscono. Ce lo racconta Nico Delle Fontane, titolare di Oscar Boutique in viale Roma, «Alcuni miei clienti sono di Ruvo e per non trovarsi imbottigliati nel traffico cittadino preferiscono venire col treno. Non è il massimo viaggiare con le basse temperature soprattutto quando piove».
La combinazione meteo e fascia oraria creano numerose criticità. Secondo molti, infatti, sarebbe auspicabile rimuovere la ZTL dall'autunno inoltrato sino all'inizio primavera per riattivarla con l'incedere delle belle giornate. In inverno le persone preferiscono stare al caldo e non di certo passeggiare per le strade.
Stessi pareri dai titolari delle pizzerie. Ristor Ginestra, sul territorio dal 1990, ha subito un calo del 40% nelle vendite, perché pochissime persone si affacciano al suo locale se fa freddo. Michele Cantatore, il titolare, è fortemente amareggiato e suggerisce di introdurre gli orari della ZTL soltanto nel weekend e di riattivarli in modo più flessibile durante la settimana con la bella stagione. La pensa al medesimo modo Michele D'Elia di Tentazioni Golose in Corso Vittorio Emanuele, «Le persone sono abituate a uscire a piedi solo d'estate. Se è brutto tempo e non sanno dove fermare l'auto, non vengono proprio».
La ZTL, secondo alcuni, crea anche problemi di sicurezza. Le strade si desertificano, pochissimi circolano a piedi. Questo genera un senso di timore diffuso fra i negozianti che non si sentono tutelati abbastanza. Si espone Mario De Palma della Macelleria del Corso che sottolinea gli eventuali rischi della delinquenza e si sente solo all'idea di dover far fronte a episodi spiacevoli.
Lo scattare dell'orario della ZTL registra un «fuggi fuggi» di macchine dai posti in cui sono parcheggiate per scansare la multa e trovare altri luoghi idonei dove sostare. La chiusura delle strade pone grossi problemi di viabilità dal momento che le arterie principali del paese risultano di fatto ostruite. «Si potrebbe optare per una zona pedonale alternativa, puntando anche ad una riqualificazione del centro storico», propone Antonio Scarangella di Euro Casa, sito in piazza IV Novembre.
Terlizzi, però, è un paese tutto sommato percorribile a piedi in poco tempo. La ZTL punta a disincentivare proprio l'utilizzo delle auto e a rendere più vivibile le sue vie senza intasarle con il loro trambusto e lo smog. Coloro che sono a favore non ne apprezzano comunque il suo attuale assetto e chiedono di riconsiderare le modalità di gestione.
Il gioielliere Pasquale D'Elia auspica la creazione di un intero viale commerciale pedonale. «È necessario un progetto architettonico che individui le aree pedonali e quelle dove parcheggiare senza incorrere in disagi per i passanti e per gli automobilisti». Realizzare attrattive in chiave moderna e innovativa incentiverebbe la curiosità e aiuterebbe il commercio. «Il borgo va abbellito e adornato» concorda Nicolò Cagnetta di Just.
Il monito, però, è solo uno «Educare i cittadini al convivere civile». I commercianti riconoscono un modo di fare diffuso dei clienti che rende difficoltoso l'adattamento alla ZTL, «loro vogliono entrare direttamente con la macchina nel negozio».
Gli esercenti si fanno portavoce delle rimostranze degli avventori che lamentano l'assenza di un numero adeguato di parcheggi. Talvolta, pur di non girare a vuoto per le vie del paese, si utilizzano altri mezzi di trasporto per raggiungere il punto vendita di fiducia con tutti i disagi che ne scaturiscono. Ce lo racconta Nico Delle Fontane, titolare di Oscar Boutique in viale Roma, «Alcuni miei clienti sono di Ruvo e per non trovarsi imbottigliati nel traffico cittadino preferiscono venire col treno. Non è il massimo viaggiare con le basse temperature soprattutto quando piove».
La combinazione meteo e fascia oraria creano numerose criticità. Secondo molti, infatti, sarebbe auspicabile rimuovere la ZTL dall'autunno inoltrato sino all'inizio primavera per riattivarla con l'incedere delle belle giornate. In inverno le persone preferiscono stare al caldo e non di certo passeggiare per le strade.
Stessi pareri dai titolari delle pizzerie. Ristor Ginestra, sul territorio dal 1990, ha subito un calo del 40% nelle vendite, perché pochissime persone si affacciano al suo locale se fa freddo. Michele Cantatore, il titolare, è fortemente amareggiato e suggerisce di introdurre gli orari della ZTL soltanto nel weekend e di riattivarli in modo più flessibile durante la settimana con la bella stagione. La pensa al medesimo modo Michele D'Elia di Tentazioni Golose in Corso Vittorio Emanuele, «Le persone sono abituate a uscire a piedi solo d'estate. Se è brutto tempo e non sanno dove fermare l'auto, non vengono proprio».
La ZTL, secondo alcuni, crea anche problemi di sicurezza. Le strade si desertificano, pochissimi circolano a piedi. Questo genera un senso di timore diffuso fra i negozianti che non si sentono tutelati abbastanza. Si espone Mario De Palma della Macelleria del Corso che sottolinea gli eventuali rischi della delinquenza e si sente solo all'idea di dover far fronte a episodi spiacevoli.
Lo scattare dell'orario della ZTL registra un «fuggi fuggi» di macchine dai posti in cui sono parcheggiate per scansare la multa e trovare altri luoghi idonei dove sostare. La chiusura delle strade pone grossi problemi di viabilità dal momento che le arterie principali del paese risultano di fatto ostruite. «Si potrebbe optare per una zona pedonale alternativa, puntando anche ad una riqualificazione del centro storico», propone Antonio Scarangella di Euro Casa, sito in piazza IV Novembre.
Terlizzi, però, è un paese tutto sommato percorribile a piedi in poco tempo. La ZTL punta a disincentivare proprio l'utilizzo delle auto e a rendere più vivibile le sue vie senza intasarle con il loro trambusto e lo smog. Coloro che sono a favore non ne apprezzano comunque il suo attuale assetto e chiedono di riconsiderare le modalità di gestione.
Il gioielliere Pasquale D'Elia auspica la creazione di un intero viale commerciale pedonale. «È necessario un progetto architettonico che individui le aree pedonali e quelle dove parcheggiare senza incorrere in disagi per i passanti e per gli automobilisti». Realizzare attrattive in chiave moderna e innovativa incentiverebbe la curiosità e aiuterebbe il commercio. «Il borgo va abbellito e adornato» concorda Nicolò Cagnetta di Just.
Il monito, però, è solo uno «Educare i cittadini al convivere civile». I commercianti riconoscono un modo di fare diffuso dei clienti che rende difficoltoso l'adattamento alla ZTL, «loro vogliono entrare direttamente con la macchina nel negozio».