
Attualità
Gemmato:«Terlizzi è una città sanissima»
Due episodi di intimidazione a distanza di un giorno
Terlizzi - martedì 7 marzo 2017
19.03
Ben due gesti di intimidazione, a distanza di un solo giorno uno dall'altro, hanno tentato di scalfire la serenità della macchina amministrativa terlizzese e delle comunità tutta. Ieri pomeriggio verso le 19, il sindaco Ninni Gemmato ha trovato sul pavimento del suo ufficio, sito al terzo piano di via Italo Balbo, un foglio A4 piegato al cui interno era fotocopiata l'immagine di un proiettile: probabilmente è stato fatto scorrere sotto l'uscio della porta. Questa mattina invece, alle ore 10.30, un dipendente comunale ha rinvenuto un proiettile affisso con del nastro adesivo alla vetrata della porta di accesso della stanza del primo cittadino.
«Due atti in due giornate diverse che però rappresentano episodi isolati. La nostra comunità non deve essere marchiata da ciò. Terlizzi è una città sanissima», così Gemmato cerca di tranquillizzare gli animi dei suoi cittadini.
Una conferenza stampa indetta in tempi brevissimi, proprio a dimostrazione che l'intero paese è coeso, a discapito di qualsiasi eventuale reazione di panico non controllabile che i due eventi avrebbero invece voluto suscitare. Ignoto l'autore del fatto di reato; i Carabinieri di Terlizzi, sotto la guida del Comandante Domenico Andresani stanno in queste ore svolgendo indagini a tutto campo, esaminando anche i video della sorveglianza. Le telecamere, purtroppo, sono poste solo all'ingresso dell'edificio comunale: all'interno di esso, tra i corridoi, non v'è ahimè nessun dispositivo che possa aver inquadrato il colpevole.
Il sindaco ha sporto regolare querela ai Carabinieri di Terlizzi e, nonostante i timori, afferma che «queste circostanze suscitano sgomento ma il coraggio è l'elaborazione della paura. Non siamo affatto intimiditi».
Nessun episodio simile si è registrato in questi cinque anni di amministrazione, è la prima volta che accade qualcosa di simile. «Bisogna reagire con fermezza e coesione. Ho ricevuto tanti messaggi e chiamate di solidarietà dalle forze politiche alleate e non, dai vertici istituzionali, da semplici cittadini», aggiunge Gemmato.
È di questo pomeriggio la delibera di giunta che si fa portavoce del sostegno nei confronti della persona del sindaco e di tutto il paese. L'assessore alla legalità Paolo Malerba afferma «Noi come amministrazione ci identifichiamo nel sindaco. L'atto intimidatorio è stato rivolto a noi tutti».
«Due atti in due giornate diverse che però rappresentano episodi isolati. La nostra comunità non deve essere marchiata da ciò. Terlizzi è una città sanissima», così Gemmato cerca di tranquillizzare gli animi dei suoi cittadini.
Una conferenza stampa indetta in tempi brevissimi, proprio a dimostrazione che l'intero paese è coeso, a discapito di qualsiasi eventuale reazione di panico non controllabile che i due eventi avrebbero invece voluto suscitare. Ignoto l'autore del fatto di reato; i Carabinieri di Terlizzi, sotto la guida del Comandante Domenico Andresani stanno in queste ore svolgendo indagini a tutto campo, esaminando anche i video della sorveglianza. Le telecamere, purtroppo, sono poste solo all'ingresso dell'edificio comunale: all'interno di esso, tra i corridoi, non v'è ahimè nessun dispositivo che possa aver inquadrato il colpevole.
Il sindaco ha sporto regolare querela ai Carabinieri di Terlizzi e, nonostante i timori, afferma che «queste circostanze suscitano sgomento ma il coraggio è l'elaborazione della paura. Non siamo affatto intimiditi».
Nessun episodio simile si è registrato in questi cinque anni di amministrazione, è la prima volta che accade qualcosa di simile. «Bisogna reagire con fermezza e coesione. Ho ricevuto tanti messaggi e chiamate di solidarietà dalle forze politiche alleate e non, dai vertici istituzionali, da semplici cittadini», aggiunge Gemmato.
È di questo pomeriggio la delibera di giunta che si fa portavoce del sostegno nei confronti della persona del sindaco e di tutto il paese. L'assessore alla legalità Paolo Malerba afferma «Noi come amministrazione ci identifichiamo nel sindaco. L'atto intimidatorio è stato rivolto a noi tutti».