Discarica rifiuti ferrosi a pochi passi da Sovereto, Legambiente: il sito non in linea con i piani regionali

Legambiente Terlizzi interviene ancora sulla questione della discarica di materiali ferrosi che la FER.LIVE srl di Bitonto che potrebbe essere realizzata a a soli pochi chilometri da Sovereto e nelle immediate vicinanze della Via Traiana.

Il circolo terlizzese guidato da Giovanna de Leo sottolinea nuovamente come «la localizzazione dell'impianto non appare in linea con la pianificazione regionale in materia di rifiuti e di paesaggio: infatti la piattaforma sorgerebbe in area agricola e non in area a destinazione industriale, così come invece il Piano di Gestione dei Rifiuti Speciali della Regione Puglia (PRGRS) prevede per gli impianti di smaltimento; inoltre l'area di ubicazione dell'impianto ricadrebbe in zona vincolata dal vigente Piano Paesaggistico (PPTR), in quanto interessata dall'attraversamento della lama Balice e dal torrente Marisabella, tutelato per legge, e dove non è possibile realizzare nessuna opera edile, neppure installare una semplice recinzione al fine di non ostacolare il deflusso delle acque meteoriche con prevedibili conseguenze.

L'Ing. Michelangelo Guastamacchia dirigente del circolo ambientalista «seppure la realizzazione dell'impianto sembri avere un fine nobile, ossia quello del recupero di materiali ferrosi dai rifiuti, le emissioni che originerebbe non sono trascurabili. La piattaforma, infatti, lavora e frantuma rifiuti di vario tipo tra cui pacchi di carrozzeria, lavatrici, frigoriferi, rifiuti da impianti termici e da industria metallurgica e tanti altri, in cui sono presenti numerose sostanze dannose per l'ambiente tra cui i Clorofluorocarburi (CFC), oramai banditi. L'impianto comprende anche estrattori di biogas (prevalentemente metano e CO2) dai variegati rifiuti di scarto stoccati in loco, per circa 18 milioni di metri cubi l'anno, che viene in parte bruciato per la produzione di energia e in parte immesso direttamente in atmosfera».
«Delicata anche la gestione del percolato originato dalla discarica dove verrebbero stoccati i rifiuti di scarto, percolato la cui quantità è stimata in circa 50.000 metri cubi l'anno, potenzialmente inquinante per sottosuolo e falda acquifera», conclude l'Ing. Guastamacchia.

De Leo, presidente del locale Circolo di Legambiente, ribadisce dunque che «fermo restando la disponibilità del Circolo Legambiente a fornire il proprio contributo alla vicenda, urge un immediato intervento delle istituzioni locali – primo tra tutti il Sindaco di Terlizzi, quale tutore della salute pubblica - affinchè l'impianto della FER.LIVE srl non si risolva in un'opera illegittima, oltre che dannosa per l'ambiente e soprattutto per la salute dei cittadini».

"Auspichiamo – aggiunge l'avv. de Leo – un coinvolgimento delle associazioni presenti sul territorio e dei cittadini, anche attraverso la convocazione di un consiglio comunale monotematico, al fine di dare diffusa informazione sulla vicenda. A tal proposito, il Circolo invita la cittadinanza a partecipare all'assemblea pubblica che si terrà a Sovereto sabato 7 ottobre alle ore 15,00, indetta dal Comitato Borgo di Sovereto".